ANDREA BAGIOLI: «IL MIO PRIMO TOUR? FATICOSISSIMO E BELLISSIMO»

PROFESSIONISTI | 29/07/2022 | 08:15
di Giulia De Maio

Come mai Andrea Bagioli non si è fatto notare al Tour de France? In tanti se lo saranno chiesto seguendo la Grande Boucle più veloce di sempre, che purtroppo ha regalato poche soddisfazioni ai colori azzurri. Il 23enne valtellinese della Quick-Step Alpha Vinyl, al debutto nella corsa a tappe più importante al mondo, è stato limitato da problemi fisici che non gli hanno permesso di mettersi in mostra come avrebbe voluto ma ha comunque stretto i denti per arrivare fino a Parigi.


«Il mio primo Tour è stato durissimo. Purtroppo non ero al top, quindi ho faticato tanto. Nel corso della prima settimana non sono stato bene, ho sofferto per problemi di stomaco e non riuscendo a mangiare è stata una vera sofferenza. Peccato perchè non avendo in squadra un leader designato per le tappe collinari come il campione del mondo Julian Alaphilippe avrei potuto ritagliarmi il mio spazio, ma stando poco bene c'è stato poco da fare. Durante la tappa partita da Losanna volevo addirittura fermarmi, eravamo partiti a tutta e io mi sentivo uno straccio, ma dall'ammiraglia mi hanno convinto a non mollare. Il giorno dopo c'era in programma il riposo, che per me è stato quanto mai prezioso. Passato il malessere mi è rimasta la stanchezza. La condizione non è mai stata delle migliori, ma la soddisfazione di arrivare sui Campi Elisi è indicibile. Avevo sempre assistito in televisione a questo spettacolo, farne parte fa tutt'altro effetto» confida da casa, dove sta trascorrendo qualche giorno di relax, concedendosi rigeneranti camminate in montagna con la fidanzata Letizia.


«Mi ha impressionato il pubblico, fin dalla partenza in Danimarca. Il Tour è la gara di ciclismo più sentita e seguita, sull'Alpe d'Huez ne ho viste di tutti i colori, la curva dei tifosi olandesi è davvero qualcosa di incredibile. Questa prima esperienza mi ha confermato che per raggiungere un livello più alto e giocarmi qualche tappa devo lavorare ancora tanto. Portare a termine un grande giro dicono che cambi il motore di un corridore, spero tutta la fatica accumulata nelle scorse tre settimane verrà ripagata nei prossimi mesi e anni. Tornerò al Tour con la voglia di vincere almeno una tappa, anche se contro certi fenomeni sarà sempre dura. Pogacar ha solo un anno più di me. Lui, Vingegaard e Van Aert si sono dimostrati dei fuoriclasse, di quelli che ce ne sono pochi al mondo. Complimenti a loro, intanto io continuo a lavorare per ridurre il gap».

Dopo una meritata settimana di riposo, Andrea tornerà in sella per preparare il finale di stagione e ambire alla maglia azzurra. «Riattaccherò il numero alla schiena il 24 agosto in Belgio alla Druivenkoers - Overijse, quindi mi aspettano Bretagne Classic a Plouay e le due gare World Tour in Canada. Di mondiali ne ho già disputati due, per meritarmi la convocazione del CT Bennati dovrò ottenere buoni risultati nelle prossime corse».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Domani il Giro d'Italia ripartirà con la seconda e ultima crono, che è anche la più lunga dell'edizione 108: sono 28, 6 km con partenza dal cuore di Lucca e traguardo posto nel cuore di Pisa, ai piedi della Torre....


Spiace, è sempre doloroso staccare la spina, ma a un certo punto il coraggio bisogna trovarlo. La domanda è pesante ed elementare: che senso ha tenerlo in vita così? Diventa accanimento terapeutico, diventa crudeltà. Per chi l'ha conosciuto nel pieno...


Vista l’età dei primi tre in classifica (Del Toro 21 anni, Ayuso 22 e Tiberi 23), nella cronometro di Pisa la direzione di corsa sarà affidata a una maestra d’asilo. Notati alcuni uomini Rai appostati fuori...


L’avevamo lasciata a fine febbraio, quando all’interno dell’Amahoro Stadium di Kigali aveva presenziato all’inaugurazione del polo satellite del World Cycling Center. Fuori dall’avveniristica arena, era il giorno del prologo al Tour du Rwanda. Ritroviamo lo scricciolo Jazilla Umwamikazi sul gradino...


Nella giornata di domenica 18 maggio il Comitato Regionale Lombardia della Federazione Ciclistica Italiani festeggia la vittoria di Jacopo Costi alla 62^ Coppa Città di Cavaion. L’atleta tesserato presso il Team SERIO ha conquistato il successo al termine di una...


Tune, leggendario marchio tedesco nato nel 1989 e produttore di mozzi, ruote e accessori ultra leggeri,  continua il suo percorso evolutivo indipendente sebbene sia stato acquisito due anni fa da Carbovation, gruppo che possiede anche Lightweight. Insomma, il livello tecnico dei...


In un ciclismo che corre sempre più forte, c'è chi non demorde, anzi rilancia, come un valido contrattaccante. Il Memorial Maurizio Bresci-Piccola Liegi di ieri (domenica) in Toscana ha incoronato Tommaso Dati, Elite del Team Biesse Carrera Premac e autore...


Vittoria al fotofinish di Atsuhi Oka, Andrea D'Amato finisce al secondo posto. Finale spettacolare nella prima tappa del Giro del Giappone, la Kyotanabe-Seika che ha visto il giovane lombardo della JCL Team UKYO sfiorare il successo. E' stata una battaglia...


La tappa con arrivo a Siena ieri ha ribaltato la classifica generale del Giro d'Italia: Primoz Roglic aveva ceduto la sua maglia rosa sabato a Diego Ulissi nella tappa con arrivo a Castelraimondo, ma ieri gli sterrati senesi hanno visto...


Solo Roglic batte Babini. Primoz ha cominciato a correre a 22 anni, Battista a 20. Quanto ai risultati, si sa, alla fine sono soltanto statistiche. Babini, perché si avvicinò al ciclismo così tardi? “Perché a me piaceva da matti,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024