«IL VOLO DELL'AIRONE»: VITTORIO ADORNI SI RACCONTA

LIBRI | 29/03/2022 | 14:27
di Angelo Costa

«Airone è un soprannome che mi diedero i primi massaggiatori, dicendo che a loro ricordavo Coppi: è piaciuto ed è finito in copertina», racconta Vittorio Adorni, spiegando il titolo della sua biografia ‘Il volo dell’Airone’, realizzata con Alessandro Freschi. Così alle sue tante vite (ciclista, imprenditore, presentatore tv, dirigente d’alto rango, uomo di marketing e giornalista), alla soglia degli 85 anni l’ex campione aggiunge anche quella di scrittore, svelata in uno dei luoghi cult della sua Parma, l’ex sede della Barilla, oggi trasformata in Academia, laddove tutto è cominciato: «Ero un dipendente, prima di andare a lavorare mi allenavo. Un giorno sbagliai strada e mi presentai in ritardo, nel cortile c’era solo il cavalier Pietro Barilla che, vedendomi, mi chiese cosa facessi lì in bici: saputo che ero un corridore, mi disse di prendermi tutto il tempo di cui avevo bisogno per prepararmi alle corse».


Fu quella la svolta di una lunga e bella storia raccontata per episodi e aneddoti nelle 256 pagine del libro (Kriss editore, 22 euro), un modo di rivivere giornate più o meno memorabili e di ritrovare personaggi significativi, dai fuoriclasse ai gregari. Questi sono ancora tutti lì sugli spalti dell’Auditorio parmense come quando il capitano chiamava in corsa: ci sono Armani, Casalini, Gualazzini, Partesotti e Grazioli, ci sono altri ex come Torelli, c’è Mario Salvarani a simboleggiare un’altra grande era della bici. E c’è anche, in video, Amina Lanaya, segretario generale Uci, con un affettuoso messaggio inviato tramite Daniela Isetti, consigliera del direttivo mondiale: «Amina ha cominciato con me, quando Verbruggen ha creduto nella mia idea di cambiare il ciclismo, dando vita a quello organizzato che vedete oggi», rivela Adorni.


Ma è soprattutto del ciclismo di una volta che si parla e parla il libro, il ciclismo favoloso degli anni Sessanta: con Gimondi e Merckx, con Poulidor e Anquetil, con Van Looy e Motta, con tutti quei nomi leggendari che la gente amava «perché li vedeva da febbraio a ottobre e davanti a darsi battaglia c’erano sempre loro». Un ciclismo vissuto in modo diverso, «perché eravamo una famiglia per strada, ci conoscevamo tutti e passavamo molto tempo assieme fra una corsa e l’altra: chi l’ha vissuto, se l’è goduto», dice Adorni, che nella sua biografia ripercorre tutte le tappe e gli incontri della sua carriera e anche della sua seconda vita, quella giù dalla bici. Dove si è confermato «vent’anni avanti su tutti», come sostiene Freschi, continuando a essere un uomo di successo, con tanti ricordi non solo da mostrare attraverso le fotografie, ma da raccontare per iscritto. E infatti li ha scritti.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La direzione de la Vuelta ha deciso di adire le vie legali nei confronti dei manifestanti che ieri hanno ostacolato la cronosquadre della Israel Premier Tech. «È stato un atto di violenza. Alcune persone hanno cercato di boicottare la corsa...


La prima vittoria della stagione ha sempre un sapore speciale, soprattutto se arriva dopo tanti mesi di corse, di fatiche, di piazzamenti e inevitabilmente anche di delusioni. La prima vittoria della stagione è sempre da ricordare anche perché ha dipinto...


Quando vinse la Vuelta nel 1964, Raymond Poulidor poteva contare anche su un gregario italiano. Si chiamava (si chiama, è vivo) Gianni Marcarini. Però il suo dorsale numero 25 si vide poco: il quinto giorno Marcarini finì fuori tempo massimo....


La Vuelta degli sconfinamenti torna... all'estero e va in montagna: la sesta tappa della corsa partirà da Olot per raggiungere Pal nel Principato di Andorra dopo 170, 3 km. per seguire il racconto in diretta dell'intera tappa a partire dalle...


Le immagini della Israel-Premier Tech fermata ieri durante la cronometro a squadre hanno fatto il giro del mondo. La squadra non vuole parlare di politica, perché sono atleti e alla Vuelta sono venuti per correre come le altre squadre. A...


Gianni Vermeersch metterà la sua lunga esperienza al servizio della Red Bull BORA – hansgrohe a partire dalla stagione 2026. Il 32enne corridore belga è considerato uno specialista per le dure gare del nord: pietre, salite fiamminghe e tratti sterrati...


La Maremma apre ancora una volta le sue strade bianche agli appassionati del ciclismo gravel con InGravel Morellino, in programma il 13 e 14 settembre a Magliano. Un evento che negli anni è diventato molto più di una semplice manifestazione...


Dopo la pausa di Ferragosto, torna Velò con la puntata numero 25 che vedrà la Vuelta di Spagna e la leadership di Jonas Vingegaard con l'abruzzese Giulio Ciccone assoluto protagonista finora e quinto nella generale. Non solo la corsa iberica...


Mancano poco più di due settimane alla chiusura di “Una Regione in Bicicletta. Il ciclismo in Friuli Venezia Giulia nella collezione Bulfon”, la mostra allestita nella Sala Esposizioni di Villa Manin (dal 24 maggio al 14 settembre) con il sostegno...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. Una puntata monotematica, dedicata ad uno degli eventi più importanti dell'intera estate del ciclismo dilettantistico. I riflettori sono infatti puntati sul Gp Colli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024