JUNIORES. E' IL FRIULANO MANLIO MORO LA RIVELAZIONE DELL'ANNO

INTERVISTA | 30/11/2020 | 09:32
di Danilo Viganò

Manlio Moro, 18 anni, è di quelli dotati dalla natura: 188 centimetri di altezza che garantiscono forza e velocità. Di scarpe porta il 45 un numero in meno del corregionale e campione italiano a cronometro Jonathan Milan (46) entrambi friulani. Moro è senza ombra di dubbio la rivelazione di questo mezzo anno della categoria juniores. Il bottino del corridore di Azzano Decimo è impressionante: sei titoli italiani. Forse un record? La cosa importante è che Moro ha sfruttato al meglio la sua proverbiale dote di passista anzi, passistone che per certi versi si avvicina molto alle doti di Filippo Ganna.
Il friulano ha stracciato tutti in pista collezionando cinque maglie tricolori: nell'Omnium, nella Madison in coppia con l'amico fraterno Alessio Portello (sono cresciuti nella stessa culla, e sono compagni di scuola), nell'Inseguimento Individuale e a Squadre, nella Eliminazione. Ha fatto fuoco e fiamme anche nella cronometro a squadre su strada di Treviglio trascinando la sua formazione, il Borgo Molino Rinascita Ormelle, alla conquista del titolo. Non bastasse ha vinto le corse in linea di Cepagatti e Treviglio, si è piazzato quarto nel Giro del Friuli a tappe, settimo al tricolore crono, e agli europei in pista (prima volta in maglia azzurra) si è messo al collo due medaglie di bronzo, nell'inseguimento individuale e a squadre. Una stagione tutta in progressione condensata tra luglio a ottobre.

Ma come nasce Moro ciclista?
"Per caso-racconta il giovane Manlio-. Mia mamma Barbara mi portava in macchina per le strade di Azzano Decimo e mentre guardavo un signore in bicicletta le chiesi  se pedalare era anche un sport. Finchè un giorno, 7 anni, mi sono presentato alla porta del gruppo ciclistico Pasiano. Da quel giorno continuo a pedalare".

Prima la testa, poi le gambe. Moro è un corridore che ragiona, che per emergere associa molto bene l'uso della mente a quella dei sacrifici, della fatica. E' un friulano cocciuto e testardo che in questo 2020 ha confermato tutto ciò che di buono aveva espresso nelle categorie giovanili.
"Sono il frutto di un mix unico di sacrifici e dedizione che ho per questo sport. Valori che mi hanno condotto alle vittorie di questa fantastica annata per me. La passione per il ciclismo ce l'ho nel sangue e se sono arrivato a tanto è anche merito della squadra, di un team eccezionale di persone come il presidente Piero Nardin, i vice Marco Bonaldo e Claudio Ruffoni, i direttori sportivi Cristian Pavanello e Carlo Merenti, e naturalmente dei miei compagni che mi hanno sostenuto in tutto e per tutto".

Si ispira a Sagan, ma il suo punto di riferimento è Ganna. Come l'iridato a cronometro e dell'inseguimento, la specialità di Moro sono le gare di un giorno, forse per la capacità di dare tutto e subito. Mai come quest'anno ha avuto una continuità di risultati straordinaria.
"Se per molti corridori il 2020 è stato un anno difficile da raccontare, da riassumere e da dimenticare, per me non è stato proprio così anzi, se faccio oggi un bilancio è stato molto speciale e indimenticabile. Soprattutto ripensando alla scorsa stagione quando, in occasione del  Giro del Friuli, mi fratturai la clavicola sinistra e dovetti stare lontano dalle corse per un pò. Sì, Sagan è il mio idolo, ma in Ganna mi ci rivedo molto. Abbiamo le stesse caratteristiche, lui è cinque centimetri più alto, e come me adora correre sia in pista che su strada".

