I VOTI DI STAGI. VAN DER POEL VOLA PIU VELOCE DEL VENTO E LASCIA A BOCCA APERTA: NOI E I SUOI AVVERSARI

I VOTI DEL DIRETTORE | 07/04/2024 | 17:57
di Pier Augusto Stagi

Mathieu VAN DER POEL. 10 e lode. Va più forte delle moto, che lo scortano, lo ostacolano, gli tolgono il respiro. Usando una iperbole potrei arrivare a dire che andrebbero squalificate le moto, per scia prolungata alle spalle del campione del mondo che nel giorno in cui immettono una “chicane” per rallentare l’ingresso nella Foresta, non solo ci arriva ad oltre 51 di media, ma va più veloce delle moto. È nato per queste corse e poco importa che mancasse qualche pezzo da novanta: lui vale 120 e mette tutti d’accordo. Talento assoluto, di rara potenza e bellezza, composto anche sul pavé più cattivo ed esigente. Ammortizza e controlla, rilancia e assorbe, vibra e vola leggero con una padronanza del mezzo da lasciare a bocca aperta: noi per l’ammirazione, i suoi avversari per lo sforzo. Quasi sessanta chilometri (59,700 per la precisione, il record della fuga più lunga resta a Tchmil) di fuga solitaria, in un’edizione che migliora e aggiorna la media record stabilita un anno fa (46.841) sempre dal fuoriclasse olandese: 47.800. Vento a favore? Sì, ma è Van der Poel che va come il vento, come una moto, come un razzo terra terra per colpire il bersaglio. Cinque gare in stagione, tre vittorie (E3 Saxo Clasic, Fiandre e Roubaix), un secondo e un decimo (Sanremo). Per la contabilità: sesto Monumento in carriera con tre Fiandre, due Roubaix, una Sanremo.


Jasper PHILIPSEN. 9. Il trionfatore della Sanremo si porta a casa il secondo posto consecutivo nella regina delle classiche. Un grande risultato, che va però stretto ad un corridore come questo che nutre grandi ambizioni, ma si trova tra i pedali uno straripante compagno di squadra. Ha tutto per vincere, chiaro che sì, lo si vede ad occhio nudo, ma fin quando c’è un corridore come MVDP in questo stato di grazia, si corre per il secondo posto e Jasper lo sa bene. Molto bene.


Mads PEDERSEN. 8. Il danese è un atleta di livello assoluto, un vero cacciatore di classiche, al quale però manca ancora
qualcosa, soprattutto quando c’è di mezzo MVDP. Un plauso al 21enne ceco Mathias Viacek che lotta come un leone per il suo capitano. Corsa di sostanza e il ragazzo è più che sostanziso.

Nils POLITT. 7. Il 30enne tedesco della Uae Emirates porta a casa un 4° posto di grande contenuto tecnico che lo pone tra i grandissimi di questo inizio di stagione. Lottatore nato, lotta come meglio non potrebbe.

Stefan KÜNG. 6,5. Il 30enne svizzero è tra i grandi protagonisti di giornata. Arriva al velodromo di Roubaix con gli occhi fuori dalle orbite, ma la sua prova è di assoluta sostanza, degna di un grande corridore.

Gianni VERMEERSCH. 7,5. Oggi è fondamentale nel gioco stratosferico degli Alpecin che apparecchiano la tavola a MVDP. Alla fine è 6°, ma la sua prova è da podio pieno.

John DEGENKOLB. 6,5. Il 35enne gladiatore tedesco della DSM Firmenich è sempre lì, a lottare come un ragazzino, insieme a ragazzini. Anche oggi a “paperino John” ne succedono di ogni, ma chiude in ogni caso 11°: di livello, sempre.

Laurence PITHIE. 7,5. Il 21enne neozelandese è chiaramente il nome nuovo di questo pazzesco inizio di stagione. Atleta di assoluto livello, di classe purissima, di intelligenza rara, paga qualcosa nel finale come è giusto che sia, ma che corridore…

Kamil MALECKI. 6. Il 28enne polacco della Q36.5 Pro Cycling fa una corsa sempre di testa e alla fine chiude con un più che onorevole 18° posto.

