TOUR. GUY NIV E UNA PICCOLA PAGINA DI STORIA

PROFESSIONISTI | 21/09/2020 | 17:42
di Francesca Monzone

Se la Slovenia è entrata nella storia del Tour de France, a farlo è stato quest'anno anche lo Stato di Israele. Per la prima volta, infatti, il team Israel Start Up Nation ha preso parte alla Grande Boucle, ma questo non è il suo unico primato, perché per la prima volta un corridore di Israele ha preso parte e ha concluso la corsa gialla.


Si chiama Guy Niv e da ieri è entrato nella storia della corsa più importante al mondo. “Ho sentito i brividi quando ho tagliato il traguardo sugli Champs-Elysees. È stato un senso di immenso sollievo e di pura felicità. Non potete immaginare cosa significhi questo per me”.


Guy Niv in questo Tour ha dovuto imparare tante cose e lo ha dovuto fare in fretta, perché i ritmi di gara sono altissimi, e quì nessuno ti aspetta se rimani indietro. “Per me portare a termine questo Tour de France ha un valore altissimo, è stata una vera missione. L’ho fatto per essere di esempio per la prossima generazione di giovani ciclisti israeliani. Ora i nostri ragazzi possono sognare di raggiungere questo e altro“.

I momenti di sconforto e disperazione per Guy non sono mancati e ci sono stati attimi in cui la voglia di arrendersi arrivava dritta come un pugno allo stomaco. "Ho dovuto scavare in profondità a volte. Ci sono stati senza dubbio dei momenti di disperazione vera, con attimi drammatici. In particolare con la frazione numero 17 e l’arrivo a Meribel”. 

Niv ricorda quei momenti come i più terribili della sua carriera da ciclista: per non arrendersi più volte ha dovuto ripetere a se stesso che c’era una missione da portare avanti. “Mi sono sentito improvvisamente vuoto. Come quando il serbatoio del carburante viene svuotato completamente. Non avevo più forze, non avevo più niente. Ma mi sono detto che non potevo arrendermi e finalmente ce l'ho fatta. Solo alla fine abbiamo capito che mi ero alimentato male, che non avevo mangiato a sufficienza”.

Niv e il Tour sono stati seguiti con attenzione in Israele, dove il ciclismo sta crescendo. La Israel Start Up Nation non è riuscita a vincere una tappa come sperava, ma sul palco del Tour è salita lo stesso con il premio alla combattività, e non parliamo di un riconoscimento qualunque. Ora in seno al team hanno la certezza di poter fare molto di più e sono pronti per la sfida della prossima stagione, dove in squadra correranno nuovi corridori di talento e, tra questi, un certo Chris Froome...

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