TOUR OF THE ALPS 2024. L'ULTIMA E' DI AURELIEN PARET-PEINTRE (2° TIBERI), IL GIRO E' DI JUANPE LOPEZ

PROFESSIONISTI | 19/04/2024 | 15:19
di Federico Guido

Vittoria straniera anche nella quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024, la Levico Terme - Levico Terme di 118 km: a regolare nettamente in volata il gruppetto dei migliori è stato Aurelien Paret-Peintre della Decathlon AG2r la Mondiale che ha superato Antonio Tiberi della Bahrain Victorious e il fratello del vincitore, Valentin Paret-Peintre. Ancora una volta non perfetto il gioco di squadra della Bahrain Victorious con Poels che ha finito per tirare la volata a Paret-Peintre penalizzando in realtà il compagno di squadra Tiberi. Tra i top 10 di giornata anche Filippo Zana (Jayuco AlUla) e Matteo Fabbro (Team Polti Kometa).


La vittoria finale nella corsa dell'Euregio è andata a Juanpe Lopez: lo spagnolo della Lidl Trek ha gestito con autorevolezza la tappa, perfettamente aiutato dalla squadra e in particolare da un ottimo Carlos Verona, rispondendo a tutti gli attacchi che gli sono stati portati. Nella classifica finale Lopez ha preceduto O'Connor e Tiberi.


LA TAPPA – Avvio ad handicap quello da Levico Terme per il gruppo con una caduta nel tratto di trasferimento che mette fuori gioco Baptiste Huyet (TDT). Dato il via ufficiale, la corsa si sviluppa subito su ritmi parecchio elevati con diversi uomini che provano ad andare in fuga. Sullo slancio, dopo aver vinto il traguardo volante di Caldonazzo, Foss allunga con Tsarenko (Corratec), Paige (TDT) e Postlberger (Austria) ma il tentativo viene rintuzzato dal gruppo grazie al lavoro degli uomini della EF. La Ineos però non demorde e immediatamente si lancia di nuovo all’attacco con Swift ma anche in questo caso l’allungo non ottiene fortuna. Col plotone sempre compatto allora, al traguardo volante di Pergine Valsugana la maglia rossa Foss fa il pieno di punti (2°Ganna, 3° Wilksch) prima che la corsa inizi la prima delle due scalate a Palù del Fersina.

Sulle rampe dell’erta mochena si avvantaggiano Thomas, Pellizzari e Carthy (che transita per primo al GPM) ma la Lidl-Trek della maglia verde Lopez fa buona guardia e così, finita la discesa, all’imbocco della seconda ascesa il gruppo si riporta sui tre battistrada. Arriva quindi il momento per i big di uscire allo scoperto e il primo a farlo è Tiberi che, a -6,7km dalla vetta, scatta violentemente e guadagna in fretta un discreto margine. A incaricarsi dell’inseguimento è Carlos Verona della Lidl-Trek che in maniera egregia annulla da solo il gap nei confronti dell’italiano. Ripreso dunque dopo 3 km in avanscoperta, al contrattacco si lancia un altro alfiere della Bahrain, Wout Poels, sulle cui tracce si mette subito la Decathlon di O’Connor.

Il passo dell’olandese però è buono tant’è che al GPM il suo vantaggio nei confronti del gruppo arriva a toccare i 30”, un margine che obbliga ancora una volta Verona a schierarsi davanti a tutti. Il suo contributo, come già accaduto in precedenza, lima il ritardo degli inseguitori nei confronti di Poels che ai -15km viene quindi riagguantato dal gruppo dei migliori. Quest’ultimi procedono dunque tutti assieme ad alta andatura verso gli ultimi chilometri dove l’ultimo “zampellotto” del Valico di Tenna scatena una serie di rilanci e controrilanci (protagonisti Tiberi, O’Connor e Bardet su tutti) che però non sortiscono alcun cambiamento in testa alla gara dato che, dopo lo scollinamento, tutti tornano insieme. Si decide perciò tutto in volata dove lo spunto migliore è quello di Aurelien Paret-Peintre che bruciando Tiberi, il fratello Valentin, Bardet e Poels va a conquistare il quarto successo da pro’, il primo dalla quarta tappa del Giro d’Italia dello scorso anno.

Per Lopez invece, tagliando assieme agli altri nel primo gruppo il traguardo di Levico Terme, arriva (pochi giorni dopo il suo primo successo da pro’) la prima affermazione in carriera in una gara a tappe, una gioia non di poco conto per lo spagnolo che ora si schiererà con grande fiducia al via del Giro d’Italia.

