VAN DER POEL. «SONO FELICE E AL TEMPO STESSO SORPRESO»

ABBIGLIAMENTO | 30/06/2021 | 19:34
di Francesca Monzone

Van der Poel è felice e domani indosserà per il quarto giorno consecutivo la maglia gialla di leader della corsa. L’olandese alla vigilia della partenza di questa quinta frazione, era consapevole delle possibilità di perdere la leadership ma nella cronometro di 27 km, chiudendo in quinta posizione, è riuscito a mantenere il primo posto nella classifica generale per appena 8”.


«Sono felice e allo stesso tempo sorpreso per il risultato di oggi, perché ho conservato questa maglia. Ma devo anche ringraziare la squadra. Hanno lavorato tutta la notte sulla mia bici per migliorare un po' la mia posizione e farmi risparmiare energie da gestire in tutta la durata della gara».


Van der Poel oggi ha sorpreso se stesso ma anche i suoi avversari, perché non immaginava di ottenere un risultato così importante. Bisogna ricordare che questo è il primo grande giro per l’olandese ed è anche la prima volta che affronta una cronometro con uomini così importanti. «Per me questo è uno dei giorni migliori di sempre passati sopra la bici, oggi ho superato il mio limite. Sono molto orgoglioso di me stesso, ma anche della squadra. Mi sono stati costantemente vicini dandomi dati e punti di riferimento durante la corsa e mi sono rassicurato quando ho sentito i tempi di Pogacar. Ho quindi potuto risparmiare un po' di energie da poter utilizzare nel finale».

Domani l'olandese tornerà a vestire la maglia gialla, la realizzazione di un sogno per lui che, alla sua prima esperienza alla corsa gialla, ha vinto una tappa e ora indossa il simbolo più importante della corsa, quella maglia che suo nonno Raymond Poulidor non era mai riuscito a indossare. «Poter vestire di nuovo la maglia gialla domani, è qualcosa che va oltre qualunque mia aspettativa. Ieri non ho mentito, quando ho detto che avrei potuto perderla. La cronometro non è la mia specialità, per questo mi sono sorpreso anch'io del risultato. È una sensazione molto speciale correre in Francia indossando il simbolo della corsa».

L’olandese conosce però i propri limiti e sa che il simbolo di questa corsa, lo perderà quando arriveranno le montagne. «Sono veramente molto felice perché quest’anno è solo la seconda volta che uso una bici da cronometro. In montagna sicuramente non sarò più io il primo. Quello che Tadej Pogacar ha fatto nella sua gara è stato straordinario, tanto di cappello per lui. Forse è un po’ deluso per non aver preso la maglia gialla oggi, ma il suo obiettivo è quello di portarla a Parigi. Andiamo d'accordo, è un ragazzo molto bravo ed è sempre molto amichevole con me».

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