IL TERZO MERCKX DI MONTREAL, E QUEL GRAN CORRIDORE DI GIACINTO SANTAMBROGIO

MONDIALI | 28/09/2024 | 13:35
di Alessandro Brambilla

Venticinque agosto 1974, si celebra un evento storico: Eddy Merckx vince il suo terzo Campionato del Mondo su strada. Il grandissimo belga diventa il primo nella storia a trionfare nel medesimo anno al Giro d’Italia, al Tour de Suisse, al Tour de France e al Campionato del Mondo. Sono trascorsi 50 anni e 34 giorni dal quella splendida vittoria ottenuta da Merckx, allora vestito di colori blucamoscio Molteni. Quarto classificato e migliore degli italiani a Montreal è Giacinto Santambrogio, brianzolo di Seregno, all’epoca gregario di Felice Gimondi alla Bianchi Campagnolo.


Grazie al successo di Montreal il Cannibale belga eguaglia Rik Van Steenbergen e Alfredo Binda a quota 3 Mondiali vinti nella massima categoria. Va sottolineato che Eddy il Campionato del Mondo lo vinse pure da dilettante. Il Mondiale 1974 è anche il primo che si svolge fuori dall’Europa: il ciclismo allarga le sue frontiere con una prova difficile. L’ edizione numero 41 della sfida iridata prevede 21 giri: si sale sempre nella parte alta della capitale canadese che i francesi chiamano “Mont Royal” e gli anglossassoni Montreal. Per il secondo anno l’Italia  ha come commissario tecnico Nino Defilippis, ex corridore professionista dal palmares davvero invidiabile. I primi ad attaccare sono Campaner (Francia) e Vianen (Olanda), ripresi al decimo giro. Poi è il momento del francese Bernard Thevenet a mettersi in evidenza. L’azzurro Costantino Conti e il fiammingo Freddy Maertens tentano invano di stare nella scia del francese noto per la sua fedeltà alla maglia Peugeot. Thevenet rimane solitario al comando inseguito da Tino Conti con un minuto di ritardo, più staccato il gruppo. Merckx teme molto “Nanard” Thevenet e organizza l’inseguimento. In scia al belga rimangono  Francesco Moser, Battaglin, Santambrogio, Maertens, Van Springel, Raymond Poulidor, Danguillaume, Martinez, Oliva, Sanchez e Perurena. L’azione di Thevenet si esaurisce all’ultimo giro. Merckx si scatena ancora e gli resistono solo lo strepitoso Santambrogio, Raymond Poulidor e Mariano Martinez. Sull’ultima rampa il Cannibale scatta per l’ennesima volta, Martinez e Santambrogio cedono. Sul rettilineo d’arrivo Merckx e Poulidor si contendono la maglia iridata allo sprint. Non c’è match: il “leone” Merckx vince con 2” su Poulidor, terzo a 37” Martinez e poi varca l’arrivo Santambrogio avvolto dall’applauso di tanti italiani residenti in Canada per motivi di lavoro.


Poulidor in carriera ha vinto belle gare, compresa una Milano-Sanremo, e collezionato tanti piazzamenti. “Pou Pou” come ben sapete è il nonno materno di Mathieu Van Der Poel. Merckx a Montreal percorse 262,5 chilometri a 38,194 km/h di media. Quella di Montreal è la miglior prestazione di Santambrogio in un Campionato del Mondo. «Giacinto Santambrogio è ritenuto gregario ideale per ogni campione. In realtà Giacinto ha una classe che potrebbe consentirgli di fare più spesso l’uomo di punta», scriveva all’epoca mio papà Dante sul settimanale “Ciclismo d’Italia”. Effettivamente in 11 anni di carriera professionistica il brianzolo classe 1945 (nelle categorie giovanili era griffato Salus Seregno e Iag Gazoldo) ha vinto 2 tappe al Giro d’Italia, 2 al Tour de France, e poi Coppa Bernocchi, Tre Valli Varesine, Gran Premio di Camaiore, Gran Premio di Larciano,  Gran Premio Argovia. Nel suo palmares c’è anche una tappa al Giro di Puglia. Sembrerebbero poche vittorie, in realtà hanno grande valore: erano gli anni in cui alle gare partecipavano tutti i più forti campioni  dell'epoca. Ogni corsa era quasi un Mondiale. Oltre a rendere felici i dirigenti della Bianchi Campagnolo, “Cinto” Santambrogio ha rappresentato un investimento redditizio per le squadre Molteni, Salvarani, InoxPran. Dal 2012 Giacinto ci osserva dal paradiso del ciclisti.

L’edizione 1974 dei Mondiali su strada comprendeva pure altre gare. La Svezia di Fagerlund  Johansson, Filipsson e Nilsson vinse la 100 chilometri cronosquadre. Nel Campionato del Mondo su strada dilettanti di 175 chilometri s’impose il polacco Janusz Kowalski davanti al connazionale Ryszard Szurkowski. Il Campionato del Mondo femminile se lo aggiudicò la francese Genevieve Gambillon, seconda Baiba Caune (Unione Sovietica) e terza Keetie Van Osten-Hagen (Olanda). Particolare di rilievo: il Mondiale donne 1974 si svolse sulla distanza di soli 60 chilometri. Adesso i 60 chilometri li percorrono le donne allieve. Quello di oggi a Zurigo è un Campionato del Mondo donne Elite di 154 chilometri. Nel 1974 per le donne esisteva una categoria unica: alle corse la quindicenne debuttante sfidava le espertissime over 30. Con Montreal 1974 termina la gestione Defilippis della Nazionale italiana professionisti, malgrado il successo strepitoso ottenuto con Felice Gimondi l’anno prima in Spagna. Nino Defilippis verrà sostituito a partire dalla stagione 1975 da un ct molto che ha fatto storia e che è nalla storia del ciclismo italiano e mondiale: Alfredo Martini.   

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ancora un lutto nel ciclismo veneto: si è spento all’età di 81 anni, era nato il 4-4-1944, Franco Argentin di Castelfranco Veneto (Tv), meccanico ed ex agonista. Abitava in città ed aveva aperto un negozio di biciclette in Borgo...


Giacomo Serangeli (Team Vangi  - Il Pirata) conquista il primo campionato italiano esport della categoria juniores nel Premio Francesco Cesarini Dream Head, con una finale  che lo ha visto emergere in maniera importante nella seconda parte di gara. Oggi a...


Una serata piena di ricordi e di emozioni quella andata in scena ieri al Noir Club & Restaurant di Lissone con cui Giacomo Nizzolo ha voluto chiudere la sua avventura da atleta professionista. L’ultima gara è stata quella sulle strade di...


Biciclette appena parcheggiate per la fine della stagione ed è già tempo di guardare a quel che sarà. Stamane a Montecarlo è stata presentata la crono inaugurale della Vuelta 2026, in programma il prossimo 22 agosto. I corridori dovranno affrontare...


La UAE Team Emirates–XRG mette a segno un nuovo colpo di mercato e ufficializza l'ingaggio di Benoît Cosnefroy con un contratto biennale. Il trentenne corridore normanno porta con sé una vasta esperienza e un curriculum comprovato nelle classiche di un...


Saranno celebrati lunedì 27 ottobre alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Ramon, in provincia di Treviso, i funerali di Kevin Bonaldo, il venticinquenne ciclista della Padovani spirato ieri dopo un mese di ricovero in ospedale a seguito del malore che...


Mi chiamo Pertusi, facevo il corridore. Si presentava così, semplicemente, modestamente, forse anche un po’ ironicamente, sapendo che il tempo cancella impronte e tracce, soprattutto quelle del ciclocross. Le sue: tre volte campione italiano, due volte secondo, una volta terzo...


Il Ceo della Visma – Lease a Bike Richard Plugge, dopo aver visto a Parigi la presentazione del Tour de France, è apparso particolarmente entusiasta, certo che il percorso della Grande Boucle sia perfetto sia per Vingegaard che per Van...


Ancora lei, per l'ottava volta, per un record straordinario: Elisa Longo Borghini è la regina dell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Alé Cycling riservato alle Donne Élite. La campionessa italiana, portacolori della UAE ADQ, ha imposto anche quest'anno la sua legge andando a superare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024