GATTI&MISFATTI. NO EWAN, I CAMPIONI NON FANNO COSI'

GIRO D'ITALIA | 15/05/2021 | 18:10
di Cristiano Gatti

Dear Caleb, e per Caleb intendo Ewan, le scrivo anche se avverto nelle orecchie lo stridore insopportabile delle sue unghie che scivolano sui vetri, patetico tentativo di arrampicata miseramente fallito.


Ma dai, sia serio, davvero pensa che noi qui in Italia siamo così tordi dal poter credere alle sue scusanti? Qui da noi, restando alla pura logica, risulta che uno sprinter capace di ammazzare il gruppo a Termoli non si ritiri il giorno dopo per imprecisati problemi, a meno che non cada dalla tromba delle scale o non venga malmenato per bene da un marito geloso.


Noi qui abbiamo contemplato e applaudito la sua prova di forza, ma 24 ore dopo nessuno ci può negare il diritto di biasimarla - dicendola in parole belle – per il suo ritiro frettoloso e offensivo. Molti lo considerano offensivo perchè ancora fermi all'idea romantica dei velocisti che comunque devono onorare il Giro fino in fondo,  flagellandosi imperturbabili anche sulle grandi montagne. E' un'idea molto nobile, verrebbe voglia di adottarla sempre, ma purtroppo in tanti sappiamo che il mondo non gira più così. Sappiamo cioè che ogni sprinter programma la sua stagione con precisione chirurgica, senza concessioni a tante poesie di una volta. Lei in particolare ha affrontato questo 2021 con una sfida personale molto ambiziosa, vincere tappe in tutti e tre i grandi Giri, e naturalmente tutti sono ammirati da tanto coraggio. Io faccio un passo avanti, rispetto a tanti altri, ricordando che proprio per la volata di Termoli ho speso parole incantate, senza dimenticare il suo prodigio di Cattolica. Di più: l'ho esibita come metro di paragone inarrivabile, ho esaltato con superlativi i suoi sprint, parlando di lei come di un gigante tra i nani.

Ecco, adesso che lei ha lasciato il Giro a questo modo, come minimo sono qui a dire che mi pento molto di ciò che ho scritto. Meglio: confermo l'encomio alle sue doti ciclistiche fuori dal comune, niente da rimangiarmi, ma rettifico drasticamente il giudizio sul modello. Parlandone col senno di poi, ho il dovere di dire che lei è un grande velocista, ma anche un grande cinico e un grande furbetto. La mia delusione non riguarda cioè il fatto nudo e crudo del suo ritiro, tanti velocisti ho già visto tagliare la corda dopo le vittorie previste (se non altro, ai piedi delle Alpi, comunque), ma piuttosto mi sento offeso come italiano e come appassionato per il modo, di questa fuga.

Per come la vedo io, avrei preferito che lei a Termoli dicesse chiaro e limpido qualcosa del genere, signori, devo correre anche Tour e Vuelta, voglio vincere ovunque, avendo già fatto così bene qui al Giro preferisco amministrarmi col massimo dell'attenzione ed evitarmi le fatiche delle prossime tappe. Invece no, nessuna chiarezza e nessuna lealtà: pochi chilometri all'indomani, scuse più o meno verosimili, malanni e botte messe in giro da chissà chi, e all'improvviso avvertono che Ewan non c'è più. Sparito, evaporato, dissolto nel cosmo. Senza neppure dire amen.

Dear Caleb, se lo lasci dire: non è proprio il modo. Lei è libero di muoversi (e di sparire) come crede, noi però siamo liberi di prendercela a morte. Di offenderci pesantemente, dato che lei ha offeso la nostra intelligenza. Le bugie e i sotterfugi non ce li meritiamo. Meritiamo di più e di meglio. Di più e di meglio meritano persino i suoi avversari, che lei ha irrimediabilmente sfregiato, in quanto da domani chi vincerà uno sprint dovrà pure sentirsi dire che l'ha vinto perchè mancava Ewan. E questa è veramente una carognata supplementare.

Vada, vada pure a vincere anche al Tour e alla Vuelta. Come souvenir d'Italy l'accompagna la nostra freddezza. E chissà che prima o poi non incontri qualcuno capace di spiegarle una regola elementare, ma immutabile e universale: vincere tante volate non significa automaticamente essere campioni da portare ad esempio. Serve dell'altro. Sincerità, lealtà, trasparenza. Il campione può sempre guardare il mondo dritto negli occhi, che vinca o che perda. Quando tornerà in Italia, lei dovrà abbassare lo sguardo.

