L'ORA DEL PASTO. L'IMPRESA DI "GANEIN" CORRADINI: PORTARE LA CARCASSA FINO AI 90 ANNI

STORIA | 21/05/2022 | 08:13
di Marco Pastonesi

Va fort cme Gana. Dicevano che andasse forte come Luigi Ganna, il primo vincitore del Giro d’Italia, quello del 1909. Gana, in dialetto reggiano, con una sola enne.


Era un bambino, Agostino Corradini, quando si guadagnò quel soprannome – Gana, o anche Ganèin, il piccolo Ganna - che da allora lo accompagna. I vecchi di Scandiano, vecchi anche se forse avevano la metà degli anni – 90, quasi 91 – di Ganèin adesso, organizzavano sfide podistiche: tre giri della piazza stando sotto i portici. Il primo sarebbe stato premiato con un gelato. Poi, spesso, il gelato era offerto a tutti. L’importante, spiegava qualcuno, o forse non c’era neanche bisogno di spiegarlo, era partecipare.


Ganèin ne ha fatta di strada. In salotto ha uno scatolone con i ritagli e le foto della sua carriera sportiva agonistica, a piedi, in bici, con gli sci, e chissà quanto altro ancora. Tre volte campione italiano Uisp, tre volte campione italiano cicloturisti, 24 volte la Marcialonga, tre volte la Vasaloppet, tre volte la Finlandia-Hiihto, due volte la Maratona di New York e un’altra cinquantina di maratone, più volte anche la ciclistica Maratona dles Dolomites. “Mi sono divertito”, dice. Se l’è tutte sudate. Ma la distanza lo valorizzava, la fatica lo appagava, la sfida – con se stesso, innanzitutto – lo esaltava.

Avrebbe da riempirne un libro, Ganèin. “Ho girato il mondo senza soldi”, premette. “Il minimo per sopravvivere”, precisa. “Dormivo in macchina, andavo a pane e acqua, mi rifocillavo a pane e salame”, spiega. “Quella volta che sono caduto in bici e mi sono fratturato la clavicola, una frattura esposta, e in bici sono tornato a casa. Quella volta che correvo con il braccio ingessato. E tutte quelle volte che partivo da casa, sempre in bici, per andare a trovare prima i parenti, poi la morosa: ma abitavano a Genova, ed erano 250 chilometri all’andata e 250 al ritorno, forse allungavo un po’, ma i Giovi erano più dolci del Cerreto”.

Ganèin l’originale: “Non tenevo a Bartali o a Coppi, il mio eroe era Adolfo Leoni, il reatino, bello come un attore. Anch’io, come lui, avevo un taccuino dove registravo tutte le mie morose”. Ganèin il solitario: “Fin da quando, da ragazzo, m’infilavo negli orti per rubare frutta e verdura”. Ganèin il buono: “Qui a Scandiano organizzavamo il Trofeo Torcicollo, e a vincere era sempre Wilson, un ragazzo disabile”. Ganèin il direttore sportivo: “Fra i miei corridori anche Lauro Grazioli, che sarebbe diventato professionista, gregario di Adorni e Merckx”. Ganèin perfino il massaggiatore: “Ero stato da Giannetto Cimurri, e quello che lui aveva fatto a me, io cercavo di farlo sui miei corridori, il risultato non era lo stesso, ma ai corridori servono non solo buone mani ma anche buone parole, da pronunciare e da ascoltare”. Ganèin l’abitante di Montebabbio: “Una delle salite della Settimana internazionale Coppi e Bartali”. Ganèin il realista: “La più grande impresa? Aver portato la mia carcassa fino ai 90 anni”. Per la precisione: 90 anni e otto mesi. Da molto piccoli e da molto grandi, i mesi fanno la differenza.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si parte sempre da lontano. A piedi, in bici, in bus. Dalla culla, dall’infanzia, da casa. In questo libro parto dal fondo, dalla terzultima pagina. C’è una Polaroid, a sinistra “il Berni”, a destra Gino Bartali. Al Salone del ciclo,...


«Trovare una soluzione è difficile, puntarsi il dito a vicenda non serve: cominciamo da noi» Abbigliamento ben visibile, casco ben allacciato, luci ben visibili, evitare distrazioni dovute a cellulari e cuffiette, in gruppo tenere la fila indiana mantenendo comunque dello...


Il Trofeo Triveneto di ciclocross ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia e precisamente a Colloredo di Monte Albano, in provincia di Udine, per il Jam’s Cross Mels, gara valida come campionato regionale. La competizione è stata perfettamente organizzata dalla...


Thibau Nys coglie il bis in Coppa del Mondo di Ciclocross. Dopo Tabor il belga conquista anche il traguardo francese di Flamanville dove stamane è andata in scena la seconda prova riservata agli Elite. Primato in classifica consolidato per Nys...


Colpaccio Van Alphen in Normandia! La olandese del team Seven coglie la prima vittoria in Coppa del Mondo Donne Elite di Ciclocross vincendo per distacco la seconda manche di Flamanville in Francia. All'attacco fin dalle prime battute Aniek Van Alphen...


E' ancora Grand'Italia nella seconda prova della Coppa del Mondo Juniores di Ciclocross che si è svolta a Flamanville in Normandia (Francia). Il campione europeo Filippo Grigolini, friulano di Udine, trionfa in solitaria dopo un'ardua contesa con il campione di...


Aubin Sparfel trionfa sui prati di casa e vince la prova di Coppa del Mondo di Flamanville nella categoria Under 23. Il francese ha preceduto di 12 secondi il belga Yordi Corsus mentre sul terzo gradino del podio, staccato di...


Anche l’Africa ha assegnato i suoi premi al ciclismo e lo ha fatto ieri sera a Kigali, con gli Africa Cycling Excellence Awards. L'eritreo Biniam Girmay e la mauriziana Kim Le Court sono stati premiati nella categoria Elite, Paul Daumont...


Il dibattito su un possibile biglietto d’ingresso per le gare di ciclismo continua anche oltre confine e sono molti i corridori che hanno deciso di esprimere il loro punto di vista: tra loro anche Wout van Aert. Il fiammingo, che...


Dopo il terzo posto di Tabor l'azzurra Giorgia Pellizotti conquista la seconda posizione a Flamanville (Francia) nella seconda prova della Coppa del Mondo donne juniores di Ciclocross. La trevigiana sale di tono fin dalla partenza in cui prova a contrastare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024