18 LUGLIO, ANCHE GOOGLE RENDE OMAGGIO A GINO BARTALI

INIZIATIVE | 18/07/2018 | 13:50

Google omaggia oggi Gino Bartali con un doodle (l'immagine che sostituisce in molte occasioni il logo nella pagina delle ricerche), in occasione dei 104 anni dalla nascita di un campione che oggi è nella storia.


Nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema (Fi) Bartali comincio' a correre a 17 anni. Ebbe una carriera travolgente, cui non furono di ostacolo fumo e bevute. In gara dava tutto, lottava sempre, non gli piaceva stare dietro, mai, neanche nelle corse minori. Nel 1948 De Gasperi preoccupato dopo l'attentato a Togliatti, gli telefono' al Tour: 'la situazione e' delicata, devi vincere'. 'Ci provero'' disse lui.


La storia di Bartali e' anche la sua rivalita' con Fausto Coppi, con cui duello' per anni in gara e non solo, i due divisero l'Italia: Bartali cattolico, Coppi laico; Gino marito fedele e devoto, Fausto con matrimonio fallito e storia con la dama Bianca; Bartali scatenato nella bagarre e nelle fughe, Coppi elegante e scalatore; Gino chiacchierone, Fausto riservato. Due stili, due visioni della vita, due caratteri. I due era rivali e complici, non furono mai davvero amici ma si rispettavano, le loro vite erano intrecciate. Si sfottevano sempre, da ex campioni una volta lo fecero anche in tv, dove provarono a cantare insieme un motivetto spiritoso. Ogni corsa era la rivincita di una precedente, e in gara si marcavano a vista. Emblematica una foto al Tour del 1952: i due sono vicini, una borraccia passa di mano. Chi la passa a chi ? anni dopo, Gino rivelo' che fu lui a dissetare il rivale, aggiungendo perfido "altrimenti non arrivava al traguardo". Cattolico praticante e devotissimo alla Madonna, durante il fascismo Bartali faceva la spola tra Assisi e Firenze, portando nella canna della bici carte per i passaporti falsi che la Santa Sede forniva agli ebrei. Per non insospettire i fascisti, spesso indossava la camicia nera. Ma quelli non ci cascarono a lungo, e nel 1945 volevano fucilarlo. Si salvo' per l'arrivo degli inglesi.

Dopo la Liberazione un partigiano si ricordo' di quel ciclista in 'nero' e voleva fucilarlo. Ma fra i partigiani c'era chi sapeva del ciclista con il nasone, e Bartali si salvo' ancora. A quei tempi Ginettaccio non si fece mancare nulla quanto a generosita', e nascose nella sua cantina i Goldenberg, genitori e due figli, ebrei. E siccome, per dirla con il campione, il bene si fa ma non si dice, lui non lo racconto' mai. Lo fece, anni dopo, uno dei Goldenberg. Cosi' il rude Gino, nel frattempo scomparso, ha 'vinto' pure un albero nel Giardino dei Giusti a Gerusalemme, dove si ricorda chi ha salvato gli ebrei. Nel 1979 l'epopea di Bartali fini' in una canzone di Paolo Conte: "oh, quanta strada nei miei sandali, quanta ne avra' fatta Bartali, quel naso triste come una salita, quegli occhi allegri da italiano in gita". Parole semplici per disegnare un campione che e' anche un italiano qualunque. Gino scherzava sul suo naso, esito di una caduta. Le sue risate e la sua voce roca risuonarono anche in tv quando, gia' vecchio, condusse Striscia la notizia, divertendosi un mondo e scoprendosi ancora molto amato dagli italiani. Bartali e' morto a Firenze il 5 maggio 2000.

Copyright © TBW
COMMENTI
Gino Bartali, campione assoluto
18 luglio 2018 16:26 Melampo
Gino Bartali, tra l'altro possiede un record (tra i tanti) ancora imbattuto: è l'unico ciclista che è riuscito a vincere due Tour a dieci anni di distanza l'uno da l'altro. Molto probabilmente, non ci fosse stata la Guerra in mezzo, quei Tour tra il 1938 e il 1948, li avrebbe vinti tutti. Senza considerare che, senza la vittoria di Gino in Francia nel 1948, chissà che fine avrebbe fatto l'Italia, dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. Grande in tutto, l'irraggiungibile "Ginettaccio".

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È la domanda che si pongono un po' tutti in carovana: cosa dirà la tappa di oggi con il primo arrivo in salita? Maximilian Sciandri, tecnico della Movistar, ha una sua idea: «Non credo che oggi i grandi scopriranno le...


Manca ancora qualche ora alla partenza della tappa numero 7 del Giro d'Italia ma si annuncia un'altra giornata difficile per la corsa rosa. Castel di Sangro e l'Abruzzio hanno accolto la carovana con un forte vento gelido. Quelle che vedete...


Lo fermano ogni due passi, lo riconoscono o pensano che sia lui, ma non ne sono sicuri. Franco Polti è qui al Giro dall’inizio, dal via da Tirana in Albania «doveva stare qui qualche giorno, ma è felice come un...


Della storia e della caratura del Team Giorgi, orgoglio orobico e italiano nel mondo del ciclismo Juniores, vi abbiamo parlato con dovizia di particolari sia l'estate scorsa che all'inizio di quest'anno. Un pedigree messo ben in evidenza anche sul profilo...


Questa sera, in attesa della tappa a cronometro del Giro d’Italia, Lucca ospita la “Pedalata Rosa”. Il ritrovo è alle ore 18 presso il Baluardo Santa Maria, con partenza alle 19 dal Caffè delle Mura. L’iniziativa, aperta a tutti e...


Una terra, quella di Valtellina, che ha ospitato storici momenti di ciclismo, legati soprattutto al Giro d'Italia. E proprio in attesa dell'ennesimo pèassaggio e arrivo di tappa della corsa rosa, vi proponiano un viaggio in quattro puntate alla scoperta della...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei - la decima della trentesima edizione della trasmissione - è stata particolarmente interessante: si è parlato soprattutto di Giro d'Italia ma di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini, Stefano Giuliani,...


Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance conosciuto in tutto il mondo, arriva oggi in Italia grazie al lavoro di Ciclo Promo Components. I punti forti di Chamois Butt’r? La qualità su tutto e tanta attenzione...


Doveva essere un momento straordinario, e lo è stato: la serata “Uscimmo a riveder le stelle”, alle pendici della Pietra di Bismantova in piazzale Dante, ha vissuto su una inconsueta commistione tra letteratura, osservazioni astronomiche e musica. E a...


Un'altra vittima della caduta di ieri, un altro corridore che lascia il Giro: il ceco Jan Hirt ha concluso sì la tappa ma subito dopo è stato accompagnato all'ospedale per accertamenti. Al corridore della Israel Premier Tech è stata riscontrata...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024