CASSANI. «GIRO DI FORTI EMOZIONI, BRAVO CARUSO E BRAVA ITALIA»

GIRO D'ITALIA | 03/06/2021 | 08:15
di Francesca Monzone

Il Giro d’Italia è finito e Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana, è sceso dalla moto per tornare in ammiraglia. «E’ stato un Giro d’Italia emozionante, vissuto come non lo avevo mai fatto in vita mia – spiega il ct da Riolo Terme –, ho fatto il Giro 12 volte come corridore e 16 volte dalla postazione in cronaca, ma con la moto è tutto un altro modo di viverlo».


Davide Cassani ha avuto un occhio di riguardo per i suoi ragazzi e per capire quali saranno i corridori più adatti per l’appuntamento olimpico.


«Dalla moto hai la possibilità di vedere un corridore per molti secondi, osservando gesti ed espressioni, è possibile capire molto. Gli occhi dicono tanto e qualche volta in salita i corridori non portano gli occhiali e se riesci ad avvicinarti puoi capire tante cose».

L’Italia alla corsa rosa ha ben figurato, sia con Damiano Caruso, che ha conquistato il secondo posto nella classifica generale, che con tanti altri ragazzi che hanno vinto e si sono piazzati bene.

«I nostri ragazzi sono stati bravissimi, abbiamo vinto 7 tappe su 21. Damiano Caruso è arrivato secondo e siamo stati protagonisti di tante fughe. Affini è stato bravo, così come ho applaudito i piazzamenti di Consonni e Viviani che si aggiungono agli altri successi». Tante emozioni alla corsa rosa e tra le tante, il ritorno ad una vittoria importante per Alberto Bettiol. «Alberto è stato l’uomo del Fiandre e al Giro finalmente abbiamo visto quel Bettiol. Mi ha impressionato in modo positivo non solo quando ha vinto, ma anche il giorno prima e poi nella tappa con arrivo a Cortina d’Ampezzo, quando ha corso per il suo capitano Carthy».

Cassani con tutti i suoi ragazzi ha un rapporto speciale, fatto di gesti e sguardi, dove non servono le parole. «Con Damiano, dopo la sua vittoria, ci siamo abbracciati, avevamo parlato nei giorni precedenti di Tokyo e vederlo così forte e deciso,mi ha ricordato quando ad un’altra Olimpiade lui faceva parte del gruppo dei 5 selezionati perché lo meritava».

La corsa rosa è fatta di tanti momenti che alla fine di ogni edizione entrano nel cassetto dei ricordi. Anche per Cassani è così e per molti aspetti questo Giro per lui resterà unico. «Il Giau sarà qualcosa che non dimenticherò mai, c’erano tutti i corridori più forti in quella salita a pochi secondi uno dall’altro. Ma anche gli ultimi due chilometri della galoppata vincente di Damiano sull’Alpe Motta, per me saranno un ricordo unico. La gente sulle strade è un altro flash che resterà con me. Ho vissuto un Giro nel gruppo e questo è qualcosa di diverso».

Tanti azzurri forti, ma ci sono state le critiche per Vincenzo Nibali che a Cassani non sono certamente piaciute. «In questo mondo se fai bene o fai male comunque vieni criticato. Dobbiamo ricordarci che Vincenzo Nibali è stato il nostro alfiere per tanti anni e che la baracca è andata avanti grazie a lui. E’ stato bravo perché, nonostante tutto quello che gli è successo, si è presentato al via ed ha portato a termine la corsa arrivando a Milano. E’ caduto e si è rialzato, cos’altro dovevamo chiedergli?».

Le critiche ci sono state non solo per il siciliano, ma anche per i tanti velocisti che hanno abbandonato la corsa, evitando di fare le ultime salite. «Abbandonare è sempre difficile e mai bello, in particolare se è stato programmato. Qualche volta bisognerebbe mettersi nei panni dei corridori, perché la stagione non finisce a maggio. Questi ragazzi devono fare ancora tante corse dopo il Giro, con tanti impegni da onorare e qualche volta bisognerebbe capire cosa hanno in testa e cosa decidono le squadre».

