PERUZZO RICORDA: «LA MAGLIA DEL CAVALLINO ROSSO E’ COME UNA SECONDA PELLE»

STORIA | 18/02/2021 | 08:00
di Franco Bocca

E’ nato in Francia e vive a Torino, ma nel corso della sua lunga carriera Franco Peruzzo, classe 1950, ha gareggiato e vinto per due stagioni indossando la casacca astigiana del Cavallino Rosso. E tuttora la indossa, dopo essere stato tra i rifondatori – con Giovanni Turello, Adriano Marcati, Gino Borio, Pippo Ercole e qualche altro - dell’omonimo gruppo sportivo amatoriale risorto dalle ceneri del suo glorioso passato. Ma non basta. Nel suo albo d’oro figurano sia la Coppa Città di Asti sia la Milano-Asti, le due classiche nostrane che da diversi anni non si disputano più.


Franco, ci ricorda subito i suoi successi astigiani?
«Nel 1970, quando ho vinto la Milano-Asti, correvo proprio per il Cavallino Rosso. Prima di metà gara siamo andati in fuga in quindici, poi sulla salita di Crea ha allungato il mio compagno di squadra Gioda, che ho raggiunto in discesa. Abbiamo percorso insieme gli ultimi trenta chilometri, con le salite di Moncalvo e di Mongardino, e in volata ho vinto nettamente. Terzo è arrivato Franco Balduzzi, che poi sarebbe diventato mio compagno di squadra al Fiat».


Tre anni dopo fece sua anche la Coppa Città di Asti…
«Il Cavallino Rosso aveva sciolto la squadra ed io, dopo una stagione alla Brunero, ero approdato al Fiat. A 40 chilometri dall’arrivo sono andato in fuga con il biellese Riva e due lombardi, uno di questi poi ha ceduto e in volata ho battuto gli altri due».

Ci racconta rapidamente la sua carriera?
«Tra gli Allievi, con la Rostese, ho vinto 27 corse tra cui due campionati regionali individuali e due a cronometro a squadre. Nei primi due anni fra i dilettanti, con il Cavallino Rosso, ho conquistato una dozzina di vittorie, ma a metà della seconda stagione ho dovuto partire per il servizio militare. Ho fatto il Car a Siracusa, poi sono stato destinato alla Compagnia Atleti di Milano, dove ho potuto riprendere a correre».

E poi?
«Ho corso nel Fiat dal ’72 al ’78, sotto la guida del mitico Pinin Graglia. Sono stati anni bellissimi, con compagni di squadra che erano soprattutto amici, come Maffeis, Balduzzi, Corti, Zangrandi e Fedrigo, per citarne solo alcuni. Abbiamo girato il mondo e personalmente mi sono ritagliato tante soddisfazioni».

Tipo?
«Al di là delle vittorie, più di venti, al Giro d’Italia dilettanti del ’73 ho indossato per un giorno la maglia di capoclassifica. L’anno dopo sono stato selezionato per i mondiali in Canada, dove ho partecipato alla Cento Chilometri a cronometro a squadre. Un grande onore».

E le più grandi delusioni?
«Paradossalmente, sono arrivate subito dopo le più belle soddisfazioni. Perché al Giro Baby sono caduto nella tappa successiva a quella in cui avevo conquistato la maglia e ho dovuto cederla a Tista Baronchelli, che poi ha vinto il Giro. E al mondiale del ’74 il quartetto azzurro è incappato in una giornata nera, che ci ha fatti precipitare all’11° posto dopo che a metà gara eravamo terzi».

Di che cosa si è occupato dopo aver attaccato la bicicletta al chiodo?
«Quando ancora correvo, studiando di sera mi sono diplomato geometra. Per anni mi sono occupato di impermeabilizzazioni stradali, poi ho fatto il taxista. Ma in realtà la bicicletta al chiodo non l’ho attaccata mai. Con Giovanni Turello e Sergio Scuvero siamo andati in bici una volta a Marrakech e una volta a San Pietroburgo e Mosca. Ancora adesso pedalo quasi ogni giorno, indossando la maglia del Cavallino Rosso come mezzo secolo fa. La prospettiva è cambiata, ma la bici, insieme con mia moglie Patrizia e mio figlio Luca, resta il grande amore della mia vita».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Domani sabato 6 dicembre con inizio alle ore 11 si svolgerà presso via Enrico Berlinguer (angolo Piazzale del Museo a Prato) la cerimonia con intitolazione del tratto pratese della ciclovia Prato-Firenze a Giovanni Iannelli, il giovane ciclista pratese morto a...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si prepara a dare il via ufficiale alla nuova stagione con il Training Camp Cetilar® Nutrition, in programma dal 7 al 12 dicembre a Viareggio, dove la squadra alloggerà per tutta la settimana....


La INEOS Grenadiers porta ufficialmente a 27 il numero di corridori sotto contratto per la prossima stagione annunciando, in una volta sola, il prolungamento di ben cinque suoi elementi: Michal Kwiatkowski, Brandon Rivera, Ben Swift, Kim Heiduk e Lucas...


L’Alpecin di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen e la Fenix di Puck Pieterse e Charlotte Kool si apprestano a cambiar nome: dal primo gennaio infatti, in virtù della partnership siglata con il marchio canadese Premier Tech, le...


Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo massimo sviluppo, giusto?Le cose non vanno così, infatti, questo ragionamento...


Le squadre stanno iniziando ad arrivare in Sardegna: atleti e staff provenienti da 9 nazioni – Italia (la delegazione più numerosa), Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania, Albania, Lussemburgo, Canada e Stati Uniti d’America – sono pronte a dare spettacolo nella...


Nienke Vinke, 21enne olandese vincitrice della classifica giovani al Tour de France Femmes 2025, a fine anno lascerà il team Picnic PostNL per vestire la maglia della SD Worx Protime con cui ha raggiunto un accordo triennale. «Siamo convinti che...


Yoeri Havik e Iuri Leitao sono tornati al comando della Sei Giorni di Rotterdam al termine della terza notte di gara, con una classifica appassionante visto che ci sono quattro coppie a pari giri, impegnate a lottare per la vittoria.Ad...


Non c’è affezionato del ciclocross italiano che non conosca Borgo Barattin di Faè di Oderzo. Poche case, vigne a perdita d’occhio, ma soprattutto una enorme passione per il ciclocross. Come ogni anno questa piccola località della Marca Trevigiana ospiterà più...


Se il sapersi rialzare e andare avanti fosse una disciplina olimpica Elisa Balsamo avrebbe il primato assoluto. La fuoriclasse della Lidl Trek che ha già vinto tantissimo in carriera, spesso ha dovuto fare i conti con la sfortuna e degli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024