PRUDHOMME. «FACCIAMO QUALCOSA PER LA SICUREZZA, SI' AI CARTELLINI GIALLI E ROSSI»

INTERVISTA | 06/04/2024 | 18:07
di Francesca Monzone

Il numero uno del Tour de France Christian Prudhomme pensa che i giovani corridori siano troppo indisciplinati e chiede l'introduzione di un sistema per richiamarli al corretto comportamento, utilizzando cartellini gialli e rossi come nel calcio. «I giovani corridori non hanno l'esperienza nel gruppo per rispettare le regole». Queste sono alcune parole sottolineate nelle dichiarazioni che  Prudhomme ha rilasciato a Compiègne, sede della partenza della Parigi-Roubaix. Proprio come Oliver Naesen, anche Christian Prudhomme è a favore di un sistema con cartellini gialli e rossi ed è pronto a metterli in atto.


Venerdì Oliver Naesen, corridore della Decathlon AG2R La Mondiale ha invitato l'Unione ciclistica internazionale a introdurre un sistema con cartellini gialli e rossi, punendo tutti quei corridori che oltrepassano i limiti della sicurezza e del rispetto. Il direttore del Tour, Christian Prudhomme,  pensa che il problema non sia solo la velocità, ma che si dovrebbe lavorare anche sull'abbigliamento dei ciclisti. «Se guardi le immagini dopo le cadute di Wout van Aert, Jonas Vingegaard e Steff Cras, vedi la loro schiena completamente scoperta. La maglia semplicemente non è in grado di proteggere il corpo di un ciclista. Molte cose nel ciclismo si sono già evolute in modo positivo, ma altre devono essere ancora migliorate».


Il dirigente francese è chiaro riguardo al sistema con cartellini gialli e rossi. «Ci abbiamo già pensato molto attentamente e abbiamo il dovere di continuare a pensare a come proteggere meglio i nostri corridori. In generale la velocità  è troppo elevata. I nuovi talenti, appena entrati nel ciclismo professionistico, sono sempre più giovani, ma mancano loro gli anni di esperienza fatta nel gruppo e l'abitudine a rispettare le regole. Il sistema dei cartellini gialli e rossi potrebbe essere già pronto e il mondo del ciclismo dovrebbe pensare di accettarlo. E’ chiaro a tutti che quella pesante caduta ai Paesi Baschi, non farà altro che accelerare l’introduzione di un sistema che dovrà stabilire regole sulla sicurezza in gruppo».

Le cadute nel ciclismo ci sono e ci saranno sempre, ma ultimamente si sta assistendo ad un aumento incontrollato dei danni riportati dai corridori. Le statistiche non mentono ed è evidente come i corridori, per tutta una serie di motivi che devono essere valutati attentamente, vanno sempre più in contro a danni importanti, come commozioni cerebrali e fratture in più parti del correndo. Prudhomme, non è un uomo che tira il sasso e poi nasconde la mano e quando lancia un allarme, è perché è già pronto a intervenire con delle soluzioni.

Copyright © TBW
COMMENTI
A saperlo!
6 aprile 2024 19:14 Miguelon
Che bastavano i cartellini per non cadere. Come quel tipo della barzelletta che non sapeva leggere e voleva gli occhiali per leggere.

Chi decide e su che basi
6 aprile 2024 22:17 lupin3
Sembra piuttosto inapplicabile nella pratica

No comment
6 aprile 2024 22:26 Ale1960
Un articolo che non andava neanche pubblicato. Dichiarazione farneticante

Giovani
7 aprile 2024 08:32 Luigi Rossignoli
Mio modesto parere, il problema non sono i giovani e che oramai tutte le squadre al completo vogliono stare davanti e si va forte e non molla nessuno,ma non vedete che ogni curva sembra l’arrivo …….
Luigi

La colpa allora di chi é: UCI o AXO (che é la stessa cosa).
7 aprile 2024 12:38 angelofrancini
Affermazione detta da chi da decenni è determinante nelle scelte tecnico/politiche in ambito UCI mi pare una “grande stronzata”.
Il problema non si risolve con l’adozione dei cartellini gialli o rossi per sanzionare i comportamenti dei corridori in corsa (tipo F1) che, come mi pare di leggere nelle dichiarazioni riportate nell’articolo, sono mosse ingiustamente più che altro ai “giovani” prof.
Il vero problema consiste nel fatto che questi ragazzi arrivano troppo presto e impreparati a questo “ciclismo esasperato”.
La colpa è da ricercare nella scellerata scelta, adottata decenni fa, con cui si è creata la licenza unica. Cosa che ha portato alla morte del ciclismo dilettantistico: che era la grande dinamo (che tutto faceva girare) dell’intero movimento ciclistico mondiale. Oggi tutto il calendario mondiale (olimpiadi, mondiali e campionati continentali, le manifestazioni WT) sono riservate ai soli atleti appartenenti alle 35 squadre <WT e Professional>.
A tutti gli altri atleti cosa rimane: correre nelle Continental utili solo a garantire a tutte le gare del calendario mondiale (non incluse nel WT) i “numeri” per una certa partecipazione di lavoratori in “nero” (non per colpa loro o delle loro società), oppure correre fra gli amatori.
Forse si stava meglio quando si stava peggio.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia che il corridore portoghese António Carvalho Ferreira è stato provvisoriamente sospeso in conformità con le regole antidoping dell'UCI, a causa di anomalie inspiegabili nel suo passaporto biologico dell'atleta nel 2018, 2023 e 2024. Carvalho ha...


Dal fango delle prime tappe fino al sole del traguardo finale, Maurizio e Carlotta Fondriest insieme al fidanzato di quest’ultima, Giovanni Stefania, hanno portato a termine la Nedbank Gravel Burn 2025, una delle gare gravel più dure e affascinanti del...


Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, Alé Cycling ha annunciato un resyling organizzativo del suo distributore americano FZ Import & Distribution Corp con Alessia Piccolo che assume la carica di CEO e Peter Kukula quello di direttore Generale. Ecco il comunicato...


Con il Mondiale su pista in Cile di Mattia Predomo - che lo ha visto migliorare il record italiano nello Sprint a squadre insieme ai compagni di Nazionale - si è ufficialmente conclusa la stagione 2025 della Campana Imballaggi Geo&Tex...


Tim Wellens è uno dei corridori più esperti del gruppo e la sua UAE Emirates anche quest’anno è stata la squadra con il maggior numero di vittorie. A 34 anni, Wellens prova ancora la stessa emozione nell'appuntare un numero di...


Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia brevettata...


La stagione del ciclocross vivrà uno dei suoi momenti più attesi nel fine settimana dell’8 e 9 novembre, quando Middelkerke, storica località belga affacciata sul Mare del Nord, ospiterà i Campionati Europei di Ciclocross UEC 2025. Due giornate di puro...


In vista della quinta edizione di BEKING, l’associazione avvia un nuovo ciclo di attività educative dedicate ai più giovani. A partire dal 10 novembre, alcuni tra i più celebri ciclisti professionisti incontreranno gli alunni delle scuole del Principato per parlare...


E’ un’oasi. E’ un presidio. E’ un campo neutro, un rifugio antistress e antitraffico, un principato della lentezza e della sostenibilità. E’ un centro immobile della mobilità. Ed è anche un centro – ma sì, non è una parolaccia -...


Ottimi risultati nella due giorni di gare per l’Ale Colnago Team impegnato in Toscana ed Emilia Romagna. Sabato 1 novembre al Mugello Circuit di Scarperia nella 5a edizione del Trofeo Città di Firenze, gara internazionale di ciclocross, il team modenese...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024