LORENZO GERMANI: «VI RACCONTO COME SI CRESCE ALL’ESTERO»

PROFESSIONISTI | 29/01/2023 | 08:10
di Carlo Malvestio

Due anni fa Lorenzo Ger­mani sceglieva di fare le valigie e trasferirsi in Fran­cia, a Besançon, sede della Groupama-FDJ, per inseguire il suo sogno di diventare un professionista. Ebbene, la missione è da considerarsi conclusa con successo - e con tempi abbastanza celeri - dal momento cheha fatto il suo esordio tra i grandi al Santos Tour Down Under in Australia.


Cio­ciaro di Roccasecca, il classe 2002 si è laureato nel 2022 campione italiano Un­der 23, ha vinto una tappa del Giro della Valle d’Aosta e ha raccolto moltissimi piazzamenti di qualità nel prestigioso calendario che gli ha riservato la formazione Continental della Grou­pama, confermando tutto il suo potenziale. Dopo undici giorni di ritiro a Calpe con i nuovi compagni della squadra maggiore, Germani sta facendo il conto alla rovescia per il gran debutto.


Lorenzo, come ti hanno accolto i ‘grandi’ in ritiro?
«Abbiamo diviso il ritiro in blocchi da tre giorni, alternando giornate di allenamento intenso ad altre di riposo. Mi hanno accolto tutti benissimo, ho ap­prezzato davvero la loro gentilezza e di­sponibilità. Lo staff rispetto alla squadra satellite è completamente di­verso ma, avendo fatto delle uscite coi professionisti l’anno scorso, qualcuno l’avevo già conosciuto, o comunque era capitato di vedersi a Besançon al quartier generale della squadra dove ho vissuto negli ultimi anni».

Tanti tuoi compagni della formazione Continental hanno fatto il salto tra i professionisti insieme a te.
«Esatto. Alla fine, tolti i neozelandesi Laurence Pithie e Reuben Thompson che torneranno in Europa più avanti, eravamo sei ragazzi che arrivavano dalla squadra sa­tellite - Lenny Martinez, Romain Gré­goire, Enzo Paleni, Sam Watson e Paul Penhoët oltre a me - per cui è stato ancor più facile inserirsi. Fossi arrivato in una squadra in cui non conoscevo nessuno, non credo sarebbe stato così agevole».

Il ricordo più bello della tua esperienza da Under 23?
«Direi senz’altro la vittoria al Cam­pio­nato Italiano, perché vestirsi di Tri­colore è qualcosa che ti rimane dentro per sempre. Qualche maglia l’ho regalata alle persone a me più care, poi ne ho una a casa che devo incorniciare».

È stata una scelta complicata quella di andare all’estero?
«Io ho avuto la fortuna di aver fatto la primina a scuola, quindi quando ho iniziato a fare l’Under 23 avevo già concluso il liceo scientifico. Nel mio caso, inoltre, questa scelta comportava il trasferimento a Besançon e il dover viaggiare continuamente per gareggiare in giro per l’Euro­pa. Io ho potuto farlo sin dal pri­mo anno da Under 23, ma un ragazzo italiano, solitamente, sta finendo la scuola e non è semplice fare una scelta del genere. Sapevo però che ve­nendo all’estero, in un team De­ve­lop­ment di una squadra WorldTour, avrei avuto tutt’altra formazione. Sei seguito a 360°, ti alleni come un semi-professionista, hai un calendario internazionale e, soprattutto, pensato, con corse a tappe e blocchi di gare, non devi correre ogni domenica come succede in Italia».

Ti sei accorto di avere un’altra marcia rispetto ai coetanei italiani che fanno il classico calendario dilettantistico?
«Si corre a livelli più alti e, soprattutto, in corse a tappe. Tra il primo e il se­condo anno mi sono accorto di quanto il mio corpo fosse cambiato, soprattutto in termini di recupero tra un appuntamento e l’altro. Arrivavo dall’esperienza junior italiana in cui non avevo mai fatto corse a tappe e la grande preoccupazione era sempre e solo il pe­so. Ho fatto fatica il primo anno, poi mi sono fatto guidare dai miei allenatori su tutti gli aspetti che riguardano la vita di un corridore e nel 2022 mi sono accorto di avere un altro motore in termini di ritmo e recupero».

