L'ORA DEL PASTO. C'E' BARTALI AL GIRO, PER SEMPRE

STORIA | 27/05/2023 | 08:10
di Marco Pastonesi

C’è anche Gino Bartali al Giro d’Italia del 2023. La tappa, fredda e fradicia, da Scandiano a Viareggio, era dedicata alla sua memoria. Chissà se al vincitore, il danese Magnus Cort Nielsen, qualcuno abbia pensato di regalare un libro, una cartolina, un santino di Ginettaccio. Chissà se Nielsen conosceva già almeno una pagina della vita di Bartali, una delle sue imprese, su una salita o in un pensiero. Probabile che Bartali gli avrebbe gracchiato un complimento, o un rimprovero, o un comandamento, probabilmente scambiato per un incomprensibile borbottio del cielo.


Ma Bartali c’è sempre, comunque e dovunque. Anche in questa eternità, in questa onnipresenza, il suo destino sembra essere identico a quello di Coppi. Inseparabili durante e dopo, anche perché intenti a inseguirsi. E poi irraggiungibili. E Bartali, eroe a pedali sia in tempo di pace mentre faceva la guerra a Coppi, sia in tempo di guerra mentre regalava la pace ai perseguitati, rimane più come punto di riferimento che di arrivo, più come esempio che come paragone, più come stella cometa che come fuoco di artificio.


Anche in questi giorni, fra memorie e confidenze, Bartali è riemerso dai tornanti del Giro. Nel ricordo di Sante Ranucci che, a tavola con Bartali, affrontò la prima fiorentina della sua vita, alta così, grande così, mai vista prima, un portento. Nel racconto di Philip Brunel che, in sala stampa con Bartali, lo ammirava mentre si sedeva dietro a un banco, anche quello minuscolo di una scuola elementare, estraeva un quaderno e a penna scriveva il suo commento alla tappa per “La Gazzetta dello Sport”. Nella narrazione di Claudio Gregori che, in auto con Bartali, ed era Bartali a guidare, ascoltava i racconti di Giri e Tour, classiche italiane e straniere, circuiti e kermesse, perfino i racconti di certi viaggi proibiti, con i documenti nascosti nei tubi della bici, ma vigeva l’obbligo del silenzio, guai a te!, Greg mantenne la parola e archiviò nel silenzio. Nella confidenza di Antonio Bonini che, alla Vuelta in una specie di nazionale italiana di serie B diretta da Alfredo Martini, ne ascoltava i racconti proprio su

Bartali silenzioso messaggero di pace. Nell’opera di Miguel Soro, artista spagnolo, che ha ritratto – ma sembra quasi che lo abbia scolpito - Bartali, in una mostra nella Villa Franceschi di Riccione. E nella canzone di Paolo Conte che, in questi giorni di concerti, continua a descrivere il naso triste e gli occhi allegri di Bartali, fra zazzarazzà e zazzarazzà.

Moltiplicatosi in musei e librerie, Gino Bartali ha un suo spazio ecclesiastico ancora poco conosciuto. A Siena, nella chiesa di Santa Petronilla, sono esposte tre delle sue maglie – gialle del Tour 1938 e del Tour 1948, tricolore del campionato italiano 1952 -, donate e benedette, restaurate dopo mille ore di lavoro, allo stesso tempo opere d’arte ed ex voto. L’ingresso è libero. Sempre. Anche dopo la fine del Giro.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Oggi alle 18.50 su Raisport torna Radiocorsa. Della Vuelta vinta da Jonas Vingegaard ne parleremo con Antonio Tiberi, sfortunato protagonista della corsa spagnola, ma anche con Paolo Rosola, ex DS Gazprom Rusvelo, per commentare le proteste pro-Pal che hanno ‘amputato’...


La Lega del Ciclismo Professionistico, guidata dal Presidente Roberto Pella, presenta un progetto di rilancio e potenziamento del servizio di Radio Informazioni, elemento strategico e imprescindibile per la comunicazione, la sicurezza e lo spettacolo delle gare. Un’attività non lucrativa, attualmente in perdita economica, ma sostenuta interamente dalla Lega Ciclismo. Il...


Il Team Jayco AlUla ha ingaggiato l'esperto belga Amaury Capiot con un contratto biennale e continua così la sua campagna di rafforzamento per le Classiche. Il 32enne Capiot ha oltre 10 anni di esperienza nel gruppo professionistico: dotato di una...


Mapei, leader mondiale nella produzione di prodotti chimici per l’edilizia, conferma il suo impegno storico nel mondo del ciclismo come Main Partner dei Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada UCI 2025, che si terranno per la prima volta in Africa,...


Il corridore e il preparatore, l'atleta e lo studioso, un ragazzo totalmente dedito al ciclismo in tutte le sue componenti: c'è Luca Vergallito "al completo" nel quarto d'ora di conversazione con Carlo Malvestio, inviato per noi in Canada, che potete...


Appuntamento con la storia: il campionato del mondo di ciclismo sbarca in Africa e quella di Kigali 2025 (dal 21 al 28 settembre) è una “prima assoluta” per il Continente, non a caso proposta nella Paese delle Cento Colline, che...


Ieri pomeriggio alla presentazione della Nazionale Italiana per il mondiale di ciclismo di Kigali abbiamo avuto l'occasione di scambiare qualche battuta con Marco Frigo, unico azzurro in forza al Team Israel PremierTech, al centro del ciclone per il genocidio in...


NABICO, azienda veneta produttrice di nastri manubrio 100% Made in Italy e personalizzabili, presenta il nuovo nastro Bio Galibier,  un prodotto sostenibile realizzato con oltre il 35% di componenti bio-based certificati ISO 17025 ma soprattuto un prodotto che si allinea agli altri della gamma NABICO...


Dopo l'eccelente Tour de France e la vittoria alla Liegi Bastogne Liegi di Kim Le Court, le Ile Maurice è di nuovo al centro dell'attenzione con il giovane Tristan Hardy. Classe 2008, il giovane mauriziano difenderà la sua bandiera, che ricorda...


E’ stata ancora una volta la splendida Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni, cuore istituzionale di Legnano, ad accogliere la conferenza stampa di presentazione della 106° Coppa Bernocchi – 49° GP Banco BPM, sulle suggestive immagini del video della scorsa...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024