Il Tour of Norway scompare momentaneamente dal calendario UCI. La gara a tappe scandinava, in programma originariamente tra il 28 e il 31 maggio per gli uomini e tra il 30 maggio e il 1º giugno per le donne, non verrà disputata l’anno prossimo a seguito della decisione del governo di allocare diversamente il budget destinato alle manifestazioni sportive e quindi di far venire meno il necessario sostegno economico alla corsa.
“Per 10 anni, sia il settore privato che quello pubblico, insieme ai club ciclistici di che agivano su base volontaria, hanno collaborato per rendere possibile una gara internazionale che ha portato la Norvegia alla ribalta” ha dichiarato l’amministratore delegato del Tour of Norway Roy Hegreberg.
“È stata anche un'arena fantastica per lo sviluppo di nuovi talenti e molti dei migliori ciclisti norvegesi hanno dimostrato le loro capacità e sono cresciuti grazie al Tour of Norway" ha proseguito Hegreberg sottolineando il ruolo della corsa organizzata da Fjords Cycling che, venendo meno il supporto finanziario da parte del governo, non poteva prendere una decisione diversa in merito all’edizione 2026.
“Rispetto il fatto che la maggioranza parlamentare stabilisca le sue priorità, ma avrei preferito che ci fosse stata una comunicazione preventiva. È stata una grande sorpresa e c'è stata poca disponibilità al dialogo con noi” ha rivelato Hegreberg non nascondendo il disappunto per la cancellazione di una corsa che si augura di ripartire presto trovando le risorse necessarie.
“Alle squadre che continuano a mostrare interesse e tornano ogni anno: vi siamo profondamente grati. Speriamo di rivedervi se riusciremo a riportare la gara nel 2027. A tutti i contributori del settore privato e pubblico che ci hanno sostenuto e che si stavano preparando a sostenere l'edizione 2026: speriamo e crediamo che sarete al nostro fianco mentre lavoriamo per gettare le basi per il 2027. Faremo tutto il possibile per garantire che questa sia solo una battuta d'arresto temporanea e non la fine del Tour of Norway” è stata la chiosa speranzosa degli organizzatori norvegesi.
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