GATTI&MISFATTI. SIETE EROI, PER FAVORE NIENTE STUPIDI SCIOPERI

GATTI&MISFATTI | 18/05/2023 | 18:17
di Cristiano Gatti

È cambiata radicalmente la narrazione, ribaltato lo story-telling, direbbero quelli alla Genovesi: un Giro cominciato come show personale di Evenepoel, un uomo solo al comando e vediamo chi riesce a creargli qualche fastidio, di ora in ora è passato a tutt'altro tema, una cosa del tipo “vince l'ultimo che resta in piedi”. La gara di resistenza diventa anche gara a eliminazione, si comincia a coltivare la sensazione che esista una speranza per tutti. Per tutti quelli che riescono a portare la carcassa fino ai Fori Imperiali dell'ultima tappa romana.


Grazie al Covid, grazie alla pioggia, grazie alle cadute: così cambia il Giro. Ovviamente è un grazie carico di rancori, perchè le maledizioni di questa edizione si stanno rivelando di una forza inaudita e diabolicamente carogna: certo che cadute e bronchiti hanno sempre flagellato il gruppo, fanno parte del gioco, ma mai in modo così metodico e massiccio. E' sterminio di massa.


Impossibile dire chi alla fine vincerà, naturale dire Roglic o Thomas, ma ogni pronostico è davvero proibito in queste situazioni da roulette russa. Ogni mattina c'è l'incubo del bollettino Covid, ogni giorno viene giù acqua dagli idranti celesti (presa per il: sole nel giorno di riposo), ogni giorno si contano i caduti (verso Rivoli, il buon Haig finisce schiantato contro un guard-rail manco fosse una Minardi in testacoda).

Bisogna però ammettere che di tappa in tappa ci stiamo sempre più riconciliando con questo nostro sport inimitabile, così cattivo e così sadico, così faticoso e così pericoloso, eppure così divertente e spettacolare. Più sono flagellati, più torniamo ad amare questi ragazzi della bicicletta, meglio, diciamo che non c'è come vederli così perseguitati da virus, pioggia, cadute per capire quanto ancora conservino – in questa smidollata società del benessere e del padel – le ultime tracce del supereroe.

Eroe: una parola troppo grossa? E' schifosa retorica dei tempi seppiati? Stavolta no, stavolta non è eccessiva, questa parola. Penso a Geoghegan con la sua anca in frantumi, penso a Covi tumefatto che non si dà pace per aver buttato fuori Geo, penso a Rodriguez finito contro un palo e poi contro lo spigolo di un cascinale scendendo verso Camaiore. Solo per restare agli ultimi martiri. Penso a questi ragazzi e ai loro mesi di preparazione, di sacrifici, di sogni, perchè davvero il Giro per tanti di loro è l'occasione della vita, è il Festival di Sanremo se fossero cantanti cresciuti nei locali e nei piano-bar. Penso a quelli che non hanno il Covid, ma con tutta questa acqua vanno in giro con la bronchite tossendo e scatarrando, a quelli che nelle ultime tappe devono correre nei cespugli per liberarsi dei virus intestinali (Groves ritirato per questo), penso a quelli che dopo il crash continuano maciullati e tumefatti come Silvestro finito tra le unghie del cane Ettore, penso a questa giovane umanità che potrebbe scegliersi un mestiere più comodo eppure tutte le mattine si ripresenta al ritrovo di partenza del Giro per inseguire una passione.

Qualche volta sì, qualche volta ti verrebbe voglia di rincorrerli col randello, come nella non-competitiva di Campo Imperatore (causa vento, ma per piacere), come l'altra mattina a Scandiano, con quella richiesta da bimbi viziati di tagliare settanta chilometri piovosi (e per fortuna che stavolta l'ottimo Vegni, per non uscirne da fesso una seconda volta dopo la memorabile figuraccia di Morbegno, risolve la questione nell'unico modo possibile: “Tra dieci minuti si parte, chi c'è c'è, chi non c'è a casa”).

Sono attimi, sono momenti, sono giornate in cui sembra vogliano rinnegare se stessi, diventando piccolo borghesi. Dev'essere chiaro: nessuno li vuole sbrindellati, se un tratto di percorso è pericoloso bisogna tutelarli, ma il primo a pensarci è il bravo organizzatore, perchè sa che questi attori sono il suo spettacolo, il suo vero patrimonio.