Cassani è nato in Romagna, una terra che negli ultimi anni si sta dando molto da fare per il ciclismo. Ci sono stati i Mondiali ad Imola lo scorso anno e in questo 2021 ci saranno alcune tappe del Giro under23 e i Campionati Italiani. «In Emilia Romagna si fa molto per lo sport giovanile, abbiamo unito sport e turismo e uno è di aiuto all’altro. Abbiamo tanti eventi, come il Giro under23 e i Campionati Italiani, ma anche corse come il Rally di Romagna per il fuori strada, che fanno bene a tutto il movimento e mostrano un territorio meraviglioso. Gli eventi sportivi servono a far emergere i nostri atleti, ma anche a promuovere il nostro territorio così bello».

Il tecnico azzurro pensa alle Olimpiadi ma anche al Mondiale in Belgio. Nella sua mente i nomi già ci sono, ma aspetta i Campionati Italiani per cominciare a fare le sue valutazioni. «La prossima settimana andrò in Belgio a vedere il percorso del Mondiale con Matteo Trentin. Altri corridori come Giacomo Nizzolo, sono già andati e penso che un corridore come Matteo potrà dare indicazioni molto importanti. Per le Olimpiadi ho una lista di 8 corridori e non sarà facile decidere, perché ogni scelta è una rinuncia. Quindi voglio anche parlare con i miei ragazzi prima di prendere una decisione».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mario Cipollini è un acuto osservatore delle cose del ciclismo e ha postato su Facebook una riflessione interessante, scaturita dall'osservazione della foto che vedete, scattata pochi metri dopo il traguardo della Gand-Wevelgem di domenica scorsa. Ci sembra giusto poroporla all'attenzione...


Il Fiandre di Pasqua grande protagonista a Radiocorsa questa sera alle 19.30 su Raisport. Ne parleremo con Matteo Trentin, Michele Bartoli e con Gianluca Bortolami. E poi tutte le immagini delle classiche del Nord che hanno preceduto il Fiandre,...


Matteo Jorgenson è un ragazzo schietto, con le idee chiare e nessun timore del confronto. Ieri - dopo il suo splendido trionfo alla Dwars door Vlaanderen al termine di una corsa emotivamente complicata per ovvie ragioni - ha ricevuto anche...


L’incidente di Wout van Aert, avvenuto  durante la corsa Attraverso le Fiandre, è ancora più serio rispetto a quanto riferito nel tardo pomeriggio di ieri e oltre alla clavicola e sette costole, al belga è stata riscontrata anche una frattura...


La Dwars door Vlaanderen ha mostrato i due volti della medaglia alla Visma-Lease a Bike, perché da una parte c’è stato il successo di Jorgenson, ma dall’altra parte il dramma di Van Aert. La Attraverso le Fiandre ha donato la...


Purtroppo anche Michele Gazzoli si è rialzato letteralmente "con le ossa rotte" dalla caduta di ieri alla Dwars door Vlaanderen. Il venticinquenne bresciano della Astana Qazaqstan è stato portato in ospedale subito dopo il ritiro e gli esami radiografici hanno...


Battagliera in gara, sorridente e soddisfatta sul podio. Possiamo usare queste poche per descrive la Letizia Paternoster che abbiamo visto ieri alla Dwars door Vlaanderen. La ventiquattrenne atleta della Liv AlUla Jayco ha concluso i 114 chilometri di gara alle...


In casa Hutchinson la annunciano come quella che è la copertura più veloce di sempre, ecco a voi il nuovo pneumatico da strada ad alte prestazioni chiamato Blackbird. Realizzato a mano in Francia e pensato per stabilire solo nuovi record, Blackbirds...


Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si...


Decisamente non verrà dimenticata presto la giornata della Dwars door Vlaanderen 2024. Dopo aver prestato assistenza ai corridori coinvolti nel terribile incidente della corsa maschile, l'auto di un medico della corsa - che stava rientrando al punto di soccorso -...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi