(DIS)AVVENTURE IN VACANZA: MANLIO MORO E IL CONTROLLO A SORPRESA IN UN RESORT KENIANO

NEWS | 06/11/2024 | 14:30
di Giorgia Monguzzi

Immaginate di trovarvi in vacanza a migliaia di chilometri da casa, felici e spensierati, vi state godendo del meritato riposo dopo una stagione pesantissima. Poi, tutto d’un tratto, qualcuno bussa alla porta della vostra camera d’albergo, credete sia il servizio in camera che avete ordinato poco prima, ma quando aprite ecco che arriva la sorpresa delle sorprese: il controllo antidoping.


Ammettiamolo, sembra una storia assurda, quasi da cine panettone, ma a Rachele Barbieri e a Manlio Moro è successo sul serio. Atleta della Dsm Firmenich PostNL lei e del Team Movistar lui, in questi giorni si trovano in Kenya, una vacanza che stanno documentando sui social con immagini bellissime. Ieri mattina però nel resort sull’Oceano in cui alloggiano sono arrivati a sorpresa gli ispettori antidoping per sottoporre al test proprio Manlio.


Questo test antidoping in versione vacanza potrebbe sembrare surreale, ma per gli addetti ai lavori è la conferma, ancora una volta, di quanto gli atleti professionisti siano sottoposti ad un monitoraggio continuo. Si è parlato e si parla tanto del doping nel mondo del ciclismo, con i soliti leoni da tastiera pronti a puntare il dito, ma quanto successo a Rachele e Manlio è la prova schiacciante di come il sistema ora sia ben radicato. Oggi il protocollo prevede che ogni atleta debba obbligatoriamente segnalare con largo anticipo i propri spostamenti, gare o vacanze non fa differenza, proprio perché gli ispettori potrebbero arrivare in ogni momento, anche in un resort in Kenya.

Seppur certamente un incontro non simpatico, la coppia ha provato a prenderla con un sorriso, proprio Rachele l’ha documentato con una storia Instagram in cui vediamo un Manlio non troppo contento pronto a sottoporsi all’esclusivo “test anti doping in vacanza”. Il loro caso si aggiunge a quelli di già molti corridori che si sono trovati a dover affrontare dei controlli antidoping nei posti più disparati, c’è chi addirittura l’ha fatto il giorno di Natale o a Capodanno. Dopo tutto si tratta pur sempre di controlli a sorpresa e come si suol dire non si sa mai dove e quando può capitare…

 

 

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COMMENTI
Basta rileggere
6 novembre 2024 15:33 Greg1981
Basta rileggere l'articolo scritto da un suo collega. https://www.tuttobiciweb.it/article/2024/11/05/1730818689/vysocan-positivo-cera-pierre-baguettem-squadra-sagan

greg
6 novembre 2024 16:43 VERGOGNA
come no.... perchè uno lo beccano positivo in vacanza dopo settimane che non corre.... questo sistema è una pagliacciata e questi controlli sono la dimostrazione!! andassero a farli dove devono i controlli....

I leoni da tastiera, sti cattivoni (ah ah)
6 novembre 2024 17:51 Bullet
Mi è piaciuto il passaggio sui leoni da tastiera nonostante quest'anno di casi ce ne siano già stati però è consentito storcere il naso sul controllo in vacanza...viva la coerenza.

Offerta "all inclusive"
6 novembre 2024 18:50 Rallentiamo
il controllo antidoping era compreso nel costo della vacanza.

Esagerazione
6 novembre 2024 18:54 fransoli
Se non altro per il rapporto costi/benefici.... Come se non ci fossero altre occasioni per fare i controlli, sta a vedere che uno decide di doparsi in vacanza con la fidanzata nel resort Keniano. Secondo me si rasenta la follia. Magari gli ispettori si sono anche fatti qualche giorno di vacanza a sbafo

@ fransoli
6 novembre 2024 20:39 ghisallo34
Sulla vacanza ti posso quasi dare ragione, ma sul resto no. Alla fine il protocollo e' questo, grazie alla nomea che si e' fatto da solo questo sport. La regola c'e', e' stata applicata e va rispettata. Di certo, come dice Vergogna, a buon senso controllerei chi va come una moto.

@ bullet
6 novembre 2024 22:42 Giovanni c
Mi accodo al tuo pensiero, come se il problema fosse il controllo e il controllore. Riguardo poi a Natale e/o Capodanno, sai che problemone !!!
Se poi, per caso, uno casca nella rete, la colpa e' sempre della societa', del sistema e via discorrendo.