Quest’anno come non mai la formazione satellite della Groupama-FDJ ha sfornato talenti su talenti. Qual è il segreto?
«Il nostro era un gruppo unito, fatto di tanti ragazzi di talento pronti a sacrificarsi uno per l’altro. Io, per esempio, non sono mai partito come leader, ma il nostro direttore sportivo Jérôme Gan­nat non ha mai tolto chances a nessuno. A seconda di come si metteva la gara decidevamo come muoverci. Ci ha sempre detto che non ha senso lavorare come se fossimo atleti di World­Tour, mettersi in testa a tirare come muli non serve a nulla se sei un Under 23 che sta cercando di imparare. L’esem­­pio perfetto è il Giro della Valle d’Aosta, in cui eravamo davvero in formissima e mi sono divertito parecchio: Lenny Martinez e Reuben Thompson hanno fatto primo e secondo in classifica generale e io ho vinto una tappa».

In che veste ti vedi per il futuro?
«Sono un corridore completo, mi vedo più cacciatore di tappe che uno adatto a curare la classifica generale. Anche una classica dura, con salite non troppo lunghe, può essere adatta a me, mentre in volata posso difendersi solo al termine di una gara lunga e dispendiosa, con al massimo un drappello di una decina di corridori. Il sogno? Vincere una tap­pa al Giro d’Italia».

Se ti chiamassimo tra un anno cosa ti piacerebbe poterci dire?
«Che la stagione è andata via regolare, che ho fatto ciò che mi ha richiesto la squadra, che ho preso il via a qualche bella corsa e che ho messo un altro mattoncino nella mia crescita».

da tuttoBICI di gennaio

Copyright © TBW
COMMENTI
Meditate
29 gennaio 2023 09:28 bove
Meditate gente, Meditate.

Germani Lorenzo
29 gennaio 2023 18:54 SERMONETAN
Caro Germani seguo le tue gestendo atletiche da quando eri esordiente, tu puoi vincere tutto sei veramente forte .

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Colpaccio Van Alphen in Normandia! La olandese del team Seven coglie la prima vittoria in Coppa del Mondo Donne Elite di Ciclocross vincendo per distacco la seconda manche di Flamanville in Francia. All'attacco fin dalle prime battute Aniek Van Alphen...


E' ancora Grand'Italia nella seconda prova della Coppa del Mondo Juniores di Ciclocross che si è svolta a Flamanville in Normandia (Francia). Il campione europeo Filippo Grigolini, friulano di Udine, trionfa in solitaria dopo un'ardua contesa con il campione di...


Aubin Sparfel trionfa sui prati di casa e vince la prova di Coppa del Mondo di Flamanville nella categoria Under 23. Il francese ha preceduto di 12 secondi il belga Yordi Corsus mentre sul terzo gradino del podio, staccato di...


Anche l’Africa ha assegnato i suoi premi al ciclismo e lo ha fatto ieri sera a Kigali, con gli Africa Cycling Excellence Awards. L'eritreo Biniam Girmay e la mauriziana Kim Le Court sono stati premiati nella categoria Elite, Paul Daumont...


Il dibattito su un possibile biglietto d’ingresso per le gare di ciclismo continua anche oltre confine e sono molti i corridori che hanno deciso di esprimere il loro punto di vista: tra loro anche Wout van Aert. Il fiammingo, che...


Dopo il terzo posto di Tabor l'azzurra Giorgia Pellizotti conquista la seconda posizione a Flamanville (Francia) nella seconda prova della Coppa del Mondo donne juniores di Ciclocross. La trevigiana sale di tono fin dalla partenza in cui prova a contrastare...


Antonio Tiberi ha affrontato un 2025 tra alti e bassi, spesso nonostante l’ottima condizione ha dovuto arrendersi ad una grande sfortuna che continua insistentemente a perseguitarlo. Ora a mente fredda e lontano dalle corse, si può analizzare meglio ciò che...


Le 21 corse in linea World Tour disputate nel 2025 hanno fatto registrare la vittoria di 15 differenti corridori. Il migliore è stato, ancora una volta, Tadej Pogacar con 5 trionfi, seguito a quota 3 da Mathieu Van der Poel....


Nella magnifica cornice di Polpenazze, sul Lago di Garda, la cantina Bottenago ha ospitato il tradizionale convegno di ADISPRO che ogni hanno riunisce i tecnici del ciclismo professionistico, con la regia del suo presidente Davide Goetz e con la partecipazione...


Simpatica, appariscente e soprattutto in escalation. Debora Silvestri, 27 anni, una cascata di capelli scuri, nel finale di stagione è stata tra le Elite più brave e ha ottenuto una bella vittoria al Gran Premio Città di Eibar. La...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024