
Alla vigilia del Giro di Lombardia n. 115, venerdì 8 ottobre, il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo ha inaugurato un’interessantissima mostra fotografica dedicata al “patron” per definizione, Vincenzo Torriani. La mostra, promossa dal Consorzio We Like Bike in concomitanza con il 25^ anniversario della scomparsa di Vincenzo Torriani, propone, a cura di Beppe Conti e Franco Bortuzzo, significative immagini tratte dal libro del figlio, Gianni Torriani, “L’ultimo Patron” edito da Ancora.
La mostra, con il titolo “Vincenzo Torriani – una vita per il Giro” è stata realizzata per la prima volta a San Daniele del Friuli, in occasione dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia 2021 sullo Zoncolan, ottenendo notevolissimo successo .
Un successo che non mancherà certamente anche al Ghisallo, luogo iconico del ciclismo, a livello internazionale, dove sarà visitabile fino alla chiusura del Museo per il periodo invernale, ossia all’inizio del prossimo novembre.
Con Antonio Molteni, presidente della Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, presidente polivalente e multi task, come i suoi volontari, sedevano al tavolo della presidenza il nuovo e giovane presidente del CONI Lombardia, il lecchese di Galbiate, già valido pentathleta e pure appassionato delle due ruote, Marco Riva, Gianni Torriani, e i due volti noti, televisivi, di Franco Bortuzzo e Beppe Conti che ha curato le esaustive, corpose, coinvolgenti didascalie o diciture che dir si voglia a corredo delle immagini disposte su 50 pannelli, misura, 50x70 che illustrano motivi sportivi ad altri d’ambiente, di costume e anche di storia, con personaggi di vari settori, coinvolti nel ciclismo.
Fra i presenti, con i figli Marco e Milly Torriani e altri componenti la famiglia come Carlo Boldorini, in prima fila c’erano Gianfranco Josti, già firma del Corriere della Sera, Riccardo Magrini (e qui basta la parola), Riccardo Fracassi, nipote di Fiorenzo Magni che ha voluto e creato con la sua forza da leone (e non solo delle Fiandre) la moderna struttura museale a fianco del Santuario con la Madonna protettrice dei ciclisti.
Gianni Torriani ha donato al Museo una biciclettina da corsa, marchio Coppi, misura bambino, che nel 1958 gli regalò direttamente il grande Fausto e che ha sempre conservato gelosamente.
Rapidi ma sentiti e partecipati sono stati gli interventi che hanno ricordato episodi e circostanze collegati al Patron e alla sua straordinaria capacità intuitiva e realizzativa, coordinati da Carola Gentilini, direttrice del Museo.
E il giorno dopo le campane del Santuario, come vuole la tradizione, hanno salutato festosamente il passaggio del Giro di Lombardia.
g.f.
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