Nibali, un grande 2009 prima delle nozze

| 16/12/2008 | 09:51
Vincenzo Nibali è reduce da un’annata ciclistica 2008 nella quale non sono mancate le soddisfazioni e che è senza dubbio servita ad accrescere il suo bagaglio tecnico e di esperienza. Lo “Squalo dello Stretto”, ormai adottato da anni da Mastromarco e dal suo Fans Club propugnato in particolar modo dalla famiglia Malucchi (Bruno, Fausto, Mery e dall’entusiasta Carlo Alberto), ha debuttato in maniera positiva al Tour de France, brillando di luce intensa nelle tappe iniziali (10°nella cronotappa di Cholet e 11° sulla vetta del terribile Hautacam, una delle frazioni rivelatisi decisive per la Grande Boucle 2008), indossando la prestigiosa maglia bianca spettante al leader della classifica dei Giovani e mollando la presa solo nel finale, a causa di una comprensibile stanchezza ma riuscendo comunque a piazzarsi al 18° posto assoluto nella classifica conclusiva. Nel palmarès stagionale del quotato ciclista messinese (le giornate di gara accumulate in totale sono state 83) troviamo le tre vittorie ottenute nella tappa di Folgaria e nella classifica finale del Giro del Trentino e nella tappa cronosquadre a Misano Adriatico della Settimana di Coppi e Bartali (3° nella classifica finale): tre successi che portano a 12 le affermazioni complessive ottenute da Nibali dal 2005 ad oggi, in quattro anni da professionista. Le altre statistiche degne di nota nel 2008 del campione della Liquigas comprendono il 10°posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, l’8° posto nella Vuelta Valenciana, il 26° posto nel Tour del Missouri (6° nella cronotappa) e l’8° posto nel GP di Prato. Nel ranking mondiale dei professionisti Vincenzo è attualmente 68° con 651 punti, 16° tra i Pro italiani. Da sottolineare anche la sua ottima prova al Giro d’Italia, terminato all’11° posto assoluto dopo essersi piazzato 7° nella crono di Urbino e 4° nella tappa cronosquadre: un miglioramento notevole rispetto al 2007 sia come piazzamento finale che come tempo impiegato. Eppure, la sua performance nella Corsa Rosa ha causato delle feroci critiche (del tutto immotivate a parer nostro) da parte di alcuni mass-media, come Nibali ricorda non senza amarezza reduce da un fine settimana che lo ha visto essere oggetto dei calorosi festeggiamenti del suo Fans Club e dei cosiddetti “CanNibali”, alla Fattoria Medicea di Monsummano Terme. «Sì, le critiche che ho ricevuto dopo il Giro mi hanno ferito e da allora ho gareggiato con la rabbia in corpo per dimostrare che qualcuno di questi esperti aveva totalmente sbagliato i suoi giudizi. A parte il mio miglioramento sia come posizione in classifica che come tempo impiegato, voglio far notare che gli avversari al Giro 2008 erano ben più quotati rispetto a quelli dell’anno precedente…». In estate c’è comunque stata una bella rivincita con la convocazione in maglia azzurra alle Olimpiadi di Pechino: «E’ stata un’esperienza eccezionale, che mi ha fatto imparare tante cose grazie soprattutto ai consigli del CT Ballerini. Peccato che fossi uscito un po’ stanco dal Tour, altrimenti avrei potuto fare meglio del 15° posto colto nella prova a cronometro». A 24 anni appena compiuti lo scorso 14 novembre Nibali resta una delle più fulgide speranze del ciclismo italiano e già pianifica il 2009 con la rinnovatissima Liquigas dei (forse…) troppi galli nel pollaio: «Alla Liquigas esiste uno staff collaudato che riesce ad amalgamare nel migliore dei modi il gruppo degli atleti e quindi non ci saranno problemi con l’arrivo di Ivan Basso. Il gruppo degli “esperti”, con Basso e Pellizotti, punterà sul Giro d’Italia, mentre quello dei “giovani” con me e Kreuziger, avrà l’appuntamento clou al Tour de France, un’esperienza che sono felicissimo di ripetere con l’obiettivo di puntare ad un posto tra i primi 10 della classifica finale». Alla Grande Boucle Nibali giungerà con un programma già delineato: «Fino al 20 dicembre saremo in ritiro in Spagna, a Benicasim; poi rientrerò a Messina per le feste natalizie e quindi, a inizio gennaio, partirò per l’Argentina dove prenderò parte al Tour de San Luis; in seguito parteciperò al GP Costa degli Etruschi, al Giro della California e quindi alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo. Relativamente alle classiche del nord Europa prenderò parte all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, ma la gara dove cercherò il risultato sarà quella che mi si adatta maggiormente, la Liegi-Bastogne-Liegi…». Questa scelta dimostra una certa idiosincrasia verso il pavè… «La Roubaix è pericolosa quanto bellissima, tuttavia un giorno vorrei partecipare al Giro delle Fiandre, una vera corsa-monumento». Ma insomma che tipo di corridore sente di essere Vincenzo Nibali? «Forse deluderò qualcuno, ma io ritengo tuttora di essere principalmente un atleta adatto alle grandi corse a tappe e nel 2009, con una preparazione mirata che mi porterà al Tour dopo avere gareggiato nel Giro della Svizzera, cercherò di dimostrarlo». Il giovane talento ceko Roman Kreuziger, tuo compagno di squadra e con le tue stesse caratteristiche, non potrebbe diventare una presenza troppo ingombrante al Tour? «Assolutamente no, siamo diventati molto amici e spesso mi alleno a casa sua, nella zona di Bardolino; abbiamo tante cose in comune ed è bello condividere l’attività sportiva e altri interessi». Quali saranno i big del 2009? «Sicuramente Basso e Contador, mentre il rientro di Armstrong è un eccezionale evento mediatico che sicuramente farà bene al ciclismo: quando Lance si muove l’interesse attorno a lui diventa spasmodico in ogni parte del mondo e quindi valuto il suo rientro molto positivamente». E cosa ci dici del tuo amico-rivale Giovanni Visconti? «Ben poco, poiché non ci sentiamo da molto tempo…». A proposito di appuntamenti, ce n’è uno già fissato e sottolineato in rosso sulla sua agenda per una data fatidica, il 24 ottobre 2009… «Sì, quel giorno io ed Elena, la mia fidanzata, ci sposeremo e finalmente inaugureremo in modo definitivo la casetta che ho acquistato a Mastromarco; anche questo è un sogno che si avvera e spero di portare in dote una bella vittoria…». Stefano Fiori
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