INTANTO ROGLIC E COMPAGNI (ARRIVERA' ANCHE AFFINI) PREPARANO SUL TEIDE L'ASSALTO AL GIRO D'ITALIA

PROFESSIONISTI | 08/04/2023 | 08:16
di tuttobciweb

Il Giro d'Italia è un obiettivo primario per il Team Jumbo-Visma e richiede quindi una preparazione ottimale. Sul Monte Teide la formazione olandese si sta preparando sotto la guida del responsabile delle prestazioni Mathieu Heijboer.
Con il capitano Primoz Roglic ci sono Jan Tratnik, Robert Gesink, Tobias Foss, Sepp Kuss, Koen Bouwman, Michel Hessmann con , Edoardo Affini che arriverà dopo la Roubaix. Proprio Mathieu Heijboer ci spiega scelte e strategia del team.


Tutta la squadra si sta allenando in quota sul Teide e non solo il leader. Perché?
"Negli ultimi anni abbiamo iniziato a prepararci per grandi obiettivi con tutta la squadra. Lo facciamo per il Tour de France e per la squadra delle Classiche. Quest'anno, il Giro è uno dei nostri obiettivi principali: con un obiettivo così importante, tutti i membri della squadra devono essere ben preparati».


Cosa c’è alla base di una preparazione così ottimale?
«Per quanto ne sappiamo, l'allenamento in quota è ancora il modo migliore per essere fisicamente pronti per una gara. Ma guardiamo oltre la preparazione fisica. Ad esempio, guardiamo anche alla costruzione di un gruppo affiatato».

Come sono le condizioni climatiche?
«A Tenerife è tutto ok. Altri posti non sono così accoglienti in questo periodo dell'anno. Le temperature sulle Alpi e nella Sierra Nevada non sono ideali e probabilmente c'è ancora neve. Non è un caso che qui siamo in tanti, c’è la Soudal-QuickStep, ad esempio. Durante l'allenamento, Primoz e Remco Evenepoel si incroceranno, si saluteranno e poi ognuno proseguirà il suo lavoro. Un allenamento in completo isolamento e senza distrazioni non è possibile».

Come sono i giorni di allenamento a Tenerife?
«Alterniamo allenamento a intervalli e allenamento di resistenza. Stiamo lavorando tanto per la cronometro con Primoz. Di recente siamo anche andati nella galleria del vento per lavorare sui dettagli».

La selezione del Giro è composta da otto corridori: sono tutti in ritiro?
«Siamo in nove, c'è anche il giovane Thomas Gloag. Può allenarsi ad alto livello e abituarsi al modo in cui la squadra lavora in quota. Naturalmente, speriamo che gli otto corridori che abbiamo scelto per il Giro non abbiano problemi nelle prossime settimane. Ma sappiamo anche che la sfortuna spesso è dietro l'angolo: Thomas è pronto come sosttuto».

Dal giorno della presentazone del team, nello scorso mese di dicembre, a oggi la squadra per il Giro è cambiata.
«E' vero. Wilco Kelderman era stato scelto come luogotenente di Roglic. Sfortunatamente, la caduta di Wilco alla Tirreno-Adriatico ha avuto serie conseguenze e al momento non è abbastanza in forma per partecipare al nostro allenamento in quota. Ciò significa che non sarà pronto per l'inizio del Giro, quindi verrà sostituito. Una decisione difficile, ma l'unica giusta da prendere».

Chi lo sostituirà?
«Sepp Kuss prenderà il posto di Wilco. È una spalla perfetta e un fattore decisivo in alta montagna. Con Sepp, Primoz ha un punto di rferimento ideale, come si è già visto al Tour e alla Vuelta. Sono una bella coppia. Perdere Wilco è senza dubbio pesante, ma saremo altrettanto forti con Sepp. Kelderman avrà tempo di recuperare e a maggio sarà a Sierra Nevada oer preparare il Giro di Svizzera».

Qual è lo stato di forma attuale di Primoz?
«È stato fantastico nelle ultime settimane. Primoz ci ha stupito ancora una volta, come spesso accade. Ha portato a casa tre vittorie di tappa alla Tirreno, ma il suo talento ha fatto capire che poteva e doveva fare ancora meglio prima del Giro. Ovviamente ha digerito molto bene quella gara perché poco dopo ha corso ad altissimo livello in Catalogna. Ci ha sorpreso perché a dicembre pensavamo che avesse bisogno di più tempo per tornare alla sua massima condizone. Ora siamo fiduciosi che raggiungerà quel livello al Giro».

Al Giro vi aspettano settanta chilometri a cronometro: decideranno la classifica finale?
«Non saranno decisivi, ma giocheranno un ruolo importante. Anche le tappe di montagna saranno importanti. Ci saranno differenze di diversi minuti, in particolare nell'ultima settimana. La strategia e la tattica giocheranno un ruolo primario, ma siamo pronti. E qui al Teide lavoriamo per essere al top».

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