
Il Tour de Langkawi è la corsa degli italiani, non siamo certo noi a dirlo quanto piuttosto il record che detengono gli atleti azzurri e l’affetto che il pubblico ha nei loro confronti, basta vedere come i fan osservano gli atleti o come si appostano di fianco ai van delle squadre desiderosi di vedere qualcosa di più. Anche i colleghi stranieri non fanno altro che parlare di noi, o meglio della lotta serrata tra i team italiani per aggiudicarsi un posto nelle prime 30 squadre del ranking e soprattutto tra Vf Group Bazrdiani Faizanè e Solution Tech la lotta è veramente al centimetro. Se i giornali olandesi e australiani qui presenti tentano di dipingerla come una guerra all’ultimo sangue degna di una grande epopea, basta guardarsi intorno per capire che effettivamente non è l’unico obiettivo e non è necessario sputare sangue.
Mirko Rossato e i suoi ragazzi della Vf Group stanno vivendo il Tour de Langkawi come un importante banco di prova della loro forma, ma soprattutto come un’occasione di crescita ed esplorare dei nuovi terreni. Se fino a qualche anno fa andare a correre dall’altra parte del mondo sembrava totalmente proibitivo, ecco che la trasferta malese si è trasformata in qualcosa di assolutamente normale e immancabile nella routine stagionale di ogni corridore «Negli ultimi anni le corse asiatiche hanno raggiunto un livello incredibile, se prima erano meta solo di piccole squadre ecco che ora anche le formazioni World Tour arrivano con delle formazioni ben strutturare pronte a vincere il più possibile. Ci sono molti corridori di grande esperienza, non sono più semplici corse di secondo livello, sono dei veri e propri appuntamenti fissi del calendario. Mi ricordo quando sono venuto in Malesia da corridore, sono passati oltre 20 anni ed è stato bello ritornarci da direttore sportivo con tanti ragazzi giovani pronti ad imparare» ci spiega Rossato che proprio in Malesia da corridore era riuscito ad acciuffare due tappe in un’unica edizione. Fa un certo effetto pensare che una si concludesse proprio dove è partita la tappa di ieri, lo scopriamo assolutamente per caso e quando glielo diciamo si mette a ridere, certo che tante volte il passato è destinato a tornare. Sono trascorsi tanti anni da quei successi, forse era un altro ciclismo, un altro modo di correre, ma ciò che non è cambiato è l’entusiasmo del popolo malese che continua a rimanerne affascinato.
Tante cose sono cambiate in una corsa che sta diventando lo specchio del ciclismo nuovo che avanza, quello dall’altra parte del mondo e di cui spesso ci dimentichiamo. «Le giornate sono semplici solo in apparenza e ci sono varie squadre asiatiche che cercano di scombussolare un po’ gli equilibri, alla fine è quello che facciamo noi al Giro dove tentiamo di entrare in ogni fuga per metterci in mostra. Per noi è una cosa assolutamente normale, mentre per loro è il punto più alto della stagione, è la loro occasione per confrontarsi con il ciclismo che conta e di provare a correre accanto ai grandi campioni.» prosegue Rossato che ci fornisce una chiara lettura della corsa malese dove intanto i suoi ragazzi stanno ottenendo ottimi piazzamenti non solo in top ten ma anche nel podio. Oltre a lui lo staff è composto da 2 meccanici e 3 massaggiatori di cui alcuni direttamente dalla malesia e ormai abituati a lavorare con la squadra. La scelta di avere fedeli persone del posto fa parte delle strategie messe in campo dalla squadra per vivere al meglio e trasferte asiatiche e poter anche interagire con la popolazione.
L’obiettivo della Vf Group Bardiani è di ottenere un ottimo risultato, partendo dalla volata con Enrico Zanoncello, che in tre giorni è riuscito ad ottenere la quinta, quarte e terza posizione, ma anche in classifica generale. Le prossime tappe sono quelle decisive e con la frazione regina di oggi a Fraser’s Hill gli occhi sono tutti puntati su Luca Covili e sulla coppia Edward Cruz e Martin Santiago Herreno. I due atleti colombiani sono l’ennesima intuizione della famiglia Reverberi che ha l’obiettivo di farli crescere e traghettarli nel ciclismo dei grandi. Herreno ha già colto un bel piazzamento nella Milano Rapallo, ma sulla leggendaria salita malesiana ci potrebbe essere l’occasione di mettere a segno il colpaccio. Volendo ritornare alla questione punti, la maggior parte sono concentrati nella classifica finale e quindi centrare la top ten è più che fondamentale. Ma non è l’unico terreno su cui guardarsi le spalle, ci sono infatti la cro race e le gare italiane che promettono grande battaglia.
Se ogni sera i nostri colleghi continuano imperterriti con il pallottoliere per i calcoli al centesimo noi preferiamo vederne il lato più romantico, quello di una formazione che esattamente come noi si è messa in viaggio per vivere un’esperienza unica nel suo genere. Tra i 7 atleti italiani in gara 4 sono proprio del Vf Group Bardiani, il pubblico li applaude, li sostiene ed è pronto a vederli in azione.
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