IL RICORDO. ENNIO DORIS, UN PRESIDENTE CHE SAPEVA UNIRE E FARE SQUADRA

LUTTO | 27/11/2021 | 11:23
di Pier Augusto Stagi

Ho ancora negli occhi i suoi, lucidi e carichi di emozione, per quel raccontare raccontandosi con “Coppiebartali”, tutto attaccato, quasi a sancirne l’impossibilità di parlare di uno senza narrare dell’altro. Una storia di due campioni assoluti, sullo sfondo di un’Italia lacerata dalla guerra, e di tante famiglie laboriose che si sono rimboccate le maniche per ricostruire dalle macerie un Paese. Tra queste famiglie, anche la sua, quella dei Doris.


 


Ho ancora negli occhi i suoi, lucidi e dolci, carichi d’amore. Per Alberto, un padre coppista e Agnese, una mamma tenera come solo le mamme sanno essere. Parlava d’impresa e delle imprese, di quei due là: “Coppiebartali”, tutto attaccato, quasi a sancirne un amore indivisibile.

 

Enciclopedico e fiabesco. Epico e romantico. Passionale e struggente. Questo era Ennio Doris, un fuoriclasse assoluto della finanza, un visionario capace di guardare oltre al visibile, forsanche perché tra le sue grandi passioni c’era l’astronomia. Sapeva scrutare il cielo, amava le stelle. Sapeva leggere le costellazioni, ma anche il cuore degli uomini.

 

Con Doris ho condiviso la passione per la bicicletta (ma anche per Napoli e la canzone napoletana, per Totò). Per il ciclismo. Per il nostro Fausto Coppi, il Campionissimo. Riconoscendo però entrambi, la grandezza del suo amico-rivale: Gino Bartali. Non è un caso che il quarto libro scritto assieme, sia stato proprio “Coppiebartali”, tutto attaccato. La storia di due supercampioni capaci di dividere e unire l’Italia, ma che è anche la storia di un uomo che dal nulla ha creato un impero, rimanendo fedele però a sé stesso, a quella semplicità di base che includeva il mondo.

 

Con Doris ho condiviso anche spazi su “Il Giornale”, il suo giornale, per il quale ha dispensato pensieri e opinioni durante il Giro d’Italia e non solo. Non c’era consiglio d’amministrazione che tenesse: se c’era un finale di tappa, quella era una priorità. A seguire commento. Come in occasione del titolo mondiale a cronometro, conquistato da Filippo Ganna. Una delle ultime volte che l’ho sentito felice, “per una prestazione esaltante”.

L’ultima volta una settimana fa, una breve chiamata, per conoscere nel dettaglio il profilo del prossimo Giro d’Italia.

 

Un uomo di fede e di sport, un banchiere che sapeva contare, ma contava su chi sapeva. Bravo a circondarsi di persone brave: sapeva fare squadra. Sapeva allestirle come pochi. Dal ciclismo ha preso probabilmente anche questo, visto che era solito usare metafore ciclistiche come paradigma motivazionale per i suoi “ragazzi”.

 

Ho ancora davanti ai miei occhi i suoi, carichi di commozione, nel raccontare con passione le gesta del Campionissimo. La sconfitta sulle Dolomiti al Giro del ’53, le speranze che svaniscono come neve al sole, e quelle parole di papà Alberto, che ricordava con la voce rotta dall’emozione, che furono per lui un mantra: «C’è anche domani…». E il domani è la tappa Bolzano-Bormio. È la tappa numero 20. È lo Stelvio scalato per la prima volta nella storia del Giro d’Italia. Köblet si sente ormai vincitore, Coppi non si sente ancora vinto, e per questo vincerà.

 

Ho nelle orecchie la sua voce inconfondibile, nata per il racconto. Per narrare storie epiche e imprese mirabolanti, come se fossero dei romanzi d’appendice o delle “chanson de geste”. Una voce calda e pastosa: rassicurante. Capace di toccare le corde del cuore, per sedimentarsi come polvere di Dolomia. Le sue montagne. I monti pallidi. I monti di cristallo. Le vette di “Coppiebartali”, tutto attaccato, come voleva lui, che non parlava di uno se non raccontava anche dell’altro. Incapace di dividere, ma solo di condividere.

da Il Giornale

Copyright © TBW
COMMENTI
Grazie!
27 novembre 2021 15:12 Eiger
Grazie Direttore,
per le bellissime parole rivolte a un uomo come si merita tutta la nostra ammirazione e il nostro cordoglio !!!

Un grande
27 novembre 2021 17:03 daminao90
Grande come uomo e come imprenditore.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


La Unibet Rose Rockets non vuole lasciare nulla al caso e per far sì che la prossima stagione sia ancora più ricca di vittorie e inviti a corse di primissimo piano ha deciso di affidarsi per il 2026 a...


C’è tanta storia nella Bologna-Raticosa una delle corse più anziane del calendario italiano dei dilettanti. Nasce nel 1931 e muore nel 2013. A promuoverla fu il Velo Sport Reno 1908 presieduto da Zoni che in un secondo tempo passò nelle...


È un appuntamento che racconta il ciclismo veronese da ben trentuno anni: quella che vedete è la copertina dell’almanacco 2025 del ciclismo veronese edizione numero 31. Racconta l'autore Luciano Purgato: «Quest’anno abbiamo voluto premiare la tenacia di Debora Silvestri (Laboral Kutxa...


“I coperchini. Anche qui il nome è locale. Sono i tappi a corona delle bibite, detti anche tappini o tollini a Milano, grette a Genova, fino a un misterioso sinàlcol a Parma, ma chissà in quanti altri modi li avranno...


Dopo la drammatica caduta al Giro di Polonia dalla quale per fortuna si è ristabilito dopo le non poche apprensioni tornando a salire nuovamente in bicicletta, non poteva che essere assegnato a Filippo Baroncini il 21° Premio Coraggio e Avanti,...


L’aggiornamento dei direttori di corsa dell’Emilia-Romagna, tenutosi a Bologna presso la sede della “BCC Emilbanca”, è certamente uno di quegli appuntamenti che lasciano soddisfatti per organizzazione, concretezza, serietà dei temi e qualità dei relatori, senza segni di polemica tranne...


Tanto sole ma anche tanto freddo hanno accompagnato la 4a edizione di Turin International Cyclocross. Al Velodromo Francone di San Francesco al Campo si è corsa la 2a  prova del Selle Smp Master Cross a cui hanno partecipato quasi 450...


Le maglie iridate degli junior Alessio Magagnotti e di Agata Campana, quelle tricolori di Giorgia Nervo, Maya Ferrante, Nicole Azzetti e Chiara Mattei. Il ciclismo trentino ha vissuto un 2025 esaltante, dando seguito a una tradizione radicata sul territorio: i...


«Un secolo di Forti e Veloci». È questo il titolo del libro celebrativo dei cento anni del Club Ciclistico Forti e Veloci, che ha chiamato a raccolta all’auditorium Sant’Orsola di Cirè di Pergine Valsugana tutti i propri atleti ed ex...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024