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COMMENTI
Veni, vidi, vinci, e ora potete andare al diavolo
15 maggio 2021 18:35 andy48
"mi pento molto di ciò che ho scritto": almeno quello, caro Gatti. Meglio ancora sarebbe stato non lasciarsi andare a voli pindarici dopo le vittorie di Caleb Ewan. Con gli anglosassoni, che non hanno una vera tradizione ciclistica, occorre andarci con i piedi di piombo.

Verisure
15 maggio 2021 18:37 tonifrigo
Capaci tutti di fare come lui. Io non lo accetterei più alGiro, gli farei esibire un certificato serio anche per pagargli i premi.

Complimenti
15 maggio 2021 18:47 Maurone
Imparasse da Sagan come ci si comporta..... E per fortuna che c'è qualcuno che critica le 3 squadre Professional..........

Proprio perche' e' un campione
15 maggio 2021 19:38 trifase
Proprio perche' e' un campione deve fare cosi'. Fermarsi quando le tappe per velocisti sono quasi finite e prepararsi bene per la gara piu importante: il Tour.

Cipollini
15 maggio 2021 20:25 paree
Ti ricordi come faceva Cipollini al Tour?te lo ricordo dopo la prima settimana andava al mare...non lo hai mai criticati anzi adesso ho visto che gli hai dato un 10....

è tutto normale
15 maggio 2021 20:44 alerossi
cipollini ha terminato 6 su 27 grandi giri in carriera, 0 su 8 tour de france. e allora? una volta che ha vinto 2 tappe, con obiettivi ambiziosi è accettabile che lasci

Articolo senza senso
15 maggio 2021 21:48 seankelly
Gatti farebbe bene a ricordare, come giustamente scrive "alerossi", a quello che ha fatto Cipollini nella sua "gloriosa" serie di ritiri al Tour e alla Vuelta. Ma lì nessuno che si scandalizzava...ma dai! Finiamola con questa morale ipocrita e nazionalista e guardiamo i risultati. Punto.

Paree
15 maggio 2021 22:51 lele
Oltre a non criticarlo e dargli 10 continuano a chiamarlo in causa come se fosse un esempio da seguire.
Inutile, voltare pagina di un libro vecchio non serve a niente. Sempre vecchio è....

Lotto Soudal
15 maggio 2021 23:08 richard86
il comunicato della squadra semplicemente ridicolo... bastava dirlo serenamente che non sarebbe ripartito perché punta a vincere tappe anche al Tour e alla Vuelta... Scelta di Ewan condivisibile, ma metodo pessimo...

Per la precisione
15 maggio 2021 23:21 pickett
Cipollini si ritirò dalla Vuelta 2003,a cui la sua squadra era stata invitata solo perché c'era lui in maglia iridata,dopo il prologo!Comunque gli elogi a Ewan erano esagerati,di sprinter di grande livello in questo Giro c'erano solo lui e Gaviria.

due cose
16 maggio 2021 07:56 kristi
beh in primis decidiamoci o vogliamo giri belli e montagnosi all estremo con tappe spezzagambe gia alla prima settimana , o vogliamo gli sprinter puri ( e ewan lo è , non certo sagan) fino a milano , due ; ma??' davvero caro direttore lei crede che al giorno d oggi , il ritiro di ewan , nei tempi , nei modi , con le parole usai , sia stato gestito da lui in prima persona ? ma dai ...allora dica come stanno le cose e prendiamocela con d.s. , sponsor , pm ecc ecc ....gli atleti loro , son ragazzi e vorrebbero solo correre senza tante storie

eheh
16 maggio 2021 07:58 kristi
errata corrige PR , volevo scrivere , non pm ... quelli speriamo non vederli fermare la gara di nessuno

Cipollini
16 maggio 2021 08:57 Maurone
Il fatto è che Cipollini si ritirava e basta, non accampava scuse a cui nessuno crede.......tutta lì la differenza!

correttezza
16 maggio 2021 11:11 noccio
il ritiro non si discute. impossibile nel ciclismo di oggi ambire al suo progetto concludendo tutti e tre i giri. e inutile fare paragoni col passata. Realtà troppo diverse.
Però il rispetto è d'obbligo e va preteso. Tutto il giorno a prenderci per il sedere con caduta in galleria, botta al ginocchio in hotel, mal di pancia....basta un "scusate , ma devo preservare gli sforzi per il mio progetto." e stop.
Per me finisce qui come uomo e anche come atleta.
Ripeto, onestà e correttezza. Che vada a prepararsi per il suo porgetto.

Ewan
16 maggio 2021 15:01 Pierinobirichino
Sono convinto che il corridore professionista, che sia passista, sprinter oppure grimpeur, debba assolvere con serietà agli impegni presi. Ritirarsi appena la strada comincia a salire è sintomo di mancata professionalità. Il Giro dovrebbe prendere seri provvedimenti nei confronti del corridore e del team, come fu giustamente criticato Cipollini al Tour.

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