I DUBBI (NON DI COSTA)

TUTTOBICI | 25/01/2020 | 07:46
di Cristiano Gatti

Ogni anno che comincia si trascina subito dietro il suo vagone di cu­riosità, di dubbi, di interrogativi. Il 2020 fa cifra tonda e si presenta implicitamente ar­monico, ma per quanto ci ri­guarda sarà pieno di spigoli e di zone oscure. Un sacco di questioni resta in ballo, e bi­sognerà studiare a fondo, sen­za distrazioni, per sciogliere la litania dei dilemmi.


Butto lì qualcuno dei miei. Ad esempio: Nibali, il meglio di Ita­lia da un’eternità, sarà an­cora Nibali o comincerà a non essere più Nibali, quel Ni­ba­li? Ormai ci siamo abituati a considerarlo una certezza, un dato di fatto, come un luogo comune, ciclismo italiano in difficoltà però almeno ci resta Nibali, ma nessuno può na­scondersi che il tempo è passato e che i suoi 35 anni co­minciano ad essere una bella cifra. Dalla sua parte giocano i tanti no dei potenziali rivali al Giro, circostanza che ab­bas­serà il coefficiente di difficoltà e attutirà notevolmente l’impatto dell’età (benché resti pur vero che se poi si per­de da Bardet può essere an­cora più triste). Ma al di là degli avversari, il vero interrogativo, il più importante per l’Italia unita, riguarda proprio il valore specifico e personale del campione: riuscirà a rimandare di un altro anno il primo declino, oppure sarà proprio il 2020 l’inizio della vecchiaia (agonistica, ci capiamo)? Se qualcuno lo sa già, lo invidio molto: io questo dubbio invece lo sento in modo irrisolvibile, adesso come adesso.


Altro caso, vagando da una questione all’altra: Dumoulin, che ne sarà di Dumoulin? Cioè: do­po la disgraziata caduta di Fra­scati, al Giro, e dopo l’interminabile convalescenza a strappi, quale sarà il Du­mou­lin che a quanto pare stavolta torna davvero? Dubbio su dubbio: come si rivelerà la promiscuità nella stessa Jum­bo di big così big, a cominciare dallo stesso Dumuolin per arrivare a Roglic? La somma darà un totale super o finirà per sottrarre qualcosa a ciascuno?

E Bernal? Così giovane, continuerà a migliorare, fino a diventare quel mezzo Merckx che sembra a tutti, imbattibile in montagna e cattivissimo pure a cronometro, oppure si rivelerà uno di quei simpatici ra­gazzi del Sudamerica che non appena arrivano ai vertici si lasciano cullare dai piaceri e dai denari, perdendo per strada la fame, dimenticando da dove vengono, prendendo il peggio del benessere Occi­den­tale, fermandosi così a mezza strada, nel limbo del potenziale inespresso? Dominatore dei prossimi dieci anni o me­teora con scia di rimpianti?

Dubbi, ancora dubbi da 2020. I nostri Bettiol e Moscon, che ci han­no illuso di compensare almeno nelle gare in linea le ma­linconie delle corse a tappe, come staranno con un un an­no in più di esperienza? Sono talmente importanti, che non voglio nemmeno pensare a una loro sparizione, senza lasciare tracce. Voglio credere che cresceranno ancora e che si presenteranno con la levatura giusta alle gare monumento, l’unica motivazione per cui a un certo punto valga la pena insistere, sempre che non ci si adagi placidamente nelle piccole fortune della me­diocrità. Voglio proprio crederlo: ma non c’è come ad­dentrarci nel 2020 per spazzare via anche questo dubbio.

E ancora: Formolo cap­i­rà finalmente, e ci farà capire, se è a tappe o in linea? Ciccone ci dirà se è un replicante di Chiappucci o se può immaginarsi anche qualcosa di più, come un Ni­bali senza cronometro? E Vi­via­ni, il generoso Viviani: riuscirà finalmente a centrare an­che su strada una vittoria da mettere in cornice e consegnare ai nipoti? E a monte, alle spalle, ai vertici del gruppo: ce la farà Martinello a da­re la spallata epocale al monolite Di Rocco, nella corsa più avvelenata del calendario, quella per il nuovo presidente federale? E il Giro, ce la farà il Giro a portarsi qui qualche straccio di campione, o davvero dovremo fingere che Cara­paz e Bardet siano tra tutti il mejo? E infine, per non andare avanti fino a notte fonda con i dubbi, il più dubbio di tutti, il padre di tutti i dubbi: chi, tra Pancani e De Luca, riuscirà a far fuori l'altro?

