GANNA, PENSIERI MONDIALI E SOGNI OLIMPICI

PROFESSIONISTI | 06/03/2018 | 11:23
Campione del mondo a 19 anni. E di nuovo a 21. Filippo Ganna, più bella la prima volta o la seconda?
«Uguale. E’ sempre un Mondiale».

Non si dice sempre che rivincere sia più difficile?
«Infatti l’anno scorso ho ciccato».

Come ciccato? Ha vinto la medaglia d’argento.
«Il secondo è il primo degli sconfitti. Se vai con l’intenzione di vincere e arrivi secondo hai ciccato. Io punto in alto».

Bravo, ci serve così a Tokyo.
«Confesso che ho già cominciato a pensarci. E’ uno dei miei obiettivi. Magari nel ciclismo vale di più una classica, ma come sportivo vedo le Olimpiadi come il massimo».

A Rio col quartetto vi ripescarono all’ultimo momento. Così vi siete persi un po’ l’atmosfera.
«Sì, infatti. Siamo arrivati di corsa, abbiamo gareggiato e siamo tornati a casa, come in una qualunque prova di coppa del mondo. Ci rifaremo alla prossima. Sempre che riusciamo a qualificarci».

Quinti a Rio senza neanche prepararvi, e due volte di bronzo agli ultimi Mondiali. Vuole scherzare?
«Finchè non mi arriva la lettera...».

Suo padre era un canoista, ha fatto le Olimpiadi. Ne parlate mai?
«Veramente in genere è lui che mi chiede del ciclismo, più che il contrario. Ogni tanto sfioriamo l’argomento, niente più».

Allora ne avrà parlato con Viviani. Le ha raccontato cosa si prova a vincere un oro?
«Veramente no, gli ho solo fatto i complimenti, e lui mi dà tanti consigli. Ma non gli ho proprio chiesto dell’oro».

Quanto ha preparato il Mondiale?
«In pista poco, giusto l’ultima settimana. Dovevo lavorare per la strada, e poi cerco di mettere assieme le due discipline. Si può fare benissimo tutto, una cosa aiuta l’altra. Basta metterci passione. Come quando andavo e tornavo da Montichiari con la mia vecchia macchina a benzina: consumava più lei in un giorno che io in tutta la stagione su strada».

Nella sua testa è un pistard o un corridore da strada?
«Ancora non lo so. Ho soltanto 21 anni, è presto. Finché ce la faccio non scelgo».

Da domani si torna alla strada, alla Tirreno correrà per Aru. Ma in gennaio, in Argentina, è stato lei il leader della UAE. Che effetto fa?
«Abbastanza strano, di solito ero sempre io a tirare per gli altri. Però mi è piaciuto farmi coccolare».

Poi andrà al Nord a correre le classiche. Due anni fa vinse la Parigi-Roubaix Espoirs. Che cos’è la Roubaix?
«E’ una cosa diversa dal ciclismo. Mi ricordo poco, soltanto gli ultimi chilometri, la fatica, il mal di gambe».

Il pavè le piace?
«Con moderazione. Quando è troppo stufa».

Ma allora cosa le piace della Roubaix, il velodromo?
«Anche quello, sì. E’ poi è una corsa animalesca, la fai col coltello fra i denti, sei tu con la tua bici. Ci vuole tanta fortuna».

E’ la corsa che guardava anche da ragazzo, in tivù?
«Dico la verità: non ho mai seguito tanto il ciclismo. Anche adesso mi collego negli ultimi chilometri, quando scatta la bagarre».

Ha votato?
«No, non avevo seguito e non volevo fare un ripassino veloce all’ultimo. Prima voglio capire bene».

Legge?
«Poco. I libri mi davano fastidio anche a scuola. Preferisco ascoltare la musica».

Quale musica?
«Tutta, dalla classica al rap, anche le canzoni di Sanremo. Ho le mie playlist multiple».

Al cinema ci va?
«Quando sono a casa, qualche volta, per fare contenta la mia ragazza. Ultimamente ho guardato le serie tivù».

Quali?
«Narcos, Gomorra, Suburra».

Un tipo romantico, la sua ragazza sarà contenta.
«Carlotta è peggio di me, lei guarda gli horror. Io sono più tenero».

Porta gli occhiali. Quando corre usa le lenti a contatto?
«Ho cominciato quest’anno, sono lenti spagnole, più sottili del normale. Me le fa avere un ottico di Varese. L’impatto è stato buono, poi mi sono accorto che cambiavo la postura, e dopo mi serviva l’osteopata. Così ai Mondiali non le ho messe».

E come ha fatto?
«Tanto la pista la conosco. E poi alla fine non avrei visto niente comunque, dopo tutta quella fatica arrivo annebbiato».

Alessandra Giardini, dal Corriere dello Sport
Copyright © TBW
COMMENTI
Messag
6 marzo 2018 12:43 BARRUSCOTTO
Ciao grazie per le emozioni che ci dai eisiste un recort dell ora under 23 se si provaci

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla nona tappa del Tour de France. 3: PIÙ ALLEGRO, MAI DUE SENZA TRETim Merlier alza le braccia per la 3a volta al Tour, dopo sue volate vittoriose a Pontivy 2021 (tappa...


Loro hanno passato una giornata in fuga pedalando a 50 di media, noi - e tutti i commentatori - ci siamo chiesti cosa ci fosse dietro la folle idea di Mathieu Van der Poel e Jonas Rickaert. Nel pomeriggio di...


La più grande ciclista italiana della storia aggiunge un’altra perla ad una carriera fenomenale: Elisa Longo Borghini ha conquistato, per il secondo anno di fila, la classifica generale del Giro d’Italia Women,  vestendo la Maglia Rosa finale sul palco di Imola...


Marlen Reusser si è presentata al Giro Women da grande favorita e affamata di vittoria. La stessa Elisa Longo Borghini ci aveva detto che proprio la svizzera sarebbe stata un’avversaria ostica, dopo tutto la fila di successi positivi non davano...


Eddy Merckx e l'anca senza pace. Anche se assomiglia ai titoli della saga di Indiana Jones, è la realtà che sta vivendo il Cannibale in queste ore. Secondo quandto anticipa il quotidiano Het Laatste Nieuws, infatti, l'ottantenne campione è stato...


A Parigi la maglia verde sarà indossata da un velocista? Naturalmente sarebbe auspicabile e l'Italia fa il tifo per Jonathan Milan, ma si può ipotizzare anche che a vestirla sia un uomo di classifica, in questo caso molto probabilmente Tadej...


Se c'è una tappa che può far esplodere il Tour, è quella di oggi. Non ci sono salite celebri nella Ennezat - Le Mont-Dore, ma di ingredienti per far saltare il banco non ne manca nemmeno uno. per seguire il...


L’attesa per il Trofeo Marino Romani-Memorial Luigi Scrima juniores con partenza da Piazza Giusti era tutta per il finale di corsa in quanto i corridori lasciato il circuito e il centro di Monsummano Terme, dovevano affrontare la salita per raggiungere...


Per la prima volta la Pisa-Volterra per allievi, si è conclusa nel centro storico e nella magnifica Piazza dei Priori meta di tsnti turisti. Peccato per la pioggia battente e il vento a rendere difficile l’ultimo tratto in pietra da...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024