LA PARABOLA DI KÄMNA. «IN BICI HO RICOMINCIATO A DIVERTIRMI»

GIRO D'ITALIA | 11/05/2022 | 09:00
di Francesca Monzone

La Germania negli ultimi anni ha dato al ciclismo molti corridori di talento, ma uno in particolare è considerato un atleta prezioso, un fuoriclasse che aveva rischiato di perdersi, ma che ieri è tornato a vincere e a sorridere sull’Etna. Si tratta di Lennard Kämna, il corridore della Bora-Hansgrohe che lo scorso anno aveva deciso di scendere dalla bici perché non aveva più motivazioni.


Kämna correva con la Sunweb così come Tom Dumoulin, due campioni del ciclismo che lo scorso anno avevano deciso di lasciare le gare per ricostruirsi interiormente. Kämna la sua pausa aveva deciso di prenderla in un momento che apparentemente non lasciava presagire nessuna difficoltà, lo scorso maggio, in una stagione che ancora doveva entrare nel vivo.


La scelta di tornare a correre è arrivata con la Cape Epic lo scorso ottobre. Il corridore tedesco aveva deciso di tornare in bici divertendosi e per questo, lasciate le corse su strada, aveva scelto di cimentarsi con la mountain bike, in una delle gare più difficili, quella Cape Epic che ogni anno si corre in Sudafrica.

«Era quello di cui avevo bisogno – aveva detto il tedesco –. Avevo bisogno di tornare a correre in bici divertendomi e senza sentire pressioni e crearmi il problema di come correvo».

Kämna è un corridore dal grande potenziale e già nelle categorie giovanili aveva fatto vedere tutto il suo valore. Lennard nel 2015 ai Mondiali Richmond, ad appena 19 anni aveva vinto il bronzo nella prova a cronometro under 23. Due anni più tardi ha poi vinto l'argento nella corsa su strada nella stessa categoria e l'oro nella cronometro a squadre dei professionisti, correndo proprio con Dumoulin.

Nato in Germania da una famiglia che ha sempre amato il ciclismo, Kämna ha ereditato la passione per le due ruote prima dal padre e poi dal fratello maggiore, ma le sue qualità ben presto lo hanno portato a distinguersi e a entrare giovanissimo nel World Tour. Era felice di correre con il team Sunweb e all’epoca la considerava la scelta migliore, sostenendo di correre bene perché non sentiva pressioni. Nel 2020 c’è stato poi il passaggio con la Bora-Hansgrohe e le vittorie non sono mancate, come quella al Tour de France, nella sedicesima frazione, quando in una tappa caratterizzata da salite aveva tagliato il traguardo davanti a Carapaz, già vincitore del Giro d’Italia e Reichenbach. Pochi giorni prima, sempre in una tappa di montagna era arrivato secondo dietro Felipe Martinez.

La forza c’era e i risultati non mancavano, poi è arrivato il desiderio di allontanarsi da quel mondo, che forse per lui era diventato troppo esigente e distante. Dopo lo stacco, la corsa in mtb e la nuova preparazione, a febbraio il rientro alle corse su strada con una vittoria alla Ruta del Sol in Andalucia. Quest’anno la Bora-Hansgrohe ha deciso di mandarlo alla corsa rosa, partendo così con un grande giro mentalmente meno impegnativo rispetto al Tour de France, dove lo stress mette a dura prova anche il corridore con i nervi più saldi.

Ieri nella frazione sull’Etna Lennard Kämna ha deciso che il suo momento era arrivato. Lo ha fatto come motivatore di quel gruppetto di 14 corridori, convincendoli ad andare avanti e a guadagnare terreno sul gruppo maglia rosa, che iniziava a sfilacciarsi mentre iniziava l’ascesa al vulcano. Kämna ieri quella vittoria l'ha voluta veramente e quando Oldani ha attaccato, senza indugiare più di tanto è partito e poi con Lopez ha fatto gli ultimi chilometri per raggiungere il traguardo. «Questa è stata una giornata super dura, soprattutto la salita finale – ha detto il tedesco - Pensavo quasi di aver perso la possibilità di vincere la tappa quando ho sentito che López era 35 secondi avanti a me. Ma alla fine sono riuscito a recuperare. Per noi è andato tutto bene e siamo sulla strada giusta. Adesso ho in testa alla classifica della montagna e ogni giorno lotterò per mantenerla».  

La Bora-Hansgrohe guidata in ammiraglia da Enrico Gasparotto, aveva deciso che quella sull’Etna era la tappa perfetta per il venticinquenne tedesco, che ieri, sul vulcano siciliano, ha dimostrato di aver risolto tutti quei problemi che lo avevano afflitto lo scorso anno. Lennard Kämna adesso è secondo nella classifica generale ad appena 39” da Juan Pedro Lopez della Trek-Segafredo e al comando della classifica dedicata agli scalatori.

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