STORIA | 05/09/2017 | 07:11 C’era una Vuelta, tanto tempo fa, un piccolo iguanodonte. Passeggiava sulla riva di un fiume, giocava e mangiucchiava, protetto dagli sguardi dei grandi. Il suo papà, la sua mamma, magari i suoi nonni. Più qualche gigantesco sauropode che gli faceva ombra con la sua mole, dandogli sollievo. E allora perché oggi vediamo la piccola impronta del nostro iguanodonte impressa per l’eterno sul suolo della provincia di La Rioja, nella bella Navarra, nel nord della Spagna?
Probabilmente si trattò di predatori, dinosauri ancora più grandi, baryonyx: arrivarono di colpo, misero in fuga gli adulti, e uccisero il piccolo iguanodonte. Se il piccolo non fosse stato così lento e inesperto oggi non potremmo seguire la sua orma e immaginare così facilmente com’era il mondo molto molto tempo fa, diciamo centoquindici milioni di anni prima che toccasse a noi venire al mondo.
In Spagna i ritrovamenti di impronte di dinosauri sono i più importanti al mondo per quantità, qualità e varietà delle tracce. Gli studiosi da qui deducono molto di quello che successe e provano a spiegarci uno dei grandi misteri del mondo, quello della loro scomparsa. Noi ci limitiamo a guardare, magari da un globo: così i spagnoli chiamano la mongolfiera, che è una delle maniere più suggestive per visitare questa zona, in volo sull’Ebro, sui vigneti e su queste enormi impronte.
Le rocce fossili ritrovate qui, poco lontano dalle strade dove oggi sfrecceranno le avveniristiche bici da crono, ci dicono che i dinosauri si muovevano in quella che era un’enorme pianura fluviale, solcata di laghi e di fiumi, soggetta a frequenti e imponenti inondazioni: tante impronte si spiegano soltanto con molto fango. Cercate di immaginare il mondo: in cielo volteggiavano gli pterodattili, in terra cacciavano i dinosauri, nell’acqua - anche nei laghi - nuotavano gli squali, le zone di palude erano infestate da coccodrilli e altri rettili più o meno spaventosi. Fra rovi di rosmarino selvatico sono ancora visibili millesettecento tracce in una zona di poco più di duemila metri quadrati. Quelle più piccole sono meno di nove centimetri, e si presume che la zampa non fosse più alta di quarantacinque centimetri: riuscite a immaginarlo adesso il piccolo iguanodonte?
Ovviamente fino a qualche tempo fa non era così semplice spiegarsi quelle orme. Qui a La Rioja raccontavano che erano le impronte del cavallo di Santiago, l’Apostolo sepolto a Compostela. Quarantamila pellegrini camminano ogni anno in quella direzione. Impronte su impronte, è tutto quello che possiamo di sperare di lasciare.
Sedicesima tappa: Circuito di Navarra/Logroño, km 40,2; dopo il secondo intermedio, al km 12,6, la corsa entra nel territorio di La Rioja. Se siete lì, sappiate che è terra di grandi vini. Ma non potevi perdervi i caparrones, stufato a base di fagioli insaporito con salsiccia e il tradizionale chorizo.
Ad inaugurare il campionato mondiale di Kigali sono le donne élite che saranno impegnate questa mattina nella crono individuale. Ed è una sfida che si preannuncia più che mai incerta visto le caratteristiche del tracciato che nulla a che vedere...
La seconda maglia iridata che sarà assegnata oggi a Kigali è una delle più attese, vale a dire quella della cronomentro élite con l'annunciata sfida tra Remco Evenepoel (che da due anni domina le sfide iridate) e Tadej Pogacar che...
È il gran giorno il Giro della Romagna PRO, una delle corse più antiche e prestigiose del calendario ciclistico italiano, rilanciata lo scorso anno e pronta a vivere una nuova edizione con partenza da Lugo (ore 11.30 da...
“It’s time for Africa”. E se avesse proprio ragione lei, Shakira, il cui motivetto viene sparato a palla nel luogo nevralgico di questo mondiale che inizia? “Siete pronti? Non è una gara, mi raccomando” – raccomanda lo speaker ai 700...
«Ai miei tempi praticare ciclismo per una donna voleva dire combattere contro un ambiente maschilista, ma tutto ciò che facevamo lo facevamo per scelta e spinte da amore verso questo sport». Sono parole forti e appassionate quelle che Morena Tartagni,...
La Visma Lease a Bike ha dominato il Tour de Gatineau che si è disputato ieri in Canada. Quando in Italia era oramai sera, la 21enne olandese Nienke Veenhoven ha concluso i 122 chilometri in programma da vincitrice anticipando Arianna...
“Valerio ha 86 anni. E’ l’ultimo riparatore di biciclette del centro di Bologna. Bologna è in gran parte una città di ricchi, viziati e motorizzati, quando si rompe una bicicletta se ne compra un’altra. Ma tanti non hanno i soldi...
L’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol ha già cominciato l’attività per la prossima stagione, come tutte le altre squadre d’altronde a questo punto dell’anno. Nella nuova formazione ha già inserito quattro nuovi acquisti che provengono tutti dalla categoria juniores. “Sono ragazzi promettenti...
Trasferta belga sfortunata e conclusa anzitempo, quella di Giosué Epis. Il bergamasco della Arkea B&B Hotels, infatti, è stato coinvolto ieri in una caduta nel Kampioenschaap van Vlaanderen e ha riportato una frattura al naso. Epis sarà atteso in Italia...
Così come in campo femminile, anche nella crono maschile élite sarà un atleta ruandese ad aprire la sfida. L’onore toccherà a Shemu Nsengiyumva, portacolori della Java - Inovotec Pro Team, campione nazionale della crono e miglior scalatore del Tour du...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.