L'ORA DEL PASTO. MARGARET GAST, LA PIONIERA CHE HA FATTO LA STORIA

LIBRI | 12/12/2022 | 08:10
di Marco Pastonesi

La chiamavano “the little Dutchy”, la tedeschina. Piccola di età, grande di voglie. Povera di soldi, ricca di iniziative. Da Monaco di Baviera a New York: aveva 16 anni. Campava come bambinaia, insegnante, modista, viveva di sogni, voglie, progetti. S’innamorò dei velocipedi. Dichiarò il falso, 18 anni, e fu autorizzata ad allenarsi e gareggiare su un circuito di 25 miglia (una quarantina di chilometri) aperto – alternativamente – alle due o alle quattro ruote. E qui nacque la sua vocazione.


Si chiamava Margareta Nagengast, si fece chiamare Margaret Gast, ma continuavano a chiamarla “the little Dutchy”. Pioniera del ciclismo, si specializzò nelle competizioni su pista, partecipò anche alla Sei Giorni di New York al Madison Squadre Garden. Finché si prefisse di battere il record delle mille miglia (1609 chilometri). Cinque settimane di preparazione, due allenamenti al giorno, ogni volta tre o quattro giri del circuito, 300 chilometri al giorno. E nel giugno 1900 divenne la primatista mondiale sulla distanza impiegando 120 ore. Il “New York Times” le dedicò un’intera pagina. E qui nacque la sua stella.


Margaret si sarebbe impadronita del record delle 500, delle 2mila e delle 2600 miglia (e pensare che avrebbe voluto stabilire addirittura quello delle 5mila miglia), cioè più di 4mila chilometri percorsi in 12 giorni, 8 ore e 55 minuti, con una media di 16 ore al giorno in sella. Poi, come avrebbe fatto anche Alfonsina Strada, sarebbe passata agli spettacoli circensi, si sarebbe trasformata in motociclista, sarebbe diventata meccanica, massaggiatrice, attrice, perfino paladina delle donne posando – accanto a una bici – per una cartolina e una rivista femministe. E qui nacque il suo mito.

Margaret Gast è una delle 23 donne che hanno fatto la storia dello sport, cui Melania Sebastiani ha dedicato un ritratto in “Dawn, Vera, Wilma e le altre” (Bolis Edizioni, 168 pagine, 14 euro, con la prefazione di Gino Cervi). Da Hélène Dutrieu (ciclismo e aviazione) a Jeanne Vina La Mar (pugilato), Esther Williams e Dawn Fraser (nuoto), Fanny Blankers-Koen, Nina Ponomareva, Wilma Rudolph, Cathy Freeman e Saamiya Ysuf Omar (atletica), Lis Hartel (equitazione), Althea Gibson (tennis), Larisa Latynina e Vera Caslavska (ginnastica), le sorelle Christine e Marielle Goitschel (sci), Fabrizia Pons (rally), Ellen O’Neal (skateboard), Surya Bonaly (pattinaggio su ghiaccio), Audrey Mestre (apnea), Maria De Villota (Formula 1), ma anche Emma Gatewood (che a 77 anni percorse a piedi l’intero sentiero degli Appalachi) e Ida Nomi Venerosi Pesciolini (che tradusse le regole del basket di James Naismith), nonché la marcia delle “midinettes” (l’antesignana delle corse a piedi femminili).

Morale. Se per gli uomini le piste erano piatte, per le donne in salita. Se per gli uomini i campi erano aperti, per le donne chiusi. Se per gli uomini le pedane erano libere, per le donne piene di ostacoli e barriere, pregiudizi e preconcetti. Se ancora adesso i primati degli uomini sembrano migliori, quelli delle donne sono più valorosi.

Copyright © TBW
COMMENTI
Una miniera di notizie
12 dicembre 2022 18:20 Ghipao
Grazie Marco una storia bellissima

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Red Bull – BORA – hansgrohe inizia la stagione 2026 insieme a Specialized con un nuovo look, pur rimanendo fedele alla propria storia. La nuova maglia è più di un semplice aggiornamento del design. È l'evoluzione costante della divisa...


L'esordio stagionale di Mathieu Van der Poel nel ciclocross, con il ritorno alle gare dopo un lungo stop, non è stato facile come quello dello scorso: per conquistare la vittoria l’olandese ha dovuto lottare contro un Thibau Nys veramente agguerrito....


Il prossimo anno non sarà più la Firenze-Empoli, come avvenuto dal 1988 ad oggi (prima edizione vinta dal siciliano Giovanni Scatà), ad aprire la stagione ciclistica in Toscana. La classica organizzata dalla Maltinti Banca Cambiano, si svolgerà anche nel 2026...


Carlo Giorgi non riesce a trattenere le lacrime, Samuele Privitera era uno dei suoi ragazzi, uno dei suoi figli aggiunti. Accanto a lui Luigi, il papà di Samuele, e mamma Monica Fissore, che lo abbraccia e lo consola. Si, lo...


Alla presentazione della sua Red Bull – Bora Hansgrohe, il general manager del team tedesco Ralph Denk è apparso sorridente, pronto a partire per una stagione nella quale vuole essere protagonista. «Siamo riusciti a prolungare i contratti di giovani talenti...


Ecco alcune curiosità sulla stagione ciclistica da poco conclusa, in attesa del nuovo anno. Nel 2025 Tadej Pogacar è stato ancora una volta il migliore, con 20 successi totali, di cui 17 in corse World Tour, compresi Strade Bianche, Giro...


Perché è il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, sempre 24 ore, ma con più luce, più forza, più energia. Perché si parte prima dell’alba anche se l’alba è presto e si arriva dopo il tramonto anche se il...


Un sogno diventato velocemente realtà. Il sogno dello svedese Thomas Gronqvist, nato a Kilafors il 2 ottobre 1975, piccola frazione di 1100 abitanti nel comune di Bollnas. Il suo grande amore per la bicicletta lo aveva portato a sognare di...


Il Ciclocross del Ponte di Faè di Oderzo non si è smentito. Anche la 23^ edizione, organizzata dagli Sportivi del Ponte, è stata un grandissimo successo. Come ogni anno, per una volta non l’8 dicembre, Borgo Barattin si è...


Per la dodicesima volta, nel nome dell’allegria, dell’amicizia e della convivialità più genuina, si è svolto a Porto Sant’Elpidio il tradizionale Galà di ciclismo, legato al Premio Ferro di Cavallo (In fuga verso il 2026), organizzato con la regia di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024