
L'Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia oggi il lancio di Cycling Integrity, un programma che comprende tutte le azioni – esistenti e in fase di sviluppo – che si impegna a promuovere e migliorare l'integrità nel ciclismo a tutti i livelli (atleti, entourage e competizioni).
Gli sforzi relativi all'integrità dell'UCI sono incentrati sul Codice Etico, azioni preventive, programmi educativi – gestiti in collaborazione con i suoi vari stakeholder – e campagne di informazione e sensibilizzazione, che rientrano tutte sotto il suo marchio ombrello Cycling Integrity.
Gli obiettivi del programma Cycling Integrity si basano su tre pilastri: ciclismo pulito, ciclismo sicuro e ciclismo equo, ognuno dei quali comprende una componente preventiva o limitante il rischio, nonché una componente reattiva per segnalare e affrontare i problemi che si presentano.
Ciclismo pulito, perché è fondamentale proteggere gli atleti puliti per salvaguardare l'integrità e la reputazione del nostro sport, garantire condizioni di parità nelle competizioni e proteggere la salute degli atleti. L'UCI è impegnata in questo attraverso il suo programma antidoping, che è riconosciuto come uno dei più completi ed è gestito in modo indipendente dall'International Testing Agency (ITA). L'UCI promuove inoltre la piattaforma REVEAL , istituita e gestita dall'ITA, che dà a tutti i soggetti la possibilità di condividere informazioni legate a sospetto doping o presunti reati. La promozione di REVEAL è la prima campagna lanciata sotto l'egida di Cycling Integrity.
Ciclismo sicuro, perché ogni membro della comunità ciclistica, che sia un ciclista o meno, deve beneficiare di un ambiente sicuro, libero da molestie o altri abusi, in cui si senta rispettato. Per garantire che questo sia il caso, l'UCI attua azioni preventive e sta lavorando su politiche e procedure che cercano di proteggere gli individui. Questi includeranno una politica di protezione del ciclismo e codici di condotta sia per gli allenatori che per i ciclisti, sviluppati in collaborazione con le parti interessate in questione. L'UCI ha anche istituito una piattaforma di whistleblowing sicura in cui è possibile segnalare qualsiasi comportamento che comprometta l'integrità delle persone nello sport.
Ciclismo equo, perché le frodi tecnologiche e tutte le forme di manipolazione della competizione rappresentano gravi minacce per lo sport. Gli atleti dovrebbero essere sicuri di prendere parte a competizioni in cui le regole saranno osservate e dove il loro unico scopo è quello di fare del loro meglio. Inoltre, il ciclismo deve essere credibile agli occhi del pubblico. Per garantire che il nostro sport sia equo, l'UCI ha introdotto una serie di misure efficaci e in continua evoluzione per combattere le frodi tecnologiche. Partecipa inoltre all'Integrity Betting Intelligence System (IBIS) del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Ciò consente lo scambio di informazioni sulla potenziale manipolazione della competizione, in particolare per quanto riguarda le scommesse sportive, con l'obiettivo di prevenire qualsiasi attività di questo tipo ai Campionati del mondo UCI. La suddetta piattaforma di whistleblowing UCI è disponibile anche per l'uso da parte degli informatori.
Il presidente dell'UCI David Lappartient: "L'integrità è uno dei valori fondamentali dello sport, sostenuto dall'UCI. È nostra responsabilità come Federazione Internazionale promuovere i valori positivi dello sport e svolgere un ruolo di primo piano nella loro difesa. Possiamo proiettare questi valori ispirando uomini e donne in tutto il mondo, e dobbiamo fare della nostra priorità sostenerli e assicurarci che siano rispettati dalla nostra comunità ciclistica. Cycling Integrity è un ulteriore passo avanti nella nostra lotta per uno sport più equo ed etico e, più in generale, per la società".
Il direttore generale dell'UCI Amina Lanaya: "Spetta a ogni membro della famiglia ciclistica promuovere e difendere l'integrità. Tutti possiamo svolgere un ruolo nel garantire il rispetto e il fair play nel nostro sport. Con il nostro programma Cycling Integrity, miriamo a rendere tutti gli stakeholder del nostro sport consapevoli della necessità che il ciclismo sia sicuro, pulito ed equo. Vogliamo anche incoraggiare tutti, compresi i testimoni, a utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall'UCI per segnalare qualsiasi loro preoccupazione che l'integrità degli individui o delle competizioni sia stata compromessa".
comunicato stampa UCI