da tuttoBICI di gennaio

Copyright © TBW
COMMENTI
Considerazioni
25 gennaio 2020 08:56 Ruggero
Tifo disperatamente per Pancani e Martinello, se Ciccone diventasse il nuovo Chiappucci sarebbe già tanta roba, veniamo a Viviani, temo che il buon Elia dopo solo 4 giorni di corse abbia già capito la differenza che passa fra guadagnare molti quattrini ed essere in una grande squadra, la differenza che passa fra avere Morkov che ti protegge e avere Consonni che ci prova, saluti

Speranze
25 gennaio 2020 11:34 andy48
Di sicuro Pancani e Martinello, Ciccone speriamo che confermi, Viviani diamogli un po' di tempo per abituarsi alla nuova squadra. Nibali e' unico: sappiamo per certo che non lascera' nulla di intentato, ed e' gia molto.

Se
25 gennaio 2020 16:48 lupin3
Ciccone ci darà le emozioni di Chiappucci ben venga. X Nibali sono disposto a vederlo arrancare tutto il giro se centra olimpiade o mondiale... E speriamo in Silvio eheh

2020
25 gennaio 2020 23:38 noodles
E' più facile che il sole giri intorno alla terra piuttosto che Bernal sia una meteora. Ciccone 2 podi al Tour come il Chiappa non li farà nè in questa nè nella prossima carriera. Formolo ad oggi non è nè un corridore da corse in linea nè da gt. Moscon ha molte più potenzialità di Bettiol, ma quest'anno dovrà riprendersi perchè il tempo passa. Quanto a Nibali c'è solo da ringraziarlo a prescindere. Lascerà un vuoto enorme. Dovessi scegliere però non baratterei mai un Giro per l'Olimpiade. Al massimo per un mondiale. p.s Forza Martinello e forza Pancani !

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Aurora Cerame è la nuova campionessa d'Italia della categoria donne esordienti di primo anno. La giovane piemontese di Varallo Pombia, in provincia di Novara, 13 anni compiuti a maggio portacolori della Società Ciclistica Cesano Maderno ha conquistato il titolo nella...


Domani parte il Giro d’Italia Women ed Elisa Longo Borghini è pronta per la battaglia. L’atleta di Ornavasso che ha appena riconquistato il tricolore proprio una settimana fa, si presenta alla corsa rosa come vincitrice uscente e decisa a combattere...


Sarà una  Human Powered Health a trazione italiana quella che vedremo da domani sulle strade del Giro d’Italia Women. Il team statunitense ha convocato per la “corsa rosa” tutte le proprie atlete di nazionalità italiana: Giada Borghesi, Carlotta Cipressi, Barbara...


E’ il 14 luglio 1965, anniversario della presa della Bastiglia. Al Parco dei Principi di Parigi un italiano percorre il giro d’onore in maglia gialla. Ha 22 anni, 9 mesi e 16 giorni, abita a Sedrina in Val Brembana e...


Christian Prudhomme è il numero uno del Tour de France, ma il suo non è un mestiere che si improvvisa e bisogna studiare bene ed essere bravi se si vuole essere al comando della corsa più importante del mondo. Prudhomme,...


Ci sarà anche Gaia Segato al Giro d’Italia Women che è ormai prossimo alla partenza. Trevigiana di Maserada sul Piave, la 21enne atleta di BePink - Imatra – Bongioanni si presenta alla “corsa rosa” con una buona condizione di forma...


Gli atleti del team Israel - Premier Tech saranno oggi ai nastri di partenza della Grande Boucle con un kit in edizione speciale a bordo di bici Factor dotate di grafiche uniche realizzate a mano. Questo sarà l’omaggio per la grande corsa a...


L’anno scorso il Giro d’Italia Women ci ha regalato delle emozioni incredibili con una spettacolare Elisa Longo Borghini che in maglia rosa dalla prima all’ultima giornata ha riportato nel bel paese un titolo che mancava da ben 16 anni. Nell’edizione...


Lo aveva visto fermarsi a una locanda. Bici, maglia, pantaloncini corti, forse un berrettino in testa. Nessun dubbio, era lui: Ottavio Bottecchia. Il primo vincitore italiano del Tour de France, anno 1924. Il primo vincitore assoluto di due Tour de...


Dal 6 al 13 luglio, la VF Group Bardiani-CSF Faizanè sarà al via del Tour of Magnificent Qinghai, nuova denominazione dello storico Tour of Qinghai Lake. La squadra sarà impegnata in una corsa a tappe unica nel suo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024