
In molti oggi al Tour de Suisse lo davano per spacciato, ma Romain Gregoire ha dimostrato che, nonostante la giovane età, riesce a prendersi la responsabilità della corsa e ne ha l’assoluto controllo. Sul Passo dello Spluga non era sicuramente uno dei migliori atleti in gruppo, ma è stato protagonista di un inseguimento incredibile e si è riportato sotto i suoi diretti avversari senza mai perdere la calma. Soltanto Almeida è stato imprendibile, la superiorità del portoghese è stata indiscussa, ma fortunatamente il giovane francese può ancora vantare su di lui oltre 2 minuti di vantaggio, una situazione non certo rassicurante, ma che per il momento lo lascia dormire un sonno tranquillo.
«Non ne ho più, ho dato veramente tutto, ma sono felice» ha detto Gregoire subito dopo il traguardo, una dichiarazione netta che non lascia spazio a dubbi, eppure il francese ha sempre mantenuto il sorriso: la missione di giornata era stata completata. «L’obiettivo di oggi era mantenere la maglia gialla e provare a gestirmi durante la salita, sapevo che vincere la tappa sarebbe stato molto difficile, ma volevo fare di tutto per tenere la maglia di leader per almeno un altro giorno. – ha spiegato Gregoire dopo l’arrivo – sul Passo Spluga ho cercato di salire regolare, poi una volta in discesa mi sono lanciato all’inseguimento del primo gruppetto e in quel momento ho cercato di limitare i danni. Il corridore che mi preoccupava maggiormente era Kevin Vauquelin che questa mattina era secondo in classifica generale con soli 25” di ritardo, mi sono concentrato su di lui e infatti quando nel finale è scattato Oscar Onley mi sono disinteressato, avrei speso energie inutili per inseguirlo. Oggi però mi sento di dire un doveroso grazie a Julian Alaphilippe che mi ha dato un grande mano, diciamo che abbiamo fatto una specie di alleanza francese »
Sul traguardo di Piuro Romain Gregoire ha pagato 1’10” nei confronti di Joao Almeida che ha fatto un salto incredibile in termini di classifica generale pur restando ad oltre 2 minuti di ritardo. La battaglia per la generale sembra più aperta che mai e già da domani con l’arrivo a Santa Maria tutto potrebbe essere stravolto da un momento all’altro. Oggi il giovane francese ha dimostrato di saperci fare, ma sarà davvero sufficiente per arrivare in giallo alla tappa finale? «La maglia del tour de Suisse è molto importante, è pur sempre una corsa a tappe della categoria World tour, ma sarà molto difficile. Domani ci sarà una tappa di montagna vera e propria e domenica una cronometro individuale, è la sfida che mi preoccupa di più visto che le corse contro il tempo non sono il mio forte, ma sicuramente proverò a combattere fino alla fine, voglio tenere la maglia il più possibile» ha aggiunto Gregoire che poi sarà impegnato nei campionati francesi in linea e sarà al via del suo secondo Tour de France. Alla Grande Boucle non vuole fare solo bene, ma sogna di vincere una tappa, un obiettivo gigantesco che potrebbe essere più vicino se uscirà dal Tour de Suisse con un’ottima forma.
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