
In età giovanile Silvio Migliori ha ottenuto, nei suoi anni verdi praticando il ciclismo agonistico, validi risultati, iniziando nelle file del Velo Rho, grosso centro dell’area milanese con un vivida e brillante tradizione ciclistica, con un prolifico vivaio giovanile e poi continuando con la Società ciclistica Biringhello già famosa perché due rhodensi avevano vestito la maglia iridata.
Giusto e doveroso ricordare lo sprinter Luigi Borghetti, anno di nascita 1943, campione del mondo della velocità dilettanti nel 1968 a Montevideo e poi pure stradista professionista dal 1970 al 1977 e Federico Paris, nato a Rho nel 1969, stradista e soprattutto pistard con nel palmarès titoli iridati e tricolori in varie specialità e poi apprezzato tecnico. Anche Daniele Colli del 1982 è ciclisticamente nato nel locale Biringhello con una carriera professionistica, anche se sfortunata, dal 2005 al 2017.
Torniamo a Silvio Migliori, rhodense purosangue nato nel 1961 ha iniziato a pedalare nelle categorie giovanili dal 1973 al 1980 vestendo la maglia azzurra a Bilbao dopo essere stato campione lombardo di velocità su pista e vice campione lombardo su strada. Il palmarès non sarà così copioso ma, comunque, soddisfacente per le sue aspirazioni ciclistiche che convivono comunque con un precipuo impegno nello studio che persegue con ottimo profitto.
In quegli anni nel Biringhello ha trovato grande affiatamento con un altro assai famoso corridore, suo coetaneo, che è Massimo Brunelli anche lui poi campione del mondo nell’inseguimento a squadre nel 19085 con i coéquipiér Roberto Amadio, Gianpaolo Grisandi e Silvio Martinello. Erano gli anni in cui gli arrivi in volata erano sovente dei testa a testa con Stefano Allocchio, passato poi professionista e poi direttore di corsa nelle gare RCS Sport.
Ottenute le sue soddisfazioni pedalando, Silvo Migliori, con lucida determinazione, legge nel suo intimo le prospettive che il ciclismo gli può offrire e l’aleatorietà del pedalare cozza contro le possibilità e le aperture di una vita professionale da ottenere.
E con positivismo, attivismo e determinazione tipici lombardi, si misura subito con il mondo del lavoro, iniziando nei primi anni 80 la professione di consulente finanziario in Allianz Bank, dapprima nella zona della sua Rho e quindi, a mano a mano, allargando velocemente la sfera territoriale di competenza verso il nord della Lombardia e non solo.
La bicicletta è confinata nella rimessa di casa anche se, nella seconda metà degli anni ’90, il suo apporto e la competenza professionali, sono stati utili e producenti per il fondo d’accantonamento della ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) per uno sviluppo dello stesso consentendo agli investimenti accantonati una crescita costante e sicura.
La bicicletta però, non quella nella rimessa di casa, ritorna d’attualità per Silvio Migliori quale strumento di fitness e benessere, dopo avere praticato un po’ di podismo. Riprende in questi ultimi anni a pedalare con un gruppo d’appassionati di Legnano e dintorni, con la U.S. Legnanese, famosa perché organizza tutti gli anni la classica veterana Coppa Bernocchi, ora guidata e rivitalizzata con visione innovativa dall’attuale presidente Luca Roveda, pure lui impegnato professionalmente nel settore assicurativo e simili con il quale Silvio Migliori è legato sia per amicizia, sia professionalmente.
Attualmente Silvio Migliori è Area Manager di riferimento di Allianz Bank per tutto il territorio di Milano e provincia e coordina 360 consulenti finanziari, una posizione di primaria responsabilità che non gli impedisce però di pedalare ancora, con piacere e spirito sportivo, come quando si misurava, con la grinta poi riversata nell’attività professionale, nelle categorie giovanili, con i suoi rivali, più amici che rivali comunque.
Una volata lunga, importante e affollata quella professionale che l’ha visto primeggiare.
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