IL PASTO AL GIRO. VERDE DLAMINI

DILETTANTI | 16/06/2017 | 08:44
Se n’è impadronito nella seconda tappa e non l’ha più lasciata. Il sudafricano Nicholas Dlamini è la maglia verde del Giro d’Italia Under 23, il re della montagna, il principe degli scalatori.

Carta d’identità, anzi, passaporto?
“Ventuno anni, di Città del Capo, se non la più bella, fra le più belle città del mondo, e non sono soltanto io a dirlo. Papà e mamma si sono separati, io vivo con la mamma, ho due sorelle e un fratello, sono il quarto, anche perché una mia sorella, gemella, nel parto mi ha preceduto in volata”.

Quando hai cominciato a correre?
“A 12 anni, con il triathlon: corsa a piedi, corsa in bici e… corsa a nuoto. Ma delle tre corse, quella in bici mi piaceva di più, forse perché ci riuscivo meglio. E così mi ci sono dedicato”.

Titolo di studi?
“Dopo il liceo mi sono iscritto all’università: Sports Administration and Coaching. Non c’è obbligo di frequenza, posso seguire i corsi su Internet, altrimenti, con questa vita sempre in giro per il mondo, non ce la potrei fare”.

Questa maglia verde?
“Tutto è cominciato con una fuga nella seconda tappa, ho sprintato sui gpm, e l’ho conquistata. Non pensavo di tenerla. Ma sono entrato in un’altra fuga, ho sprintato su altri gpm, ho incrementato il mio vantaggio, e lì ho cominciato a crederci. A quel punto l’ho puntata. E ho accarezzato anche il sogno di vincere una tappa, quella di Casalincontrada”.

Altri sogni?
“Partecipare alle Olimpiadi del 2020 per rappresentare il mio Paese nel ciclismo. Sarebbe un grande orgoglio. Adesso che corro nella Dimension Data for Qhubeka, ho la possibilità di conoscere il grande ciclismo - questo Giro d’Italia Under 23 è stato bellissimo, organizzato come una grande corsa fra i professionisti - e, magari già dal prossimo anno, entrare a fare parte della prima squadra, quella con Cavendish e Boasson Hagen, Teklehaimanot e Merhawi”.

Che cos’è, per lei, la montagna?
“Il mio ambiente ideale, e anche quello familiare. A tre chilometri da casa mia la strada comincia a salire: chi ha gambe, va. In montagna mi sento bene, in montagna si respira più spiritualità, la montagna è - se così si può dire – più religiosa della pianura”.

L’altro giorno si è sostituito al suo compagno Joseph Areruya sul palco delle premiazioni.
“Se n’è accorto? Joseph era già andato in albergo quando ha saputo di un premio, in onore di Michele Scarponi, per il terzo posto nella combinata delle due semitappe. Siccome io ero lì per la maglia verde, mi hanno detto di prendere il suo posto. La gente non ci conosce, e noi due un po’ ci assomigliamo, e così tutti pensavano che io fossi lui. E quando è stato fatto il suo nome, sono salito io, ho ricevuto il trofeo e anche i baci delle miss. A quel punto è finalmente arrivato Joseph. Chissà, forse qualcuno avrà pensato di vederci doppio. Comunque, il trofeo gliel’ho dato, i baci delle miss no”.

Marco Pastonesi

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quartier generale del Giro a Bassano, davanti al pullman della UAE Emirates c'è la folla delle grandi occasioni e ovviamente aria di festa. Joxean Matxin, responsabile dell'area tecnica del team emiratino, accetta di rispondere alle domande di tuttobiciweb e confessa:...


Antonio Tiberi ha il sorriso in volto: oggi ha provato a migliorare la sua quinta posizione in classifica, ha attaccato sul Monte Grappa, non gli è riuscito il colpo di staccare O'Connor ma è contento lo stesso. «Il giudizio sul...


Il belga Jordi Meeus mette il suo sigillo sulla terza tappa del Tour of Norway, Sola - Egersund di 162 km. Il portacolori della Bora Hansgrohe ha preceduto Bittner e Kristoff con Wout Van Aert - e questa è la...


Aveva promesso l'impresa e ha mantenuto l'impegno: Tadej Pogacar aggiunge un'altra perla rosa al suo splendido Giro d'Italia conquistando per distacco anche la tappa del doppio Monte Grappa, arrivando a Bassano del Grappa da trionfatore con 2'07" di vantaggio su Valentin...


Può piacere o non piacere, ma Tadej Pogacar riesce a stupire ogni giorno per quello che fa. Come è accaduto oggi sulla salita del Pianaro: impegnato in fuga solitaria, lo sloveno in maglia rosa si accorge di un bambino che...


L'ucraino Kyrylo Tsarenko, neoprofessionista ucraino della Corratec Vini Fantini, ha vinto per distacco il Gran Premio Santa Rita, prima prova della Due Giorni Marchigiana che si è svolta a Castelfidardo nelle Marche. Tsarenko è stato protagonista di un'azione di forza...


Alberto Bettiol regala una bella pagina al ciclismo italiano vincendo per distacco la seconda tappa della Boucles de la Mayenne, la Le Ham - Villaines-la-Juhel di 208, 8km. Il toscano della EF Education Easypost ha piazzato il suo attacco vincente...


Non c’è nulla da fare, Lorena Wiebes è praticamente imbattibile quando si arriva in voalta. La fenomenale olandese ha vinto anche la seconda tappa della RideLondon Classique, la Maldon - Maldon di 142, 6 km. Alle spalle di Wiebes, che...


L'australiano Alastair Mackellar, portacolori della Hagens Berman Jayco, ha vinto la quarta tappa dell’Alpes Isère Tour, disputata oggi da Saint Maurice L’Exil a Roussillon sulla distanza di 149, 4 km. IAlle sue spalle nell'ordine Vicente Rojas Naranjo (nella foto, VF...


Fallito un altro tentativo dei dirigenti Uae di convincere Pogacar a evitare rischi: prima della tappa di Bassano, lo sloveno ha annegato i corn-flakes nella grappa. Stupore per l’immagine dell’ex ciclista Johnny Hoogerland che ha rincorso in salita Alaphilippe per...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi