LA VUELTA 2024. EMILIO MAGNI E STEVE SMITH E QUEI SEGRETI TRA CREME E MAGLIE

VUELTA | 21/08/2024 | 17:40
di Claudio Ghisalberti

SIVIGLIA. Crema a manate, sacchetti di ghiaccio nella schiena, borracce usate come docce portatili. Alla Vuelta fa caldo. Tanto caldo, ma potrebbe essere differente tra Portogallo, Estremadura e Andalusia? Ovviamente no. Fatto sta che i corridori cercano riparo dal sole coprendosi di creme e cercano di abbassare la temperatura corporea con acqua e ghiaccio. Ma è giusto? Lo abbiamo chiesto a Emilio Magni, medico sociale dell’Astana.


Dottore, le creme solari non costituiscono una barriera che limita la sudorazione e di conseguenza la termoregolazione corporea? 


«Può darsi che il velo di crema limiti in parte la sudorazione nelle parti interessate, ma la priorità mettere al riparo la pelle degli atleti che stanno per ora esposti al sole. Sappiamo benissimo che l’eccessiva esposizione alla radiazione solari può danneggiare seriamente la pelle. Non parlo solo di eritemi e scottature, ma di melanomi e tumori. Per quanto riguarda la limitata sudorazione bisogna considerare che la superficie interessata è limitata: una parte delle gambe, delle braccia e il collo. Non influisce in modo significativo». 

E acqua e ghiaccio, le squadre mettono a disposizione quasi un quintale di ghiaccio e 300 borracce ogni tappa, vanno bene?
«La contrazione muscolare avviene per opera degli enzimi che hanno la loro massima efficienza attorno ai 36,5-37 gradi. Valori più alti, o più bassi, alterano la funzione enzimatica e di conseguenza si ha una minore efficienza muscolare. In corsa è auspicabile restare vicino a questa temperatura corporea». 

Restando più o meno in questo campo ci si potrebbe chiedere se anche il colore delle maglie influisce sulla prestazione. Il nero, e ancora di più il verde scuro, 86% il primo e 87% il secondo, assorbono più raggi infrarossi del bianco (63%).
«I corridori, e in genere la gente, sono convinti che sia così, che con il bianco si stia più freschi del nero - spiega Steve Smith, responsabile cycling di Mvc -. In realtà gli studi di termodinamica hanno dimostrato che se è vero che c’è un assorbimento maggiore con i colori scuri c’è anche una maggiore termoradiazione. In pratica, lo stato di equilibrio, tra bianco e nero, è identico. In più, i tessuti ultratecnici usati oggi per l’abbigliamento di ciclismo hanno anche vantaggi nascosti. Anche le maglie nere, per esempio, partono da un filato bianco a cui è applicato uno strato infinitesimo di colore. E il filato, per renderlo davvero bianco, viene trattato con sostanze tra cui il biossido di titanio, sostanza che si trova anche in molte creme solari».   

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


L’anno del messicano nel ciclismo (al secolo Isaac Del Toro) si è trasformato nel mese del ciclismo messicano. E ci spieghiamo. Congiunzione astrale favorevole oppure no, vuoi mettere un campionato nazionale tornato a disputarsi proprio ad Ensenada, città natale del...


La Milano-Mantova racchiude una storia insolita che si lega soprattutto alle gare dei Professionisti ma che coinvolge anche la categoria dei dilettanti. La classica delle due città lombarde si svolse per la prima volta il 20 maggio 1906 con la...


La sinergia tra Santini Cycling e Polartec®, punto di riferimento globale nei tessuti performanti per l’abbigliamento tecnico, continua a ridefinire gli standard di eccellenza nel ciclismo. Una partnership fondata su valori condivisi di innovazione e ricerca, che dà vita a capi capaci...


L'eredita' dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada di Kigali? Il Rwanda, forte del successo d'immagine della rassegna iridata, guarda al 2027, anno in cui una nuova corsa dovrebbe sbarcare nel calendario UCI WorldTour. In un'intervista al quotidiano belga La...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La stagione agonistica su strada è finita e questo è il momento giusto per rivivere alcuni dei momenti più belli che ci ha...


Anche Remco Evenepoel ha deciso di investire nel sociale e, dopo il Mondiale vinto nel 2022, ha deciso di restituire al ciclismo quello che lui aveva ricevuto da questo sport. E’ così che è nata la R.EV Brussels Cycling Academy,...


E’ stata la grande parata dei campioni del futuro, del recente e del passato quella che si è svolta al Castello di Bevilacqua, in provincia di Verona, in occasione dei festeggiamenti e delle premiazioni del Prestigio d’Oro Alè Ride...


Il Team Rime Drali è pronto a ripartire: all’orizzonte c’è la stagione 2026. Archiviata una annata impegnativa e soddisfacente, che ha visto i ragazzi diretti da Gabriele Rampollo brindare a due vittorie e salire altre sette volte sul podio, la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024