PROFESSIONISTI | 18/04/2018 | 08:21 Il legame tra Veneto e ciclismo, che affonda le sue radici nella storia, è sempre più stretto e lo conferma il governatore Luca Zaia in una intervista concessa a Pier Bergonzi de La Gazzetta dello Sport.
«Il mio Veneto è la regione più ciclistica d’Italia. Lo è per gli agonisti, ma anche per i cicloturisti. Ho un rapporto di stima e di amicizia con Mauro Vegni e tutto lo staff di Rcs Sport: loro sanno che almeno una tappa in Veneto deve esserci. Quest’anno avrebbero dovuto essere due, visto che l’arrivo di Sappada, al momento dell’accordo, era in Veneto e ora è Friuli...».
E ancora: «Abbiamo ufficialmente chiesto a Vegni la conclusione del Giro 2019. Ci piacerebbe replicare quello spettacolare arrivo dentro l’Arena di Verona che ci ricorda i trionfi di Moser del 1984 e di Basso nel 2010. Ci sarebbe anche un’idea per il 2020, ma per il momento preferisco mordermi la lingua per non parlarne».
E sul Mondiale di Vicenza 2020 Zaia aggiunge: «Progetto bellissimo: abbiamo avuto l’assegnazione, ma dobbiamo trovare la copertura economica. Ne parlerò venerdì con Giovanni Malagò. Ho appuntamento col presidente del Coni per parlare dell’Olimpiade 2026 e gli chiederò un aiuto per il Mondiale di ciclismo».
caro Zaia, se vuoi una replica di un arrivo trionfale a Verona dovevi citare la maglia rosa di Giovanni Battaglin da Marostica, Vicenza , Veneto del 1981 , portata nell'arena dopo la cronometro Soave Verona. ... cultura populista
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