ORDINE D'ARRIVO

1. Paret-Peintre Aurelien (Decathlon AG2R La Mondiale Team) in 02:50:20
2. Tiberi Antonio (Bahrain Victorious)
3. Paret-Peintre Valentin (Decathlon AG2R La Mondiale Team)
4. Bardet Romain (Team dsm-firmenich PostNL)
5. Poels Wout (Bahrain Victorious)
6. Zana Filippo (Team Jayco-AlUla)
7. Rodríguez Óscar (INEOS Grenadiers)
8. Fabbro Matteo (Team Polti Kometa)
9. Lopez Juan Pedro (Lidl-Trek)
10. Storer Michael (Tudor Pro Cycling Team)

CLASSIFICA FINALE

1. Lopez Juan Pedro (Lidl-Trek) in 18:20:43
2. O'Connor Ben (Decathlon AG2R La Mondiale Team) + 38
3. Tiberi Antonio (Bahrain Victorious) + 42
4. Paret-Peintre Valentin (Decathlon AG2R La Mondiale Team) + 44
5. Bardet Romain (Team dsm-firmenich PostNL) + 48
6. Poels Wout (Bahrain Victorious) + 48
7. Storer Michael (Tudor Pro Cycling Team) + 01:40
8. Pellizzari Giulio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) + 01:54
9. Sosa Ivan (Movistar Team) + 02:52
10. Piganzoli Davide (Team Polti Kometa) + 02:58

per rileggere il racconto in diretta dell'intera tappa CLICCA QUI

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COMMENTI
Ancora complimenti
19 aprile 2024 15:49 fransoli
Alla bahrain che con la consueta confusione tattica nelle battute finali, dovuta al fatto che se poels tira per tiberi gli viene l'orticaria, si gioca malamente il terzo finale su 5..... È poi vogliamo parlare dei tentativi velleitari con annesso spreco di forze su quella lunga salita dove era impossibile fare selezione? Almeno la tappa oggi doveva essere portata a casa

corsa di squadra ?
19 aprile 2024 16:15 Max57000
Mentre l’Ag2R corre come una squadra, i Bahrein gareggiano uno contro l’altro

@fransoli
19 aprile 2024 16:45 Frank46
Concordo sulla gestione dei finali di tappa. Davvero terribile.
Però prima degli ultimi km tutto sommato su quella salita era giusto provarci. Se non ci provi non puoi sapere se Lopez può avere un momento di difficoltà, se rimane isolato e c'è un momento di incertezza in gruppo perché nessuno vuole tirare o semplicemente non puoi sapere se c'è qualcuno altro che ha voglia di portar via un piccolo drappello.
Sono in due ed è giusto che attacchi prima uno e poi se viene raggiunto ci deve provare l'altro.
La Decatlon ha corso bene puntando al successo di tappa.
La Bahrein ha corso inizialmente bene cercando di ribaltare la situazione, ma successivamente quando c' era da giocarsi la tappa sono riemersi i soliti problemi.
Come già detto Tiberi per me è più veloce e in quelle situazioni Poels si dovrebbe sacrificare.
Vanderpoel si sacrifica per Philipsen, Van Aert per i vari Roglic, Vingeegard o Kuss e sarebbe strano chiedere a Poels di sacrificarsi per Tiberi?

Bullet
19 aprile 2024 19:12 fransoli
e si hai pienamente ragione, più di qualcuno dovrà mordersi le dita per non aver dato una mano alla INEOS in quella tappa visto poi come Foss è rimbalzato.

@ fransoli
19 aprile 2024 19:31 Cicorececconi
La squadra di Tiberi non brilla certo d'astuzia. Assieme ad Uae e Cofidis, secondo me sono le 3 peggiori del circuito come DS. Ma almeno la Uae si salva con un fuoriclasse come Pogacar. Al netto di cio' , buonTiberi

E' mancato un arrivo in salita
19 aprile 2024 20:31 marco1970
Tour des Alpes,tanti metri di dislivello ma nessun arrivo in salita,quindi poca selezione.Di positivo è che si sono messi in evidenza tgre giovani italiani molto attesi :Tiberi,Pellizzari e Piganzoli.

Lo Spagnolo ha meritato pienamente
19 aprile 2024 21:58 apprendista passista
un bravo anche a Tiberi. Certo, la gestione dei finali della Baherin lascia molto perplessi. Al Giro il livello si alzerà ma il giovane Tiberi lo vedo bene, così come gli altri 2 giovani italiani che sono entrati nella top ten.

Chilometraggi tra il ridicolo e il vergognoso
20 aprile 2024 00:17 pickett
Ma era una corsa di professionisti?

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