ARU: «NON AVEVO FORZE, NON ERO ARU»

GIRO D'ITALIA | 19/05/2018 | 18:28
Fabio Aru ha il morale a terra, dopo essere stato respinto anche dallo Zoncolan: «Sono molto deluso e non ho spiegazioni. Non avevo forze, non avevo gambe per stare con i migliori, dovremo valutare insieme ai tecnici e alla squadra, ma una cosa è sicura: questo non è Fabio Aru. Nel finale mi ritrovo senza forze, non riesco a lottare con i migliori: ci sarà una spiegazione, di solito non mi sento così e lo dimostra quello che ho fatto negli anni. Il mio Giro? Non lo so, davvero non lo so. Spiace perché io e la squadra abbiamo fatto tanti sacrifici per preparare il Giro, sono stati tantissimi giorni lontano da casa, penso di aver fatto tutto quello che c'era da fare, ma non sono una macchina e non ho spiegazioni. Froome? È stato bravo, adesso spero che le cose girino anche per me».
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COMMENTI
TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE
19 maggio 2018 19:01 bric
Aru ha ancora una volta sbagliato squadra, ancora una volta ha sbagliato allenamento, io speravo nell'esperienza di Saronni ed invece è ancora peggio che con l'Astana.
Ha cambiato squadra e non ha preteso una squadra vera tutta per lui, una squadra che corre come gli pare Aru è sempre solo , ma che voleva dire Conti che insiste sullo Zoncolan mentre Aru arrancava già dalle prime rampe? E gli altri giorni è stato uguale per esempio con Ulissi, ma cavolo un campione deve pretendere e non si deve accontentare solo dei soldi.
Tutti volano meno che lui, Aru ha dimostrato di essere un campione ed allora chi lo sta rovinando? o, e qui mi sorge un dubbio se penso che dall'Astana neanche uno tra corridori e staf lo ha seguito,questo non vorrebbe dire che è Aru che si sta rovinando da solo magari , come diceva Nibali, per colpa del carattere?
Ma che vogliono dire allenamenti allenamenti e mai stare in corsa, ma anche i cretini capirebbero questa idiozia.

ALTRA SQUADRA, STESSA ALTURA...
19 maggio 2018 20:17 stargate
Qualche mese fa, questo sito pubblicò un'intervista di Saronni, secondo il quale Aru aveva bisogno di più corse e meno ritiri. Lo stesso Aru, disse che gli sarebbe piaciuto correre la Sanremo, che un pensierino alla Liegi lo si poteva fare ("Il Tour of the Alps termina venerdì, la Liegi è domenica"). In realtà, nulla è cambiato rispetto agli anni scorsi. Il ragazzo ha dimostrato doti notevoli, ma è un dato di fatto che, salvo la Vuelta vinta, in tutti i grandi giri ha dimostrato un rendimento in calo nella terza settimana, Questo Giro, poi... dovesse ancora calare, finirebbe cinquantesimo. Si impone una riflessione: la mancanza di ritmo e di fondo è data dalla scarsa attività, o i suoi tecnici si sono accorti che ha problemi di recupero e tendono a centellinarne le energie? Certo che, continuando così, rischia di diventare una magnifica incompiuta.
(Alberto Pionca - Cagliari)

Forse si sta rovinando con le sue mani
19 maggio 2018 21:16 mdesanctis
Dopo la Vuelta 2015 cambio di massaggiatore, poi cambio di procuratore, poi di preparatore. Sempre commettendo l'errore di correre poco.
Forse è il caso di fare un bel bagno di umiltà. Abbassare la cresta. Abbassare la voce quando parlano gli altri e ascoltare chi ha più esperienza.
I risultati non arrivano per caso. Sono il frutto di come ci si prepara. Adesso si accorge di non avere le gambe?
Se non si ha la forma, non si acquisisce durante il Giro. Perché senza forma poi arrivano i crolli (come al Tour 2016). L'esperienza non gli ha insegnato niente.

Perché la UAE? Perché Tiralongo?
20 maggio 2018 09:49 AleC
A mio avviso Aru ha fatto due pessime scelte rispetto allo scorso anno. È andato alla UAE, una squadra di caratura molto inferiore all\'Astana. Non è solo una questione di gregari ma anche di stimoli. Se fosse rimasto alla Astana avrebbe avuto la pressione positiva di gente come Lopez, Bilbao, Fuglsang, nessuno dei quali ha ancora ottenuto i risultati di Aru ma che lo avrebbero fatto sentire non arrivato.
E poi la scelta di Tiralongo. Al di là della bravura che magari avrebbe potuto dimostrare, l\'idea di affidare il maggior talento italiano a uno che ha appena appeso la bici al chiodo è una follia. Aru aveva uno dei migliori preparatori su piazza, e in 5 anni da pro aveva fatto grandi progressi. Poteva passare, che so, con Slongo o Guercilena...non ad un suo ex gregario nonché suo amico...

Sugli errori specifici non so, forse deve correre di più per abituarsi a più cambi di ritmo. Però faccio notare una cosa che mette in crisi questa facile conclusione : ad oggi Yates ha 39 gg di corsa, e Aru ne ha 37. Yates non correva dal Catalunya, Aru in mezzo ha fatto anche il tour of Alps. Pozzovivo ha 38 gg di corsa. Forse l\'unica differenza é la qualità di quei gg di corsa: Aru anonimo, Yates una tappa alla Parigi Nizza e una al Catalunya. E Pozzovivo un quinto alla Liegi.

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