Thomas PIDCOCK. 4. Non è fortunato, ma oggi sono in tanti a non esserlo, il britannico è in ogni caso regredito molto in questo tipo di corse. Era da tutti considerato un predestinato, ma oggi è difficile prefigurarsi il suo destino.

Tim VAN DIJKE. 5. Il 24enne olandese prova a tenere alta la bandiera gialla dei calabroni, ma da solo non è assolutamente facile.

Yves LAMPAERT. 5. Corridore da classiche, corridore della Soudal Quick Step, che in questo tipo di corse non solo era un classico, ma una sentenza. Ma questo fa parte solo del passato, oggi è tutta un’altra storia.

Andrea PASQUALON. 50. Miglior italiano (50°) a 9’34” è il 36enne veneto del Bahrain che conclude una corsa che merita essere conclusa. È l’unica corsa al mondo per la quale ha un senso arrivare alla fine, concluderla: perché non è da tutti. Edoardo Affini chiude al 71° posto a 11’44”, alle sue spalle Luca Mozzato. Finiscono la corsa in 110.

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COMMENTI
Voti giusti
7 aprile 2024 18:14 Arrivo1991
Sinceramente, pensavo molto meglio da Mozzato, sulla scia dell'entusiamo del Fiandre. Invece nulla. Milan molto sfortunato, ma in questa corsa, si sa che va cosi ? Notizie di Viviani caricato in ambulanza ????

Pagelle
7 aprile 2024 18:42 Anbronte
Veramente 9 lo darei a Vermeesch ha tirato l impossibile e ha chiuso su tutti, Philipsen è arrivato secondo rimanendo sempre a ruota e quando ha provato a fare come VdP e staccare Pedersen e compani è rimasto lì

Van der Poel gigante.
7 aprile 2024 19:50 ghorio
Il corridore olandese ha disastrato di essere di un altro pianeta, In ogni caso i suoi avversari non è che l'abbiamo contrastato. Le corse si svolgono con tatticismo esasperati con i favoriti che partono e nessuno lotta per riprenderlo, E' troppo forte il favorito? Ma allora bisogna ritornare alle fughe . Poi a leggere i nomi dei partecipanti , a volte ci sono dubbi sulle scelte fatte dalle squadre. Per noi italiani, a parte la caduta di Viviani e Milan, se il migliore si piazza al 50 esimo posto non ci siamo davvero.

Philipsen
7 aprile 2024 19:52 Bicio2702
è solo un succhiaruote e oggi non ha fatto niente. Non merita nessun voto di rilevanza utile.

Mads Pedersen voto 4
7 aprile 2024 19:55 comodi70
Spreme Vacek per rintuzzare la fuga di Politt Kung e VERMEERSCH. Quando poteva aspettare le mosse di VdP e PHILIPSEN favoriti della corsa. Praticamente ha fatto il gregario della Alpencin. Se la fuga prendeva il largo i due capitani dovevano per forza attaccare perché Kung era il più veloce dei tre e li si sarebbero scoperti. Mads Pedersen avrebbe ancora potuto contare su Vacek che era rimasto tranquillo.

Voti troppo bassi
7 aprile 2024 20:24 alerossi
A pidcock (che non doveva neanche farla e arrivava dalla caduta ai baschi) e ai fratelli van dijke (chi sapeva che potevano lottare in quel gruppetto). E vermeersch meriterebbe più del suo capitano, 10 e lode anche a lui.

comodi70
7 aprile 2024 21:37 De Vlaemink69
Completamente d'accordo con te. Ok che è il più forte,ma Pedersen come al Fiandre si è eliminato da solo, l'hanno portato ai 60km dalla fine sempre a ruota e lì,come al solito, è iniziato il suo show....

VdP stratosferico ma...
7 aprile 2024 22:02 apprendista passista
Certo, è di un altro pianeta per forza, classe, abilità di guida. Ma dietro, altri corridori tostissimi. Possibile che ai meno 60 parte e aumenta a dismisura il vantaggio? Nessun inseguimento convinto...e Pedersen, gran corridore ma tatticamente fa movimenti quantomeno...strani.

Pedersen
8 aprile 2024 00:31 ivangms
Corridore più furbo che bravo.

