
Egan Bernal è stato uno dei protagonisti della 15a tappa del Giro d'Italia che ha chiuso ieri la seconda settimana di corsa. Il colombiano, supportato da una squadra d'attacco, ha scelto di dare slancio alla corsa partendo da lontano, attaccando già sul Monte Grappa. Lo ha fatto di nuovo sulla seconda salita di giornata, quella di Dori, contribuendo a staccare il gruppo dei favoriti e a distanziare Primoz Roglic, che presto ha manifestato difficoltà.
«Non so davvero cosa gli sia successo - ha commentato Bernal dopo l'arrivo, riferendosi alla sconfitta dello sloveno - L'ultima salita non era ripidissima, ma è il tipo di salita in cui se ti arrendi puoi perdere un sacco di tempo. Ho sofferto anche un po' negli ultimi metri, era davvero difficile tenere il passo di quelli che stavano meglio, ma penso che abbiamo fatto bene a tentare qualcosa. Siamo la INEOS Grenadiers, dobbiamo muoverci, questo è chiaro».
Bernal è ottavo in classifica generale e sa che tutto si deciderà durante l’ultima settimana che comincerà domani. Oggi ci sarà la possibilità di riposare ma anche riflettere sulle strategie che verranno messe in atto sulle tappe finali.
«Ho cercato di dare il massimo sul Monte Grappa e mi sono trovato con Thymen Arensman, anche lui fortissimo, e Richard Carapaz, che se ha le gambe giuste, è il tipo di corridore che ti aiuta. Quindi è stato bello stare con lui, abbiamo collaborato bene. Ma abbiamo avuto l'impressione che anche il gruppo dietro stesse andando molto forte e poi gli altri hanno recuperato».
Bernal è speranzoso e ha ammesso che ogni giorno, lui e la sua Ineos andranno all’attacco e che alla fine tutto questo darà dei risultati.
«Come abbiamo detto più volte, noi non abbiamo nulla da perdere. Quanto meno io non ho nulla da perdere. Da domani ogni giorno ci sarà l'occasione per provare qualcosa, sicuramente noi non lasceremo intentato nulla».