Ghisallo34
7 novembre 2024 09:59 Buzz66
Giusto per conoscenza…chi va come una moto è sottoposto al triplo dei controlli rispetto ad un Moro qualsiasi.
Basterebbe conoscere le normative antidoping, non sono difficili da leggere…maglia rosa, gialla o rossa vengono controllate ogni giorno, tanto per dirne una

Bullet
7 novembre 2024 10:01 Buzz66
Tre casi o quattro in una stagione sono fisiologici. Oppure vogliamo pensare che siano tutti onesti improvvisamente? Il doping è parte integrante dello sport professionistico.
Ribadisco sport, non ciclismo…

@buzz66
7 novembre 2024 10:09 ghisallo34
Guarda, ad uno che risponde con il tono da arrogante, non vale nemmeno la pena di rispondere. Tanto per dirne una, come se ci fossero solo maglia gialla, maglia ross e la maglia roja.

X buzz66
7 novembre 2024 10:36 Angliru
Anche Armstrong, per 7 anni lo controllavano sempre dopo ogni tappa. Non credo serva aggiungere altro, vero ? basta leggere le interviste di Lance su come andava la questione, non sono difficili da leggere. Penso ce la puoi fare

@buzz
7 novembre 2024 10:48 Bullet
Stando a quello che si dice in tv e articoli in cui non si può parlare di doping perché dicono che è una cosa ormai superata, in teoria non dovrebbe essercene neanche uno, però proprio perché si dice che il doping non c'è più o per sbugiardare chi dice il contrario nessuno dovrebbe mettere in dubbio anche i controlli in vacanza che ci sono da anni ormai, in più fossi negli atleti starei attento a far notare la cosa anche solo in modo scherzoso perché poi vengono ripresi come in questo articolo e a chi fa le regole queste cose non piacciono troppo anche perché sono i corridori che hanno accettato quei protocolli proprio per tutelarsi.

Wada
7 novembre 2024 11:23 siluro1946
Eppure sarebbe semplice documentare che delle battaglie al "doping" ne beneficiano solo quelli della Wada. Basta vedere famosi dopati fra cui il "famigerato" Armstrong i quali godono di ottima salute, anzi sembrano averne ricavato dei benefici. I ciclisti devono potersi curare come tutti i cittadini a discrezione del proprio medico curante.

@siluro
7 novembre 2024 12:40 Bullet
Se hai commentato partendo dal mio "tutelarsi" era riferito all'immagine dei corridori proprio per non essere associati al doping solo perché ci sono pochi controlli o perché il sistema è facilmente aggirabile cosa che con questi protocolli non dovrebbe essere. Sul termine "cure" per i ciclisti invece penso ci si possa scrivere un libro che inizia dalla notte dei tempi ma nessuno lo ha mai, almeno in pubblico, approfondito a dovere per spiegare anche solo dove sta la necessità o la cattiva fede.

Controlli a sorpresa.
7 novembre 2024 13:05 Alverman
Certo questo lo hanno voluto i ciclisti ,ok.Pensate se questi controlli a sorpresa li facessero a una buona parte dei calciatori quando passano le serate nelle discoteche.La squadra poi per raggiungere gli undici in campo devono far giocare massaggiatore, fisioterapista,medico e oltre il mister anche i magazzinieri.


X angliru
7 novembre 2024 16:22 italia
Hai centrato il problema; bisogna vedere se c'e' la volonta' di sanzionare chi si dopa sia fisicamente o tecnicamente chi ha delle protezioni ......

Non bussano mai alla porta di tennisti e calciatori
7 novembre 2024 19:58 marco1970
Pensare che il doping ci sia soltanto nel ciclismo è falso.Ci sono stati numerosi casi che hanno riguardato diversi sport.Non vedo perchè la tentazione di scorciatoie debba riguardare soltanto i ciclisti.La differenza è che nel ciclismo i controlli si sono intensificati e sono seri.Basta demonizzare il ciclismo. Mi pare che il problema riguardi al momento altri pesci grossi di altri sport per i quali rimane la presunzione di innocenza.

Sig. Ghisallo34
8 novembre 2024 08:29 Elebergo67
Quindi come li spiegherebbe i Tour de France vinti dal mitico Lance?

Doping
8 novembre 2024 12:49 fido113
Discipline che non fanno controlli a sorpresa danno possibilità agli atleti di fare "cure" di anabolizzanti tranquillamente e mettere su massa muscolare che altrimenti solo il duro allenamento permette di fare.

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