E allora un grande grazie, un grande applauso, insieme però a un grande avvertimento: già abbiamo raccolto girando tra i box i primi accenni di corto muso in vista della tostissima tappa svizzera. Patti chiari, amicizia lunga: vediamo di evitare le solite sceneggiate. Partire, bisogna partire sempre. Strada facendo, se ne può parlare. Ma tutelare la salute e la sicurezza non significa correre solo ad agosto con le infradito.

Neve, pioggia, gelo: sappiamo già quello che offre la strada, stavolta. I più forti sono più forti non solo degli avversari, ma anche di questo ossimoro molto ciclistico: l'inferno ghiacciato. Il Giro 2023 ha preso questa piega e questo story-telling: pronti via, e vediamo chi resta in piedi. Vediamolo.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Non volevo dirlo per scaramanzia
18 maggio 2023 18:47 Bullet
Le nubi all'orizzonte non fanno prevedere situazioni facili per Vegni. Era anni che non faceva questo tempo a maggio però è anche questo il bello del ciclismo se no si fa una settimana esclusivamente al sole e ce la possono fare tutti amatori fuori allenamento compresi.

buellet
18 maggio 2023 19:24 fransoli
purtroppo mi sa che gli toccano tre giorni di acqua, teniamoci forte, speriamo che non salti più nessuno... altrimenti alla fine lo vince Caruso ;)

Bullet
18 maggio 2023 23:25 Montagnin
Hai proprio ragione, penso sempre a quando il giro era più avanti e più "italiano", c'è un tempo per tutto ed effettivamente è giusto così

omg
19 maggio 2023 06:05 kristi
complimenti sig. Gatti ogni tanto si sveglia dal lato giusto e confeziona buoni articoletti...sempre molto soggettivizzati certo (non sarebbe lei altrimenti ) ma oggi condivido molto di cio che scrive

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tutto pronto per l’edizione 2025 della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, che scatterà domani con la prima tappa da Ferrara a Bondeno (partenza ore 11:45). Saranno 173 i corridori in gara, in rappresentanza di 25 squadre, tra le quali otto...


Se ancora non lo avete fatto, segnatevi il nome di Matthew Brennan perché di lui sentiremo parlare molto e sempre più spesso. Il diciannovenne corridore britannico della Visma Lease a Bike ha vinto oggi la prima tappa della Volta a...


Il 6 dicembre 1885 a Pavia 17 società ciclistiche fondarono l'Unione Velocipedistica Italiana, poi diventata Federazione Ciclistica Italiana. A 140 anni da quell’evento la FCI è tornata a sulle sponde del Ticino per la realizzazione del secondo Consiglio federale...


Il team MBH Ballan CSB Colpack si prepara alla nuova sfida della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, che vedrà al via 24 squadre. La corsa a tappe, in programma sulle strade dell’Emilia-Romagna da martedì 25 a sabato 29 marzo, conterà...


Stamattina vi abbiamo documentato l'edizione numero 11 del convegno Mapei Sport, per quanto riguardava il grosso dell'evento con gli interventi più tecnici. La giornata è terminata nel pomeriggio con una "tavola rotonda" su un tema particolarmente delicato nello sport: Oltre...


Ieri era a Camignone, sotto l’acqua, a vedere la prima corsa stagionale degli allievi. Oggi è alla Coppi & Bartali, per respirare quell’aria che da sempre lo alimenta. Beppe Martinelli è fatto così, ha bisogno di sentire l’odore dell’olio canforato...


Edizione numero 11 del convegno del centro ricerche Mapei Sport, che ogni anno raccoglie il meglio della ricerca scientifico-sportiva dell'hub della famiglia Squinzi e non solo. Tante le discipline affrontate, tanti gli aspetti approfonditi, nella sala congressi del Just Hotel...


Scicon Sports non ha dubbi, Aerostorm è l’occhiale sportivo ad alte prestazioni che può ridefinire gli standard odierni in materia. Lo abbiamo visto sul podio della Milano Sanremo indossato da Pogačar ma dal 18 di aprile sarà a vostra disposizione. per proseguire...


Nate Pringle, campione neozelandese della cronometro U23, entra a far parte con effetto immediato del Red Bull – BORA – hansgrohe Continental Team. La rosa "Rookies" si allarga così a dodici corridorim tra i quali ricordiamo gli italiani Davide Donati...


Da quando è passato alla categoria Professional nel 2021, per il Team Polti VisitMalta l'ultima parte del mese di marzo ha un nome e un cognome. Anzi, due cognomi che sono sinonimo di storia italiana e non solo: è la Settimana Coppi e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024