L'ORA DEL PASTO. OBRIGADO PORTUGAL

LIBRI | 21/10/2016 | 07:13
José Maria Nicolau è Coppi: maglia rossa, del Benfica. Alfredo Trindade è Bartali: maglia a strisce, orizzontali, bianche e verdi, dello Sporting Lisbona. Nicolau, gigante buono, e Trindade, intelligente e furbo. I due non si danno una borraccia, ma si temono e si rispettano. Nicolau trionfa nella Volta a Portugal nel 1931 e 1934, Trindade nel 1932 e 1933. E dividono a metà la passione dei portoghesi. Difficile dire chi prevale, chi è il più forte, chi vince fra loro due. Certo, vince il ciclismo.

Vitor Gamito sembra avere il dono dell’eternità: a 44 anni, 10 dopo l’ultima stagione da professionista, scommette sulle sue paure e anche sui suoi limiti, sfida se stesso, si allena come un matto, si mette a regime atletico, a dieta alimentare e forse anche ad astinenza sessuale, e poi prende il pronti-via, vecchio di fatica, ma giovane di speranza, vecchio di esperienza, ma giovane di volontà, vecchio di età, ma giovane di chilometri. Un altro che vince nel momento in cui parte, a prescindere dall’ordine di arrivo o dalla classifica generale.

Felipe Cardoso, gregario in fuga, trasforma in cronoscalata un arrivo in salita, ai piedi dell’ultima faticaccia di giornata ha un tale vantaggio che – ha avuto tutto il tempo per fare bene i conti - gli basta perdere 30 secondi a chilometro per guadagnarsi la tappa e magari dare anche un senso a tutto questo pedalare. L’ultimo a rincorrerlo è addirittura un suo compagno di squadra, ma stavolta il dio del ciclismo (o la Senhora de Graça, località finale e verticale) ha pietà per i più umili, 10 metri in più gli sarebbero stati fatali, forse anche cinque, forse anche uno solo, ma Felipe è felice, e la sua vittoria è anche aritmeticamente seducente.

E Davide Viganò, velocista di Carate Brianza, il cui sorriso illumina il mondo. Succede in volata, dopo tre salite al Santuario de Nossa Senhora do Sameiro (c’è sempre una Madonna in cima alle nostre fatiche), ed è la prima vittoria della sua carriera, la prima individuale dopo due collettive, due cronosquadre, in Qatar e alla Vuelta di Spagna. E nessuno può immaginare quanto se la goda.

Nicolau e Trindade, Gamito, Cardoso e Viganò sono solo alcuni dei protagonisti di “C’era una Volta in Portogallo”, tre diari di corsa e di viaggio, del tandem Daniele Coltrinari e Luca Onesti (Tuga Edizioni, 160 pagine, 15 euro), presentato ieri alla Biblioteca della bicicletta nella Casa del Parco a Roma, durante la festa “W la bici”, grazie all’aiuto delle Biblioteche di Roma e al sostegno di Castelli e Sportful. Coltrinari e Onesti hanno accompagnato, a volte seguito, altre preceduto la gara a tappe dal 2013 al 2015. In autobus, treno e autostop. Tra crowdfunding e couchsurfing. All’avventura, allo sbaraglio, all’arrembaggio. Occupandosi anche di dittatura e colonie, di geografia e gastronomia, di fado e destini, di feste patronali e domeniche bestiali. Con blog, foto, pezzi e, adesso, anche questo libro ciclistico e turistico, che sa di “trepadores” (scalatori) e di zaini.

Ogni tappa è un’esplorazione, ogni esplorazione porta a una scoperta. Il Portogallo come Paese di piste ciclabili (una strada del litorale atlantico da Capo Nord fino al profondo sud portoghese), biciclette (terzo produttore europeo), ciclofficine e cicloturismo (la chiamano “la rivoluzione dei pedali”). Il ciclismo come una buona scusa per aprire gli occhi e spalancare il cuore, per curiosare e indagare, anche per essere gli unici italiani a impadronirsi di una corsa che è bellezza, che è gioia, che è felicità.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quest’anno ha segnato il ritorno alle corse su strada di Pauline Ferrand-Prévot e, conclusa la stagione, la regina del ciclismo francese ha tracciato il bilancio del suo 2025 concedendo un’intervista ai colleghi di Marca. Qui di seguito i temi principali...


Dopo qualche anno di pausa, Colnago è pronta tornare in pista. Al Lee Valley Velodrome di Londra l’azienda milanese ha presentato la sua nuova creatura, la T1Rs, in configurazione Endurance/Sprint oppure da Inseguimento-TT, pronta a sfrecciare in ogni velodromo, a...


Un vero e proprio restyling, per affrontare nuove sfide, sempre più stimolanti, come da DNA di Federico Zecchetto, uomo schietto e diretto, poco incline a parlare, ma a fare. Quindi, si continua a fare, ma con una squadra nuova, profondamente...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


La difficile fusione tra Lotto e Intermarché-Wanty ha bloccato il mercato da settimane e, a quanto pare, molti corridori hanno il loro futuro in bilico. Mentre i due team del Belgio stanno facendo i conti dei corridori dopo la loro...


Ed eravamo lì, una piazzola un semicerchio sul margine cortese di una strada provinciale. Eravamo lì, sabato scorso, San Martino frazione collinare di Sessa Aurunca, più alto Casertano, per onorare Carmine Saponetti, un protagonista dimenticato della storia e dello sport...


Cigolano e fischiettano. Cinguettano e spernacchiano. Trattengono il respiro e musicano la strada. Percorrono e scorrono, accorrono e incorrono. S’insinuano e s’inoltrano, s’incamminano e s’ingrassano, si lubrificano e addirittura si piegano. Si attaccano (alle rastrelliere, ma non al tram) e...


E' già tempo di campionati Europei per gli specialisti del Ciclocross. La rassegna Continentale si svolgerà dal6  al 9 novembre a Middelkerke in Belgio. Il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Daniele Pontoni ha ufficializzato i nomi degli azzurri che disputeranno...


La Federazione Ciclistica Colombiana ha annunciato che il Tour Colombia non si svolgerà nel 2026 perché, ad oggi, non sono disponibili le risorse necessarie per garantire l'organizzazione dell'evento con gli standard tecnici, logistici e sportivi richiesti per una competizione internazionale...


Originario di Bassano del Grappa, nel Vicentino, Andrea Cobalchini è quel che si definisce una scalatore di razza. Uno che trova di suo gradimento le salite ripide e lunghe. La stagione appena conclusa lo ha visto trionfare nella Collegno-Sestriere e...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024