VAN DER POEL. «WOUT E' L'UOMO DA BATTERE, LA DECEUNINCK E' UNA CORAZZATA MA... IO CI SONO»

PROFESSIONISTI | 02/04/2021 | 17:31
di Francesca Monzone

Mancano 48 ore al Giro delle Fiandre e Mathieu Van der Poel, ultimo vincitore di questa corsa, nella conferenza stampa di oggi ha ammesso di un po’ stanco, ma di non essere affatto preoccupato. Nella gara di mercoledì scorso, la Attraverso le Fiandre, l'olandese non è andato bene e ha chiuso al 58° posto, un piazzamento anomalo per un corridore come lui.


Nell’ultimo mese i successi sono stati tanti, in particolare nella Campagna Italiana dove ha conquistato Strade Bianche, due tappe alla Tirreno-Adriatico e il quinto posto alla Milano-Sanremo. Poi sono arrivate le corse in Belgio, con il terzo posto alle E3 Saxo Bank e poi quel deludente risultato mercoledì scorso.


Il campione olandese, autore di una vittoria straordinaria lo scorso anno a Oudenaarde, nonostante la stanchezza si sente in buona forma, anche se punta il dito su Wout Van Aert come favorito numero uno.

«Penso di aver accusato un po’ di stanchezza dopo le gare in Italia, ma adesso sento di aver recuperato – ha detto il campione della Alpecin-Fenix –. Ho attraversato un momento di difficoltà, ma non ci saranno problemi per domenica. In tanti mi hanno chiesto del mio risultato alla Attraverso le Fiandre, ma io non sono molto preoccupato per la Ronde, è una corsa che ho fatto già altre volte».

Ci sono le critiche anche per quell’attacco fatto a 50 chilometri dal traguardo alla Tirreno, con un Pogacar che da dietro lo stava quasi riprendendo. «C’è stato caldo nei giorni scorsi e alcuni di noi hanno risentito dell’improvviso cambio di temperature. Per la Tirreno, non penso di aver sbagliato, alla fine ho vinto io».

Il campione in carica della Ronde avrà gli occhi del mondo pronti ad osservare ogni sua esitazione o espressione del viso, perché in tanti cercheranno di ostacolare ogni suo attacco.

«La Deceuninck sarà la squadra da tenere d'occhio, è chiaro. Proveranno a fare quello che abbiamo visto all'E3 Saxo Bank ma il Giro delle Fiandre sarà più lungo e i muri saranno più vicine al traguardo, quindi sarà tutto diverso. Ma a livello individuale credo sia soprattutto Wout van Aert ad aver dimostrato di avere un'ottima forma. Credo che voglia davvero vincere, sarà soprattutto lui a essere pericoloso».

Van Aert a Strade Bianche si è seduto ai piedi del podio, alla Tirreno-Adriatico ha conquistato due tappe e poi a Sanremo è arrivato terzo. In Belgio, sulle strade di casa, per lui è arrivata la vittoria alla Gent-Wevelgem e, dopo il secondo posto dello scorso anno, adesso vuole vincere il suo Giro delle Fiandre. Ma attenzione anche ad Alaphilippe, perché anche lui vuole mettere la sua firma sulla corsa.

«Tutti e tre siamo partiti davvero forte – ha affermato l’olandese riferendosi a Van Aert e Alaphilippe -. Dopo le gare italiane direi che Julian ed io siamo un po’ meno forti. Wout sembra ancora in buona forma, lo ha dimostrato vincendo alla Gand-Wevelgem. Alla E3, è vero si è arreso, ma domenica sarà un'altra gara. Vincerà il più forte della giornata: non dobbiamo prestare troppa attenzione a quanto è successo prima. Il passato è passato e penso che la squadra di Alaphilippe, anche senza Stybar, avrà veramente tanto carne da mettere al fuoco».

Van der Poel non pensa che l’annullamento della Roubaix possa in qualche modo cambiare le sorti del Fiandre. «Al Giro delle Fiandre si viene per vincere, è una gara importante e non deve essere vista come la preparazione o l’allenamento per un’altra corsa, come ad esempio la Roubaix. Sono due corse importanti allo stesso modo. Quanto a me farò il Fiandre, ma salterò l’Amstel Gold Race: devo prepararmi con la mountain bike, ci sono le Olimpiadi che mi aspettano, anche se prima dei Giochi tornerò alla bici da strada per il Tour de France».

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