L'ORA DEL PASTO. LA TERRA E LE STORIE DEL DIAVOLO ROSSO

LIBRI | 23/12/2021 | 08:06
di Marco Pastonesi

Quello che (Omar Pistamiglio) cadde in discesa, fu rimesso in sella da un addetto ai lavori e spinto così forte da riprendere i sensi, poi raggiunse i primi, li staccò, al traguardo giunse primo ma sanguinante e festeggiò la vittoria su un’ambulanza.


Quello che (Giuseppe Ollino) era in fuga da solo finché fu raggiunto da un gruppetto, ma quando si accorse che il più attivo fra gli inseguitori era stato un suo compagno di squadra, si fermò, girò la bici e tornò indietro.


Quello che (Franco Mori) al Tour de France del 1970, a Bordeaux, aveva già ricevuto i fiori della vittoria e i baci delle miss quando gli fu comunicato che il tedesco Rolf Wolfshol lo aveva battuto di un centimetro.

Quello che (Alberto Marengo) cominciò a correre a nove anni perché al padre, che si era fatto male a un ginocchio, era stato prescritto di riabilitarsi a forza di pedali e il padre se lo portava dietro. Risultato: il padre si riabilitò e Umberto diventò professionista.

Quello che (Giacomo Grimaldi) abitava a Torino dove abitava anche Italo Zilioli, i suoi genitori avevano un negozio di frutta e verdura vicino alla bottega da calzolaio del papà di Zilioli, e lui, vedendo Zilioli passare in bicicletta, s’innamorò del ciclismo e poi divenne azzurro su pista.

Quello che (Valter Cossetta) si aggiudicò la Coppa Città d’Asti, ma aveva rischiato di non partire perché al pronti-via lui era si era fermato a chiacchierare con gli amici, a posare per le fotografie con i compagni di scuola e perfino a flirtare con alcune ragazze.

In “La terra del Diavolo Rosso” (Hever Edizioni, 240 pagine, 20 euro) Franco Bocca ha raccolto storie e personaggi del ciclismo astigiano: tanti “quelli che”, magari poco celebri, neanche tanto conosciuti, ma con una storia – la loro – da raccontare attraverso episodi esaltanti o deprimenti, ricchi di orgoglio o di rimpianto, carichi di felicità o di nostalgia. Bocca, piemontese, anzi, astigiano di Montemagno, è - da bravo giornalista - un collezionista di confidenze e sfoghi, confessioni e rivelazioni, prodezze e crisi, segreti e misteri. Cominciò a metà anni Sessanta con il settimanale “Piemonte Sportivo”, continua a farlo per “La Stampa”, stavolta ne ha costruito un libro. E da sempre con una passione per il ciclismo, e anche con un attaccamento al territorio, che gli hanno fatto guadagnare fiducia e rispetto. Qui lo fa non con i primi ma con gli umili, i dimenticati, gli inediti, quelli che altrimenti sarebbero stati dimenticati.

Bocca ha riservato il primo capitolo a Giovanni Gerbi, il Diavolo Rosso, capostipite di tutto il ciclismo, e non solo di quello astigiano: forte, furbo, eroico, creativo, diabolico. Il secondo capitolo lo ha dedicato a tre campioni diventati amici: Nino Defilippis, Franco Balmamion e Italo Zilioli. Ma ha trovato lo spazio (e, conoscendolo, anche il coraggio) di scrivere di sé: quella volta che Fausto Coppi – era il settembre del 1959 – partecipò a un circuito proprio a Montemagno e nell’occasione il Campionissimo gli regalò il proprio autografo. Il resto è per il popolo del ciclismo.

Fra le storie e i personaggi spunta perfino Beppe Conti, autore anche della prefazione, quello che, “era il 4 settembre 1966, avevo quindici anni e quella domenica nessuno poteva portarmi a correre. Così da Cambiano andai in bici a Ciriè, dove si svolgeva la corsa. Arrivammo tutti in gruppo e vinsi nettamente, a mani alte. Mi cambiai e poi, con la coppa in mano, ripresi la strada di casa. Centocinquanta chilometri in tutto. Una faticaccia, ma che soddisfazione!”

Copyright © TBW
COMMENTI
Grandi storie
23 dicembre 2021 12:00 Ghipao
Un riconoscimento ai campioni e non del pedale astigiano. Complimenti Franco

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento aziende italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità nel...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con un interessante mix tra novità e restrospettiva. La novità è rappresentata dalla Festa del Ciclismo Bresciano che si è è svolta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024