PIEMONTE AL GIRO. PRIMA DI GANNA... DENIS LUNGHI

GIRO D'ITALIA | 24/05/2021 | 07:55
di Alessandro Brambilla

E’ il 24 maggio 2002, al Giro d’Italia si corre sotto al diluvio la dodicesima tappa, Campobasso – Chieti, 205 chilometri costellati di salite. La vince per distacco Denis Lunghi, classe ’76, biellese di Quaregna; precede di 37” il tedesco Bert Grabsch e di 38” Lorenzo Bernucci. Lunghi è l’ultimo piemontese vincitore di tappa al Giro d’Italia prima dell’avvento di Filippo Ganna. Il Piemonte è rimasto dal successo di Lunghi a quello di Ganna del 3 ottobre 2020 (cronometro d’apertura a Palermo) senza vittorie di tappa nella corsa rosa.


“Quello di Chieti 2002 – dichiara Denis – è stato il giorno più bello della mia carriera. Ricordo il boato del pubblico quando ho alzato le braccia di fianco allo Stadio Angelini: roba da brividi”.


La Campobasso-Chieti è partita col sole ma ben presto Giove Pluvio si è scatenato. “Per la mia grande gioia: pioggia, vento e freddo mi esaltavano”. A metà tappa il biellese si è avvantaggiato con Alessandro Bertolini ( “L’avversario che più temevo”), Grabsch, Bernucci e altri. “In fuga c’era un accordo perfetto – puntualizza Denis, allora diretto da Antonio Bevilacqua - tutti facevano l’andatura con vigore”. Nel finale andava ripetuto più volte un circuito caratterizzato dalla salita di Chieti. “A 35 chilometri dall’arrivo, al penultimo assalto dell’erta di Chieti, ho accelerato e non mi hanno più ripreso”.

Il Giro 2002 partì da Groeningen, in Olanda, per celebrare la nascita dell’Euro e  fu una corsa ad eliminazione per i favoriti: nel corso delle tappe Garzelli in maglia rosa e Gilberto Simoni vennero tolti di gara per problemi di doping, Francesco Casagrande per scorrettezza plateale ai danni di un colombiano durante uno sprint per il Gran Premio della Montagna. Paolo Savoldelli vinse il Giro 2002.

“Purtroppo non è stato un periodo bello per il ciclismo per il doping”, ammette Denis, che al Giro 2002 si piazzò anche sesto nella tappa in circuito a Lido di Camaiore vinta da Verbrugghe, e quinto a Folgaria (primo Tonkov). “E alla Rovereto – Brescia del terz’ultimo giorno quasi rivincevo per distacco. Era un’altra tappa col circuito finale e io mi sono involato sulla salita del Castello, che aveva il fondo col porfido. Però davanti al gruppo inseguitore s’è messa a tirare l’Acqua e Sapone, squadra di Cipollini, e mi hanno ripreso. Se solo i gregari di Re Leone avessero indugiato non mi avrebbero più ripreso”.

Cipollini trionfò allo sprint e in effetti Re Leone e i gregari griffati Acqua e Sapone in quel Giro erano formidabili. Da professionista Denis ha vinto anche un Giro del Friuli, un Gran Premio di Carnago, una tappa al Giro d’Abruzzo, una al Tour Qinghai Lake in Cina. Ed è arrivato sul podio in classiche preceduto da grandi firme: “Sono arrivato secondo alla Coppa Agostoni 2000 – sottolinea – battuto in volata da Jan Ullrich che era già un mostro sacro e 15 giorni dopo s’è laureato Campione olimpico”. Il forte passista scalatore biellese in carriera ha partecipato a 4 Giri d’Italia una Vuelta a Espana e avrebbe meritato più fortuna. “A fine 2002 ho lasciato la Colpack per passare al Team Alessio”.

