DUMOULIN PENSA AI GRANDI GIRI: «MI PIACCIONO E SO CHE POSSO ANCORA FARE BENE»

PROFESSIONISTI | 16/11/2021 | 08:07
di Francesca Monzone

Sono passati 10 mesi da quando Tom Dumoulin aveva deciso di prendersi una pausa dal mondo del ciclismo. L’olandese, vincitore di un Giro d’Italia, lo scorso gennaio aveva deciso di fermarsi, perché sentiva la necessità di ritrovarsi. Dopo sei mesi lontano dalle gare, il ragazzo del Limburgo è tornato in corsa e a Tokyo ha conquistato un argento nella prova a cronometro. L’olandese ha tratto grandi vantaggi da quel periodo lontano dalle corse e per il prossimo anno ha in mente grandi progetti e tra questi ha ritrovato anche la voglia di correre un grande giro.


Nella sua Jumbo-Visma ci sono già due capitani come Primoz Roglic, vincitore dell’ultima Vuelta, e Jonas Vingegaard, che a sorpresa è salito sul secondo gradino del podio all’ultimo Tour de France. La concorrenza in squadra c’è, ma Dumoulin è un fuor classe che può ottenere ancora grandi risultati nelle corse a tappe.


«Sono diventato un ciclista professionista per ottenere il meglio da me stesso e penso che potrò ottenere ancora molti risultati – ha detto Dumoulin alla rivista olandese Helden - Con il 95 percento delle mie capacità posso essere un grande valore per la squadra, ma non è questo quello che voglio. Voglio lavorare al 100 per cento per ottenere risultati e vincere».

Il programma definitivo di Dumoulin per il 2022 ancora non è stato stabilito e la squadra deciderà i vari calendari solo il mese prossimo, quando saranno tutti intorno ad un tavolo durante il ritiro a Girona. La Jumbo Visma è una di quelle squadre che ogni decisione la prende insieme ai corridori, anche se ci sono degli obblighi di gerarchia e richieste degli sponsor. Il team olandese ha sempre avuto una grande attenzione per l’aspetto psicologico dei propri corridori e lo ha dimostrato sia sostenendo Dumoulin durante il periodo di pausa che supportando Groenewegen dopo l’incidente in Polonia.

«Non mi sento di escludere i grandi giri, li trovo ancora molto affascinanti e so che posso fare ancora molto bene». Dumoulin ha vinto tanto nella sua carriera, lo scorso 11 novembre ha compiuto 31 anni e nel ciclismo può ancora ottenere molto. Inevitabilmente, con le mente si ritorna allo scorso gennaio con Dumoulin che ricorda: «Mi sentivo un sopravvissuto, non riuscivo ad andare in bici per più di due ore e passavo ore sdraiato sul divano. C’è voluto del tempo per scoprire cosa mi dava fastidio».

Non erano i tifosi che lo cercavano o gli impegni con la stampa, che avevano creato quello stato di disagio, ma era il fatto che tutti si aspettavano qualcosa da lui.

«Tutti intorno a me volevano che ottenessi il massimo. Questo non è affatto sbagliato, perché è quello che voglio anche io. Tutti volevano entrare nella mia vita, proponendomi il modo migliore per arrivare agli obiettivi, creando un ambiente intorno a me con i migliori esperti di tutti i settori che sapevano cosa fosse meglio per me. Quasi nessuno però, aveva pensato a cosa per me fosse meglio e a come lo volessi ottenere. Tutti si sentivano di dover decidere al mio posto e questo per me era deprimente».

Dumoulin ha fatto una lunga analisi, andando a cercare dentro di se’ quello che gli mancava per tornare ad amare il ciclismo e le corse. Per quasi 6 mesi il corridore della Jumbo-Visma è stato lontano dal suo ambiente circondandosi solo delle persone a lui più care, rimanendo però sempre in contatto con la squadra che lo ha sempre supportato. La famiglia lo ha seguito ovunque, anche nei ritiri in altura mentre si preparava per le Olimpiadi. Dumoulin oggi è un corridore che si è ritrovato e che può pensare ad una nuova stagione, spinto da una voglia di vincere che è ancora tanta.

Copyright © TBW
COMMENTI
Piu' leggo
16 novembre 2021 11:11 ghisallo34
Piu' leggo la sua storia recente e piu' mi convinco che ci sia qualcosa di strano. Troppi cambiamenti/ripensamenti in troppo poco tempo, per fare poi cosa ? Esattamente cio' che faceva prima.Pedalare

Ridotto a gregario
16 novembre 2021 12:20 Fondriestbike
Il problema di Dumoulin è stato che fu ridotto a gregario 2 Tour or sono. Tom è un campione con tanto di orgoglio e amor proprio, non un gregario di Roglic...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una condanna a diciassette mesi di carcere sospesi con la condizionale: questa la pena nei confronti di Rohan Dennis, condannato per aver causato la morte della moglie, Melissa Hoskins, alla fine del 2023, quando il veicolo che stava guidando l'aveva...


Mads PEDERSEN. 10 e lode. Vince quando molti pensano che abbia perso. Vince nel momento in cui si sfila e si lascia scivolare indietro, cercando di controllare la caduta, regolandola con sapienza e acume tattico: quando si dice correre con...


Caro Ciccone, ormai ci siamo. Dopo l'ultima puntata a Napoli, si chiude il tuo Giro spensierato da gregario aggiunto per Pedersen e si apre il Giro tuo propriamente detto. Per quanto tu l'abbia presentato e affrontato senza assilli e ossessioni,...


Successo di Cat Ferguson nella Navarra Women's Elite Classic 2025. Alla conclusione di 134 chilometri spaccagambe caratterizzati da nove “muri” e resi ancora più difficili dalla pioggia, la 19enne britannica della Movistar Team ha conquistato la sua terza in carriera tra le...


La voleva, la prima vittoria in maglia rosa, e Mads Pedersen ha dato tutto per vincere la quinta tappa del Giro d'Italia, la Ceglie Messapica - Matera di 151 km. Una frazione dal finale molto duro, che ha messo in...


Perplessità in Rai dopo aver sentito Fabretti definire meravigliosa e splendida ognuna delle prime tappe: si indaga per capire che programma guardi invece della corsa. Polti VisitMalta e Arkea precisano che Bais e Epis, in fuga...


In un momento difficile come quello che sta vivendo il ciclismo italiano, ogni notizia positiva ha rilevanza doppia. Se da una parte la Solution Tech Vini Fantini sta rimontando la classifica a squadre a grandi passi e al momento è...


Come era prevedibile, la prima tappa del 46° Tour de Hongrie, la Budapest-Győr di 210, 3 km, si è conclusa in volata e ad avere la meglio è stato Danny van Poppel (Red Bull BORA hansgrohe) che, grazie a...


Primo successo con la maglia della Visma Lease a Bike per Axel Zingle. Il 26enne francese di Mulhouse ha vinto in volata il Grand Prix des Hauts de France - prima prova della 4 giorni di Dunkerque - anticipando sul traguardo di...


Dall'alto della sua esperienza, Valerio Piva non si fida di tappe come quella di oggi: «È una frazione impegnativa nella quale bisognerà stare attenti sin dal via. C'è un finale molto impegnativo, penso a corridori che vogliono provare ad anticipare....


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024