L'ORA DEL PASTO. I PERCORSI DEL RENZO

NEWS | 05/04/2021 | 08:10
di Marco Pastonesi

Oggi avrebbe compiuto 97 anni. E quei sette anni in più non lo avrebbero cambiato: comunque istintivo, sempre diretto, ancora autoritario, a tratti diabolico nonostante gli occhi color della Bianchi.


Renzo Zanazzi era un diavolo di un corridore. Allievo quando la bicicletta era considerata un lusso, dilettante quando correre significava viaggiare, scoprire e sognare, professionista quando ne passavano solo tre o quattro l’anno, ai tempi di Bartali e Coppi quando il ciclismo era lo sport nazionale, invadeva la prima pagina della “Gazzetta dello Sport” e gracchiava attraverso le onde della radio.


Vincitore di tappe (tre) e titolare di maglie rosa (tre) al Giro d’Italia, rispetto ai suoi colleghi dell’epoca (quella definita romantica, anche se loro mangiavano la polvere e sputavano i polmoni) Zanazzi gode di un riconoscimento unico. E’ vero che nessuno gli ha intitolato un paese, come è successo a Coppi per Castellania. E’ vero che nessuno gli ha dedicato una piazza o una via, come è successo a Bartali e Binda, Bottecchia e Nencini. E’ vero che nessuno lo ha omaggiato con un museo, come è successo per Girardengo e Pantani. E’ vero che nessuno gli ha eretto un monumento, come è successo per Garin e Campana. E’ vero che nessuno lo ha nominato per una pista ciclabile, come è successo a Malabrocca e Martini.

Però per Zanazzi sono stati tracciati due percorsi dal Turbolento Thinkbike di Milano, di 62 e 90 chilometri, nel Milanese: le sue strade, quelle che faceva un giorno sì e un giorno no, uscendo da casa (via Lanino, zona Solari) in bici, entrando nella ciclabile sul Naviglio, emergendone a Corsico e poi immergendosi in quella ragnatela di stradine e viottoli degni del Giro delle Fiandre, e tornando per la diretta da Abbiategrasso dopo aver guadato il Ticino sul ponte delle barche o aver sfiorato l’abbazia di Morimondo, ma anche improvvisando qua e là a seconda dell’umore, del tempo e delle deviazioni per lavori in corso.

Renzo diceva che ormai era la bici a scegliere la strada, a guidarlo, a portarlo a spasso. Procedeva, anche a 80 anni, di buona lena, salvo infervorarsi, eccitarsi e dannarsi quando qualcuno lo superava mancandogli di rispetto. Allora si appiccicava alla sua ruota e non lo mollava finché “quello” non si rialzava esausto e sbigottito.

Impossibile che, nonostante la fuga eterna, Zanazzi sia veramente sparito. Lo immagino chino sul manubrio e robusto sui pedali, forse perfino travestito per non farsi riconoscere, la sua bici da corsa con le ruote piombate, la sosta alla ficaia, l’eroismo sul ponte contadino di pavè, il gran premio della montagna sul “muro” di Ozzero, la volata cieca davanti alla Canottieri.

Per i più tecnologici – Zanazzi andava, come suol dirsi, a memoria e a sensazioni – Turbolento Thinkbike ha memorizzato i percorsi, oggi disponibili anche su Komoot: Il giro di Renzo Zanazzi - 62km e I 90 di Zanazzi - 90km.


 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Varato dalla Struttura Tecnica Regionale presieduta da Giovanni Nencetti – Settore Strada – la bozza del calendario gare élite e under 23 per la stagione 2026. Complessivamente al momento sono 30 le gare in programma. La novità è che la...


Il 2025 è stato l’anno in cui l’Italia è tornata a mettere la firma sul Giro del Belvedere, e lo ha fatto con il suo talento più fulgido: Lorenzo Finn. Il genovese si è imposto di forza sulle strade trevigiane...


Sam Welsford, velocista australiano, ha firmato un contratto biennale con la INEOS Grenadiers a partire dal 2026. Considerato un ottimo velocista, con sei vittorie di tappa al Tour Down Under, Welsford lavorerà a stretto contatto con il velocista e pluricampione...


La Red Bull – BORA – hansgrohe inizia la stagione 2026 insieme a Specialized con un nuovo look, pur rimanendo fedele alla propria storia. La nuova maglia è più di un semplice aggiornamento del design. È l'evoluzione costante della divisa...


L'esordio stagionale di Mathieu Van der Poel nel ciclocross, con il ritorno alle gare dopo un lungo stop, non è stato facile come quello dello scorso: per conquistare la vittoria l’olandese ha dovuto lottare contro un Thibau Nys veramente agguerrito....


Il prossimo anno non sarà più la Firenze-Empoli, come avvenuto dal 1988 ad oggi (prima edizione vinta dal siciliano Giovanni Scatà), ad aprire la stagione ciclistica in Toscana. La classica organizzata dalla Maltinti Banca Cambiano, si svolgerà anche nel 2026...


Carlo Giorgi non riesce a trattenere le lacrime, Samuele Privitera era uno dei suoi ragazzi, uno dei suoi figli aggiunti. Accanto a lui Luigi, il papà di Samuele, e mamma Monica Fissore, che lo abbraccia e lo consola. Si, lo...


Alla presentazione della sua Red Bull – Bora Hansgrohe, il general manager del team tedesco Ralph Denk è apparso sorridente, pronto a partire per una stagione nella quale vuole essere protagonista. «Siamo riusciti a prolungare i contratti di giovani talenti...


Ecco alcune curiosità sulla stagione ciclistica da poco conclusa, in attesa del nuovo anno. Nel 2025 Tadej Pogacar è stato ancora una volta il migliore, con 20 successi totali, di cui 17 in corse World Tour, compresi Strade Bianche, Giro...


Perché è il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, sempre 24 ore, ma con più luce, più forza, più energia. Perché si parte prima dell’alba anche se l’alba è presto e si arriva dopo il tramonto anche se il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024