Denis alla Colpack stava benissimo, però si trattava di una squadra imperniata sui giovani. La Alessio aveva in organico molti corridori esperti che potevano essere spalle utili alla definitiva consacrazione di Denis, che si avvicinava al 27esimo compleanno. “Purtroppo  nel 2003 praticamente la maglia Alessio in gara non l’ho mai indossata: ho avuto la miocardite. Ho trascorso un anno di visite specialistiche controlli vari. Il 2003 è stato un calvario e la mia carriera si è conclusa”. Denis si è rimboccato le mani valorizzando notevolmente l’azienda elettrotecnica paterna, la Semperlux. “Inizialmente ci occupavamo di illuminazione votive, ovvero le luci su tombe e nelle chiese  – e negli ultimi anni ci siamo specializzati nel fotovoltaico col quale andiamo alla grande”. Naturalmente Denis continua a seguire il ciclismo: “Spero sia Ciccone a vincere il Giro d’Italia 2021. E’ anche lui un corridore cresciuto alla scuola di Antonio Bevilacqua nella Colpack, come me”. Lo sport è sempre nelle strategie della famiglia Lunghi: “Siamo proprietari di un Centro Sportivo di 6000 metri quadrati. E’ l’ Accademia dello Sport – PalaLunghi a Biella, ora utilizzato da importanti atleti di tante discipline. E come sponsor siamo vicini alle gare giovanili di ciclismo”. 

da Tuttosport del 21 maggio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L’uomo copertina del Giro d’Italia 2025 dopo le tre tappe disputate in Albania è certamente Mads Pedersen. Per i 2 successi di tappa, per l’attuale leadership in classifica, per essere diventato il primo corridore danese di sempre a indossare la...


Il Tour de Hongrie è di nuovo nel calendario dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) come evento ProSeries. Questa volta, l'occasione è speciale: il primo Tour ungherese si è tenuto 100 anni fa. La 46esima edizione si svolgerà dal 14 al 18...


Cesano Maderno da sballo: Vivienne Cassata e Aurora Cerame firmano la doppietta per il team femminile brianzolo a Corridonia, in provincia di Macerata, dove si è disputato il Trofeo Nazionale Rosa-Trofeo OTM per donne esordienti e allieve.Primo centro in stagione...


Con l’attesa che cresce per l’edizione 2025 dell’ORLEN Nations Grand Prix, la parola va ai corridori che si sono distinti con le loro imprese nell’edizione dello scorso anno. Al di là dei numeri, emergono storie, motivazioni e strategie attuate...


I fondi affondano il colpo. Altro che ciclismo povero, questo ormai è uno sport per ricchi destinato a diventarlo sempre di più, ad ogni latitudine, in ogni luogo, in ogni lago. I fondi avanzano lentamente, anche nel grande circuito del...


Ho urtato il mio compagno di allenamento e l’ho fatto cadere, provocandogli danni fisici e materiali, ma non l’ho fatto apposta e stavamo pedalando in gruppo. La bicicletta ha 4mila di danni e la clavicola non sta bene… e...


Nella giornata di domenica Primož Roglič del Team Red Bull - BORA - hansgrohe ha vestito la Maglia Rosa e alla sua Specialized S-Works Tarmac SL8 sono stati assegnati leggeri ma piacevolissimi accenti rosa,  giusto per celebrare questa importante giornata. Non si tratta...


Dalla ciociaria ecco Andrea Fiacco! Classe 2010 di Frosinone, il portacolori della Work Service Coratti conquista la 43sima edizione del Trofeo Feralpi gara Hors Category dell'Oscar Tuttobici Allievi svoltasi a Lonato del Garda nel Bresciano. Fiacco, al primo centro in...


E’ raggiante Mads Pedersen dopo la vittoria nella terza tappa della corsa rosa. Oltre a vincere sul traguardo di Valona, il danese si è ripreso la maglia rosa che aveva indossato il primo giorno e che per una sola giornata...


Partecipare al Giro d’Italia è il sogno di ogni corridore e Andrea Pusateri sta per realizzare questo sogno. L’atleta monzese, che a fine 2024 aveva anticipato a tuttobiciweb il suo ritorno in sella affermando: «Il 2025 sarà pieno di cose...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024