E per il futuro...
"Ho due preferenze in testa. Una di continuare a fare pista con la Nazionale Italiana di Marco Villa, che ringrazio per avermi concesso l'opportunità di far parte del gruppo azzurro agli europei di Fiorenzuola d'Arda, un'altra onorare come si vede la maglia della Zalf Euromobil Fior dei fratelli Lucchetta e Fior, la squadra con la quale farò il salto tra gli under 23 a partire dal 2021 e che ha espresso parere favorevole, grazie anche all'avvallo dei direttori sportivi Contessa e Faresin, nel continuare farmi svolgere l'attività in pista che amo  moltissimo".

CHI E' MORO
Diplomando in tecnica per la progettazione di Mobili all'Ipsia di Brugnera. Moro risiede ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, con papà Claudio dirigente nell'azienda Friulintagli, e mamma Barbara casalinga. Ha due sorelle maggiori: Silenia e Daila, quest'ultima ha praticato Nuoto e frequenta l'università di Venezia (architettura). Alto 188cm, pesa chili 76, porta il 45 di scarpe. Ciclisticamente cresciuto nel gruppo ciclistico Pasiano, ha corso l'ultima stagione tra gli allievi con l'UC Pordenone prima di passare nella società del Borgo Molino Rinascita Ormelle con la quale ha disputato il biennio nella categoria juniores.


 


 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tappa e maglia per Isaac Del Toro sempre più padrone del Giro d'Austria. Terzo successo di fila per il messicano della UAE Team Emirates-XRG che nella Innsbruck-Kuhtai non ha problemi a regolare l'irlandese Archie Ryan (EF Education-EasyPost), secondo a 4",...


Era la tappa più attesa da tutti ed oggi Elisa Longo Borghini ha confezionato una vera e propria impresa ribaltando il Giro e prendendo la maglia rosa. Non è arrivata la vittoria, strappata via da Sarah Gigante, la più forte...


A quasi tre anni di digiuno dalla sua ultima vittoria con gli juniores (Clusone, 14 agosto 2022) Dario Igor Belletta ritrova la via del successo. Il milanese della Solme Olmo ha conquistato infatti la classica unghereseVisegrad 4 Kerekparverseny (1.2) che...


Un'occasione per ritrovarsi e condividere una volta di più la passione per la bicicletta, il territorio e la buona tavola. È il 14° Omva LMM Tour, manifestazione nata nel ricordo di Giuseppe Manenti: non ci sono premi, non c'è traguardo,...


Continua a regalare sorprese il Tour of Magnificent Qinghai. Come già successo in alcune delle frazioni precedenti, anche nella penultima tappa con arrivo ad Haiyan ha trionfato un nome quasi impronosticabile visto che ad alzare le braccia al cielo...


Il Tour de France, che ha di nuovo Tadej Pogacar in maglia gialla, volge la prua verso est e lascia la Bretagna con la tappa numero 8, la Saint-Méen-Le-Grand - Laval Espace Mayenne di 171, 4 km. per seguire il...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla settima tappa del Tour de France. 13: POGACAR 10-3 VINGEGAARDPer la tredicesima volta, Pogacar e Vingegaard hanno concluso primo e secondo in una tappa del Tour (in entrambi gli ordini). Estendono...


La tappa regina dell’edizione 2025 - la Fermignano – Monte Nerone  di 150 km - è anche la più lunga di quelle in programma e sicuramente chiamerà a raccolta le scalatrici e tutte le donne di classifica. per seguire il...


Si è concluso l’appuntamento estivo sui pedali con il Trofeo Antonietto Rancilio 2025 con la gara che ha visto impegnate le ragazze Elite e Juniores. Tra le formazioni presenti: Be Pink Bongiovanni,  Biesse Carrera, Born to Zhiraf BTC, Isolmant Premac Vittoria,  Horizons Cycling...


Tra le rivelazioni di questo Tour de France c’è Kevin Vauquelin, il ventiquattrenne del team Arkea – B&B Hotels, che da qualche giorno ha preso possesso del terzo posto nella classifica generale, alle spalle di Pogacar ed Evenepoel. Nato in...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024