CIAO FELICE. A PALADINA L'ULTIMO SALUTO. VIDEO

LUTTO | 20/08/2019 | 12:11
di Pier Augusto Stagi

L’ultimo giro d’Italia l’ha fatto domenica, da Taormina a Paladina. Un lungo e interminabile viaggio che ha unito l’Italia, la sua Italia, quella che Felice Gimondi ha profondamente amato e ha reso grande con le sue vittorie a cavallo degli anni Sessanta/Settanta. Un ultimo e discreto Giro d’Italia da Sud a Nord, come a ringraziare un Paese che l’ha profondamente amato.


Tantissime le persone che questa mattina hanno voluto salutare questo gigante del nostro sport, che non si è mai considerato tale. Tante persone di Paladina, che lo conoscevano e gli hanno voluto bene. Tantissime personalità del mondo dello sport: il suo mondo. Da Beppe Saronni a Francesco Moser, per passare allo storico compagno di squadra nonché direttore sportivo Giancarlo Ferretti e arrivare al numero uno della nostra Federazione e vice presidente dell’Uci Renato Di Rocco. Con lui anche il vice presidente Federale Michele Gamba e il Ct Davide Cassani, oltre a Cordiano Dagnoni, presidente regionale lombardo e Claudio Mologni presidente provinciale.


E poi tanti nomi, tanti volti, tante storie: Paolo Savoldelli, Ivan Gotti, Moreno Argentin, i fratelli Baronchelli e Claudio Corti, Davide Boifava e l’amico di una vita Gianluigi Stanga con Marino Vigna, Faustino Coppi e Giovanni Battaglin. E poi anche Marino Basso e Dino Zandegú con Michele Dancelli e Franco Bitossi. I “ragazzi” della Bergamasca Turbo Guerini e Paolo Tiralongo (che era in Sicilia lo scorso venerdì quando Felice si è sentito male ai Giardini Naxos, e si è subito messo a disposizione di Tiziana e delle figlie Norma e Federica). Presenti anche Ercole Baldini e Roberto Poggiali, Alessandro ed Ennio Vanotti, Marino Basso e Michele Dancelli. L’amico-nemico di una vita Gianni Motta, Ercole Gualazzini, Aldo Moser e Diego Moser. Serge Parsani e Osvaldo Bettoni, con Maurizio Fondriest, Giovanni Bettineschi, Marco Serpellini, Gibo Simoni e Beppe Manenti, Guido e Fabrizio Bontempi, Marco Belotti e Johnny Carera, per arrivare a Wladimir Belli, Gianfranco Baraldi e Lara Magoni (assessore allo Sport della Regione Lombardia), oltre al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e ai sindaci di tanti comuni della Bergamasca, Ivano Fanini, mamma Tonina e papà Paolo Pantani.

Con loro Domenico Garbelli e l’ex Ct Edoardo Gregori. Dario Acquaroli, Massimo Ghirotto e Silvio Martinello, Adriano Baffi e Marco Saligari. Ugo e Danilo De Rosa, Alberto Masi, con Pietro Rosino Santini, l'amico di una vita. E poi ancora Danilo Gioia, Attilio Rota e Alvaro Crespi, Chiara Teocchi, Nadir Colledani, Marco Torriani e Stefano Allocchio.

La bara del campione di Sedrina, residente da anni a Paladina, è stata portata a spalla dall'abitazione di Gimondi fino in Chiesa dove è stata celebrata la funzione funebre. La Chiesa era piena di gente, fuori ancora di più. A celebrare il funerale nella chiesa parrocchiale del piccolo paese in cui Gimondi viveva con la moglie Tiziana sono in rappresentanza del vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi il vicario generale della diocesi di Bergamo, monsignor Davide Pelucchi, che concelebra insieme al parroco di Paladina, don Vittorio Rossi, a monsignor Mansueto Callioni, parroco di Almè e guida spirituale della famiglia Gimondi e ad altri sei sacerdoti, oltre ai padri Giuseppini.

