
Finalmente ci siamo! Scatta oggi l'edizione 105 del Giro d'Italia in una Ungheria che ha accolto la corsa rosa con un entusiasmo che alla vigilia era difficile da immaginare.
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Partenza dalla capitale Budapest, in quella Piazza degli Eroi che in questi giorni è diventata la vera e proporia casa del Giro: 195 i chilometri da percorrere per arrivare a Visedgràd con una tappa interamente pianeggiante che attraversa la pianura ungherese. Partenza come detto dall’abitato di Budapest lungo strade ampie, rettilinee e ben pavimentate prima di imboccare - questa è una curiosità - l'autostrada M6 dal km 9 al 14. Si passa da pochi centri abitati lungo un tracciato che presenta poche ondulazioni e poche svolte. Dopo Esztergom si costeggia il Danubio fino a Visegrád e... qui cambia la musica.
Gli ultimi 5 km sono tutti in salita: lasciato il Danubio si percorre un vallone fino ai 3.8oo metri dall’arrivo dove si svolta per salire al Castello con pendenze attorno al 5%. Da segnalare alcuni tornanti e un breve tratto vicino all’8%. Se affrontato, come sarà, a tutta velocità, questo ostacolo può rivelarsi proibitivo per velocisti puri e sulla carta strizza l'occhio a corridori come Van der Poel - che lo ha provato e ne è rimasto sorpreso, giudicandolo più duro del previsto - e Valverde. Ma sono in tanti colori che sognano di conquistare la prima maglia rosa e sicuramente vedremo una grande bagarre prima dell'imbocco della salita, mente l'ultimo chilometro sarà decisivo per stabilire il primo re del Giro.
Il vincitore della prima tappa indosserà anche la maglia ciclamino della classifica a punti e quella azzurra del GPM perché al traguardo verranno assegnati i primi punti. E se sarà giovane, sarà sua anche la maglia bianca per un poker fantastico.
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ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO
Dinamica, cosmopolita e innovativa, Budapest è una delle maggiori capitali europee. Con il suo patrimonio architettonico e naturale, apprezzabile passeggiando tra i maestosi edifici e rilassandosi alle terme, la città offre un raro connubio di bellezza e storia che sa affascinare il visitatore
con la sua autenticità. Qui la modernità si è fatta strada nella creativa e variegata cucina, così come sulle passerelle e nel design, alimentando al contempo un ricchissimo e vasto programma culturale capace di abbracciare tutte le sfumature dell’espressione artistica, dall’arte di strada
ai più alti canoni della musica classica.
Passato e presente convivono in maniera unica, facendo di Budapest una città che sa ispirare e affascinare, oltre che una delle capitali più visitate d’Europa. La città testimonia una storia che risale all’Antica Roma e nel corso dei secoli ha svolto un ruolo importante nella creazione dello Stato ungherese. L’odierna Budapest fu creata il 17 novembre 1873 dalla fusione di Pest sulla riva sinistra del Danubio e Buda e Óbuda sulla riva destra.
A cavallo del fiume Danubio, Budapest è famosa per le sue sorgenti termali, alcune delle quali sono state utilizzate per scopi terapeutici sin dalla Preistoria. Il paesaggio urbano di Budapest dalla sponda del Danubio fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Caratteristiche distintive di questa veduta sono il Castello di Buda, il quartiere del Castello e Andrassy Út, principale viale della città. Il piatto tipico ungherese per eccellenza è il gulasch, una minestra preparata con cipolla e paprica e con l’aggiunta di carote, patate e carne.
Il percorso prosegue uscendo dalla città in direzione sud-ovest e incontrando Martonvásár, con il magnifico Castello di Brunszvik, che ospita il Museo di Beethoven e un favoloso giardino inglese, e poi Kápolnásnyék, dove si possono visitare la Casa di Vörösmarty, il luogo più significativo dove commemorare il poeta natio di Nyék, e il Castello di Cziráky, uno degli esempi più eleganti dell’architettura classicista, immerso in un lussureggiante parco famoso in tutto il Paese, attualmente in attesa di restauro. Di qui si costeggia brevemente il lago di Velence, terzo maggiore
lago naturale ungherese, nonché il luogo perfetto dove rilassarsi oppure trovare numerose e interessanti attività da svolgere. Acque miti e basse, piste ciclabili, tesori culturali e naturali, festival estivi ed eventi: l’offerta del lago è davvero ricca, e comprende anche Corso Velence, con 3.500 metri di spiaggia di sabbia libera, negozi, ristoranti, noleggio ombrelloni e lettini, sport acquatici, il tutto raggiungibile a piedi in pochi minuti dalla stazione dei treni.
Si arriva quindi a Székesfehérvár, primo traguardo volante, importante centro medievale, che ospita tuttora numerosi monumenti,
tra cui il Palazzo del vescovo, uno dei principali edifici in stile “zopf” del Paese; la cattedrale di Santo Stefano, tra le più notevoli cattedrali ungheresi; il Castello di Bory, oggi museo; il Teatro Vörösmarty, culla del teatro ungherese. Sulla piazza principale della città domina il capolavoro di Béla Ohmann Il diritto di Fehérvár, che illustra uno dei gioielli della corona ungherese.
Il percorso prosegue in direzione nord e poi nord-est passando per Csákvár, sede del Palazzo Esterházy, un tempo tenuta di montagna appartenente all’antico casato Esterházy e oggi indubbiamente uno dei posti più belli da visitare in Ungheria, e poi Bajna. Qui si trova Casa Sándor-Metternich, dall’architettura apparentemente classicista, sebbene sottoposta a diversi interventi nel tempo. L’odierno edificio sorge
sul sito di una nobile tenuta dei secoli XV e XVI.
Il secondo traguardo volante della tappa si trova nella città di Esztergom, sulla riva destra del Danubio, l’antico forte militare di Solva di epoca romana. Il primo a costruire un palazzo affiancato da una chiesa sulla collina del Castello di Esztergom, ben dopo i Romani, fu il gran principe
Géza. Suo figlio Vajk nacque nell’edificio posto sul lato nord della collina e sempre qui fu battezzato con il nome di István/Stefano e incoronato. A Esztergom si trova una delle più grandi cattedrali europee per dimensioni, la cattedrale di Nostra Signora e di Sant’Adalberto.
Dopo Esztergom mancano poco meno di 30 chilometri al traguardo. Prima di arrivare a Visegrád si passa da Dömös, dove si trova la chiesa più
alta d’Ungheria, la chiesa dell’Intercessione, sulla cima più elevata del complesso montuoso che abbraccia Visegrád. Da qui si può godere di
uno splendido panorama sull’ansa del Danubio.
L’arrivo di tappa è previsto nella storica Visegrád, una piccola città nella regione dell’Ungheria centrale, a 35 chilometri da Budapest e a 338 metri s.l.m., GPM di 4a categoria. Visegrád è sempre stata al centro dell’interesse nel corso della storia per la posizione favorevole e il ruolo strategico. Dal 1323 al 1408 fu capitale del regno medievale d’Ungheria. Nel 1335 si tenne qui il famoso incontro tra i sovrani re Carlo I d’Ungheria,
Casimiro III di Polonia e il monarca ceco Giovanni I di Boemia. L’edificio più emblematico di Visegrád è la Cittadella, sede di numerose e interessanti mostre, principalmente sul Medioevo. La Cittadella, visitata ogni anno da migliaia di turisti, è il punto più alto della città: la terrazza offre uno straordinario panorama sull’ansa del Danubio.
da Tv Roadbook
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