BRIAN PETERSEN, DA IVANO FANINI A... JONAS VINGEGAARD

INTERVISTA | 06/08/2023 | 08:05
di Valter Nieri

Erano anni in cui l'Italia era al centro del mondo ciclistico... Brian Petersen, attuale diesse del Team UCI Continetal Coloquick ed allenatore personale di Jonas Vingegaard dal 2016 al 2019, nel suo unico biennio da professionista corse con Amore e Vita nel 90-91 imparò davvero molto.


«Ho corso per Amore e Vita nel biennio più bello della mia breve carriera sportiva. Sono orgoglioso di essere stato a contatto con Ivano Fanini e con il diesse Giorgio Vannucci (indimenticabile scopritore e storico diesse di Francesco Moser, ndr) che divideva l'incarico con Giuseppe Lanzoni, due maestri di ciclismo. Vado fiero di aver contribuito sia pure in minima parte a fare la storia di questa gloriosa società ciclistica che ha lanciato i più grandi campioni danesi negli anni Ottanta e Novanta».


Sono belle parole queste...

«Un biennio per me che ha rappresentato tutto a livello sportivo. Me lo ricorderò sempre perché gli insegnamenti raccolti mi sono serviti come educazione, crescita e aggregazione sociale. Come atleta ho imparato anche a gestire l'alimentazione prima, dopo e durante le uscite e l'integrazione alimentare è fondamentale per affrontare centinaia di chilometri».

Con quali atleti legava di più in quegli anni?

«Sicuramente con l'argentino Daniel Efrair Castro, rivale di Marco Pantani da dilettante, e con l'australiano Eddie Salas. Fanini ci faceva alloggiare all'Hotel Antico Masetto di Lamporecchio: la squadra era una multinazionale. In Danimarca il ciclismo professionistico è nato grazie a Fanini. Fra i primi nostri campioni a sfondare nella squadra lucchese fu Jesper Worre, poi uscirono i vari Jorgen Marcussen, Rolf Sorensen, Alex Pedersen e tanti altri. Anche a livello organizzativo nacquero le prime gare nel nostro paese ed il primo campionato nazionale in linea si svolse nel 1986 e fu vinto da un ciclista tesserato con Fanini: Rolf Sorensen. Fanini vinceva spesso i campionati danesi come nell'88 con Soren Lilholt e nel 97 con Nicolaj Bo Larsen. Arrivai a correre in Italia quando avevo quasi 27 anni. Fanini mi dette l'opportunità di coronare il mio sogno di passare prof. nel 1990, dopo aver vinto il campionato nazionale danese su strada da dilettante. Mi dispiace aver interrotto precocemente la mia carriera».

Perché?

«Nel 1992 morì mio padre Mons. Per me fu un dispiacere enorme, lui erala mia guida ed un esempio di forza, coraggio e gentilezza nella mia vita. Tornai a Copenaghen e ricominciai a studiare laureandomi in ingegneria».

GLI INSEGNAMENTI A JONAS VINGEGAARD

L'oggi sessantenne Brian Petersen dirige una squadra molto forte, ma è conosciuto soprattutto per essere stato allenatore personale e desse del vincitore degli ultimi 2 Tour: Jonas Vingegaard.

«Il richiamo del ciclismo fu per me molto forte e nel 2010 intrapresi la carriera di allenatore, portando al successo diversi danesi. Uno di questi era Vingegaard. Un ragazzo piuttosto introverso e riservato e tutt'ora, pur essendo popolare in tutto il mondo, mantiene queste caratteristiche. Uno che si concentra su pensieri, stati d'animo interni e sentimenti ma di una tenacia unica quando è in corsa. Nei tre anni in cui sono stato il suo coach personale gli ho insegnato tutto sulla “scuola di ciclismo italiana” quella che Fanini e Vannucci avevano insegnato a me. Credo proprio che i risultati si stiano vedendo.

Che tabelle di allenamento eseguiva?

"«aceva tre uscite di mattina in bici da crono ed una di pomeriggio tutti i giorni con bici da strada. Di prospettiva era considerato un grande cronoman».

Quando si accorse che poteva diventare anche un grande scalatore?

«Christian Andersen (oggi nella Uno X, ndr) ed io notammo in alcuni test la sua potenzialità in salita nei ritiri in Spagna. Scalava con disinvoltura il Coll de Rates de Parcent, una salita nella regione Valencia di oltre 9 km. con pendenze medie del 9%. Un brevilineo che faceva la differenza sulle salite più ripide aiutato in agilità anche dal suo fisico leggero e predisposto. Con la Jumbo - Visma la sua esplosione fino a vincere tre tappe al Tour e due classifiche finali in due anni».

Negli ultimi anni ha mantenuto contatti con Vingegaard?