Philipsen succhiaruote?
8 aprile 2024 09:34 Montagnin
Per fare il lavoro che ha fatto lui ci va altro che una gran gamba... altro che succhiaruote... complimenti per l'egregio lavoro, era uno scatto continuo per chiudere su tutti e coprire VDP!! E per arrivare lì... chapeau per saper "succhiare le ruote" alla roubaix che sei sempre e Comunque all'aria !!

Basito
8 aprile 2024 12:23 GianEnri
Nel leggere commenti tipo Pedersen più furbo che bravo e Philipsen succhia ruote.

Ghorio
8 aprile 2024 12:28 Frank46
Kasper Asgren ha tentato la fuga da molto lontano ma non è mai andata a più di 1 minuto. Come si fa ad anticipare se Vanderpoel va in fuga solitaria già a 60 km dall' arrivo e se il gruppo esplode già a 150km dall' arrivo.
Poi non capisco dove stanno i tatticismi.
Quando Vanderpoel parte e fa subito il vuoto non è che dietro decidono di lottare per il secondo posto perché non vanno a tutta, dietro sono semplicemente costretti a lottare per il secondo posto perché pur andando a tutta vanno la metà di Vanderpoel.
Se poi ci metti che non riescono a dare continuità d'azione perché ci sono due compagni di squadra di Vanderpoel che vanno forte almeno quanto i migliori inseguitori e si incollano alle ruote di chiunque tenti una reazione veemente potendosi oltretutto permettere di risparmiare energie non tirando ecco che il quadretto è completo.
Se qualche big fa il matto fa la fine di Pedersen al Fiandre.
Ma anche se Vanderpoel corresse senza squadra al massimo potrebbe cambiare il distacco finale. Invece di 3 minuti ne beccano 2.

L' unico problema è che per vari motivi in questa stagione non si riescono mai a vedere due fuoriclasse presenti nella stessa gara.
Alcuni si lamentano della Sanremo ma li almeno ne erano presenti due ed inoltre il percorso non molto selettivo mitiga le differenze anche con gli altri campioni di fascia più bassa e dona incertezza alla gara che può essere risolta in molti modi diversi e con tanti corridori diversi.

Pidcock 4???
8 aprile 2024 12:36 asdfa10
Come sempre Tom Pidcock viene bistrattato da tutti. Partecipa perché mezza squadra è indisponibile, non correva dalla Sanremo, caduto prima dell'inizio dei Paesi Baschi ed era il corridore più leggero. Chi l'ha detto che queste fossero le sue corse? Fosse stato italiano il 7 sarebbe stato automatico

Concordo con frank
8 aprile 2024 13:11 fransoli
Nelle classiche del nord quest'anno è purtroppo mancato il grande dualismo, con la visma ridotta ai minimi termini..... La sanremo degli timo dua anni, il fiandre è il mondiale dello scorso anno sono state assai più interessanti degli ultimi fiandre e roubaix, fermo restando che mvdp è un super campionissimo

Pidcock
8 aprile 2024 18:02 Buzz66
Il 4 non esiste proprio, però…non dimentichiamo che la Roubaix l’ha vinta da under 23, quindi a prescindere dal peso è una corsa nelle sue corde. Vedremo in futuro

Wonderpoel
8 aprile 2024 23:28 maurop
Lo chiamerei così, negli ultimi decenni non ricordo un corridore tanto travolgente nelle grandi classiche.

comodi70
9 aprile 2024 00:31 Thelonious
Hai visto l'ordine d'arrivo? Politt 4°, Kung 5° e Vermeesch 6°. Se Pedersen non faceva lavorare la squadra i 3 sarebbero arrivati e Vermeesch, dopo 90 km a ruota, avrebbe vinto la volata con facilità irrisoria. Gli Alpecin finchè Vermeesch era in fuga mai e poi mai sarebbero intervenuti, a meno che non si fosse staccato, e visto come ha fatto il finale dopo essere corso dietro anche alle mosche, dubito che questo sarebbe accaduto. Pedersen avrebbe fatto perdere Van der Poel e lui avrebbe perso il podio: chissà come sarebbe stata contenta la squadra!

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