| 08/08/2008 | 14:31 Pantanissima, perché è il sunto degli itinerari d’allenamento, dei paesaggi e dell’elevazione del Campione. Pantanissima, perché è la conclusione di un percorso sui luoghi, le vette e il teismo, di un atleta che ha scolpito, come nessuno, l’assioma fra mare e montagna. Pantanissima, perché nei voli quotidiani di Marco sulla bici, si ripercorrono luminosi quei tratti di storia della Romagna, sovente dimenticati, fatti di migrazioni ed intrecci, fra l’Appennino e la costa, colli e cittadine della pianura, fra lavoro, turismo e ricerca di una nuova qualità dei cammini. Certo, è una Granfondo ciclistica, che su entrambe le proposte, muove rispetto e devoz ione alle gesta di un ragazzo che, da questi sfondi, ha superato i dialetti, per abbracciare le lingue universali dell’emozione. E così, nell’espressività d’un tracciato, incontreremo l’erta di Montevecchio, col Monumento a Pantani che pare dirci quanto, le aspre pendenze del colle, siano un crocevia di fatiche e di soddisfazioni, ed il ristoro in quel luogo proposto, un segno di ringraziamento all’insieme. Indi il Passo del Carnaio, cerniera delle importanti valli del Savio e del Bidente, pronto a ricordarci quanto quei tornanti, abbian gridato, nel conforto di una gioventù che ancor toccava l’adolescenza, l’intenso talento del futuro Pirata. Lì, dove l’Appennino col suo odore agreste sa entrare nei cuori e l’orizzonte spinge al volo, il ragazzino che veniva dal mare, s’alzò sui pedali, lasciando stupore ed ammirazione al ciclista azzurro Marino Amadori. Sì, proprio colui che diverrà l’ultimo tecnico di Marco, mentre si allenava per la prova iridata, conobbe, in quel giorno d’estate, un profeta. E poi, di nuovo l’incontro con la fatica ed i significati di Montevecchio, prima del ritorno su quella pianura che ci aspetta fino al mare, a Cesenatico: Casa Pantani…
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...
A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
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