«Ci telefoniamo e conserviamo una stima reciproca sia con lui che con la sua famiglia».

Quanto ha influito nello sviluppo del ciclismo danese Ivano Fanini?

«Tantissimo. Lui è conosciuto e stimato in tutta la Danimarca. Gli appassionati di ciclismo ricordano i tanti campioni danesi che hanno corso con le sue squadre. Anche lo stesso Vingegaard considera Fanini e lo stima per aver dato un impulso notevole ad un ciclismo che a livello di risultati è arrivato oggi ad essere uno fra i più importanti e vittoriosi nel mondo. Ripeto: non dimenticherò mai che grazie a lui ho potuto partecipare al Giro d'Italia ed alla Tirreno-Adriatico: il massimo al cui potevo aspirare».

IL DICIANNOVENNE TOBIAS SVARRE SUA ULTIMA SCOPERTA

La prossima settimana anche la ColoQuick sarà alla partenza del Tour di Danimarca, inserito nell'Uci Europe Tour classe 2 HC, la cui prima edizione fu vinta nel 1985 da Moreno Argentin. Gli altri italiani ad imporsi nella classifica finale furono Fabrizio Guidi nel 96 e Ivano Basso nel 2005. Fra i recenti vincitori di grande livello internazionale ci sono Remco Evenepoel nel 2021 e Mads Pedersen, giovanissimo vincitore nel 2017.

«Sono fiducioso di disputare con la mia squadra un ottimo Tour. Colgo anche l'occasione per segnalarvi un nome che farà parlare di sé nei prossimi anni: Tobias Svarre. Ha 19 anni, è un atleta completo e tagliato per puntare a vincere qualsiasi gara, dotato geneticamente, ha anche una grande preparazione mentale».

Un altro danese quindi che ci prepariamo a seguire, un altro talento di una piccola nazione come la Danimarca che ha lavorato bene sui giovani nelle loro tappe di sviluppo, un altro danese che si prepara a seguire la strada costruita dai corridori di Ivano Fanini...

da La Gazzetta di Lucca

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gioele Bertolini fa 10! Decimo titolo italiano nel Ciclocross per il corridore valtellinese della Fas Airport Services Guerciotti Premac (oggi in gara per il Centro Sportivo Esercito) che trionfa nella gara degli Elite. Bertolini, al quinto tricolore in questa categoria,...


La maglia della torinese Carlotta Borello del Team Cingolani Specialized si colora di bianco rosso e verde. La 23enne di Trana ha conquistato il titolo italiano di Ciclocross per donne elite che si è disputato a Faè di Oderzo nel...


Il friulano Stefano Viezzi torna sul podio tricolore dopo il successo dello scorso anno con gli juniores a Cremona. L'ex iridato della Alpecin Deceuninck ha conquistato il suo primo titolo con gli under 23 dopo un bellissimo confronto con il...


È festa grande per la Jayco Alula al campionato nazionale australiano èlite disputato oggi a Perth sulla distanza complessiva di 177 Km. Luke Durbridge conquista il titolo dopo una lunghissima fuga anticipando il compagno di squadra (e campione uscente) Luke...


Per 47 volte è stato lui il signor Giro d’Italia. Le prime tre volte lo diresse con Armando Cougnet, caporedattore della Gazzetta dello Sport, settore Ciclismo, che il giorno dell’assunzione andò da casa al giornale in bicicletta, il bello è...


Valentina Corvi conquista per il secondo anno il titolo italiano di Ciclocross donne under 23. La valtellinese di Tirano, classe 2005 della Canyon CLLCTV Xco, alla sua prima gara stagionale ha dominato sul circuito di Faè di Oderzo (Tv) dando...


Per il sesto anno consecutivo Elisa Ferri è Campionessa d'Italia di Ciclocross. La toscana della Fas Airport Services Guerciotti Premac si riconferma tricolore delle donne juniores bissando il successo dello scorso anno a Cremona. Dopo una partenza in sordina, la...


Patrik Pezzo Rosola (Zanolini Q36.5 SudTirol) è il nuovo Campione Italiano di Ciclocross della categoria juniores. Il figlio della due volte olimpionica di mtb Paola Pezzo e dell'ex professionista bresciano Paolo Rosola, è stata la grande sorpresa della sfida tricolore...


I Campionati del Mondo di ciclismo si correranno in Ruanda dal 21 al 28 settembre e uno dei temi più discussi riguarda la profilassi vaccinale e i protocolli contro la malaria.Per andare nel cuore dell’Africa sono richiesti i vaccini contro...


Che la sicurezza in corsa sia uno degli argomenti più scottanti del momento non si discute, ma nemmeno si può tacere che certi provvedimenti facciano sorridere, per non dire di peggio.Alzi la mano chi ricorda un incidente in volata causato...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024