«Oggi abbiamo bisogno di fare memoria: ciascuno di noi potrebbe ricordare uno, dieci cento episodi in cui Gimondi è entrato nella nostra vita, per dirgli grazie delle sue vittorie di campione, che infondevano coraggio, orgoglio e gioia anche agli italiani che erano all'estero a lavorare come boscaioli in Savoia o minatori in Belgio» ha detto con voce commossa monsignor Mansueto Callioni nell'omelia. «Ma grazie lo diciamo non solo per le tue vittorie - ha aggiunto il sacerdote -, ma anche per le tue sconfitte da campione: ci hai insegnato a lottare sempre, a non cedere mai e a non arrenderci mai, perché nella vita non si può sempre vincere. Ora siamo qui a pregare per te, Felice e la tua famiglia, ma anche per tutti noi, per chiedere al Signore il conforto alla nostra sofferenza e la luce a tanti nostri interrogativi oscuri: perché Lui ci illumini attraverso la sua Parola».

Tanti gli amici di Felice, davvero tanti. Mirco Gualdi, Gianluca Valoti, Rossella Di Leo e Antonio Bevilacqua, Gianni Sommariva. Tra le rose bianche è spuntato anche un cartello: "Felice, salutaci Marco Pantani".

Ancora Monsignor Mansueto Callioni: «Sentiamo il bisogno di stare in silenzio, per stare vicino ai familiari e condividere il loro dolore. Felice Gimondi è stato un campione che ha ricercato nella sua vita i valori di sempre: la famiglia, il lavoro, la fede nei semplici. Ha ricercato le virtù della costanza, della tenacia, dell’onestà, della prudenza, della fedeltà».

Poi tanta preghiera e musica: in un silenzio irreale salgono le note di Ennio Morricone, che tanto piaceva a Felice e Tiziana. Un violino, la voce di una corista che entra nel cuore. Esce Felice tra gli applausi. Qualcuno grida ancora «Vai Felice!». Oggi nessuno in verità lo è, ma quanto amore...

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Chris Froome è stato vittima di un incidente questa mattina mentre si allenava nella zona di Saint Raphael, nel dipartimento del Var. Il quarantenne corridore britannico, che non ha mai perso conoscenza e ha potuto parlare con membri del suo...


Si delineano i contorni della spedizione delle Nazionali di ciclismo ai Mondiali in Ruanda. L’elemento più evidente sarà la partecipazione piena, con il massimo numero consentito dai ranking UCI, delle Nazionali Elite e Donne Elite, con otto atleti. E’ stato...


Dopo la pausa estiva, torna su Raisport la rubrica di ciclismo Radiocorsa. Questa sera alle 20 con Fabio Aru per parlare di Vuelta 2025 e delle sue quattro tappe in Italia e con Dino Salvoldi, CT Pista azzurro, reduce dal...


È stato un brutto risveglio quello dello staff e degli atleti della Team TotalEnergies impegnati al Tour Poitou - Charentes en Nouvelle Aquitaine. Questa mattina la formazione francese ha di venti biciclette ma, come si legge in una nota postata...


L’estate ha cominciato il suo rush finale, l’autunno si avvicina e con lui le grandi classiche italiane di fine stagione. A Lissone fervono già i preparativi per la Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, giunta alla sua 78ª edizione...


A Ferragosto ha ri-esordito nel World Tour, stavolta con una bellissima maglia tricolore indosso: Filippo Conca si è raccontato ai nostri microfoni sia come ciclista che come uomo. La parte più ciclistica e attuale dell'intervista ve la facciamo sentire qui:...


La direzione de la Vuelta ha deciso di adire le vie legali nei confronti dei manifestanti che ieri hanno ostacolato la cronosquadre della Israel Premier Tech. «È stato un atto di violenza. Alcune persone hanno cercato di boicottare la corsa...


La prima vittoria della stagione ha sempre un sapore speciale, soprattutto se arriva dopo tanti mesi di corse, di fatiche, di piazzamenti e inevitabilmente anche di delusioni. La prima vittoria della stagione è sempre da ricordare anche perché ha dipinto...


Quando vinse la Vuelta nel 1964, Raymond Poulidor poteva contare anche su un gregario italiano. Si chiamava (si chiama, è vivo) Gianni Marcarini. Però il suo dorsale numero 25 si vide poco: il quinto giorno Marcarini finì fuori tempo massimo....


La Vuelta degli sconfinamenti torna... all'estero e va in montagna: la sesta tappa della corsa partirà da Olot per raggiungere Pal nel Principato di Andorra dopo 170, 3 km. per seguire il racconto in diretta dell'intera tappa a partire dalle...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024