LA COLOMBIA DEI TALENTI E QUELL'ELDORADO CHIAMATO EUROPA

NEWS | 16/11/2020 | 07:45
di Francesca Monzone

Il ciclismo è sempre di più uno sport globale ma l’Europa, con le sue corse e le sue squadre, continua ad essere il grande sogno per i corridori provenienti da tutto il mondo. Sono tanti i giovani che da ogni continente sognano quel biglietto che porta in Europa e, tra questi ci sono i giovani  colombiani, nati in quel Paese che di campioni ne promette tanti, anche se solo i migliori riescono a salire su quell’aereo che cambierà loro la vita.


Se da una parte ci sono i corridori sudamericani che cercano il Vecchio Continente, dall’altra parte dell’oceano c’è proprio l’Europa che manda osservatori in Colombia alla ricerca di futuri campioni. Cercare i prossimi Bernal o Lopez e Uran, non è così difficile, perché ci sono corse nelle quali basta vincere una volta sola o piazzarsi bene per farsi notare, assicurarsi il contratto con una squadra professional e, sempre più spesso, approdare direttamente al contratto con una formazione World Tour.


Ci sono corse in Colombia che nelle categorie giovanili e under23 valgono come un Mondiale: tra queste c’è la Vuelta a Columbia, il Clàsico RCN, La Vuelta della Juventud, il Tour de Colombia e la Vuelta a Antioquia. Naturalmente senza dimenticare i campionati nazionali e il Campionato Panamericano under 23. Tanto per citare uno degli ultimi casi, andiamo subito dal promettente Daniel Arroyave (nella foto)che appena ventenne, dopo aver vinto il titolo nazionale, è in procinto di firmare un contratto con la EF, dove raggiungerà il suo connazionale Rigoberto Uran.

Se si guarda ogni singolo albo d’oro di queste corse, i cui risultati a noi per lo più sono sconosciuti, è facile incontrare i nomi di quei corridori che oggi ritroviamo al Tour de France, al Giro d’Italia, Vuelta o nelle Classiche Monumento.

La Vuelta della Juventud, per esempio, ogni anno si corre nel mese di maggio e sono tanti i giovanissimi che sperano di conquistare questa corsa. Nel 2014 con i colori della Indeportes–Lotería de Boyacá a tagliare per primo il traguardo, fu Miguel Angel Lopez, che al termine della gara firmò subito un contratto con l’Astana.

L’anno successivo la vittoria, andò a un giovanissimo Richard Carapaz che grazie a quel successo passò con la formazione Continental Strongman-Campagnolo Wilier, per firmare poco dopo un contratto da stagista con la Movistar. In quello stesso anno la classifica a punti andò a Jhonatan Restrepo, per il quale si aprirono le porte della Katusha. Nel 2018 a figurare bene e a salire sul terzo gradino del podio, c’era Cristian Camilo Muñoz Lancheros, che oggi vediamo con la UAE Emirates. Scorrendo indietro e arrivando al 2008 troviamo Henao, mentre l’anno dopo, la vittoria andò a Betancour.

Passando alla Vuelta a Columbia, impossibile non notare che il vincitore del 2018 era l’ecuadoriano Jonathan Kléver Caicedo, che dopo quel successo firmò un contratto con la EF. Caicedo lo abbiamo visto a ottobre al Giro d’Italia vincere una delle tappe più importanti, quella con arrivo sull’Etna.

In queste classifiche non riconosciamo però solo i nomi dei corridori della Colombia, poiché da molti anni tutto il Sud America prende parte a queste corse. Ad esempio la vittoria del 2009 andò a José Rujano, ancora oggi considerato il miglior corridore della storia del Venezuela e che con quella vittoria,arrivò in Italia per correre con la squadra di Gianni Savio.

Queste sono le corse della speranza per i giovani del Sud America, corse che dietro hanno anche un giro d’affari non indifferente, con tanti procuratori europei alla ricerca del campione di turno. Ma se dal punto di vista sportivo queste competizioni sono le vetrine che mettono in mostra tanti talenti, bisogna anche guardare l’aspetto psicologico che le avvolge. Purtroppo va detto che molti di questi corridori, che lasciano le loro famiglie da giovanissimi, spesso non riescono a combattere lo stress causato dalla lontananza da casa. Così una buona parte di questi talenti, dopo una o due stagioni nel Vecchio Continente, decide di lasciare il ciclismo importante per tornare a casa.

Non è facile per loro rivoluzionare tutto e spesso i risultati vengono meno proprio a causa di questa lontananza, che per alcuni si trasforma in una vera sofferenza. Così se tanti campioni arrivano in Europa, tanti altri ritornano a casa.

Ed indine notiamo che non tutti i nomi importanti del ciclismo colombiano e sudamericano figurano tra i vincitori di queste competizioni, come nel caso di Egan Bernal, e Rigoberto Uran. Per loro il percorso è stato diverso, sicuramente più accelerato rispetto ai loro connazionali. Entrambi dopo aver mosso i primi passi nel loro Paese, sono arrivati prima dei 20 anni in Italia, dove hanno avuto la possibilità di crescere, imparare il mestiere, trovare delle famiglie che li hanno "adottati" e diventare così dei grandi campioni.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per la prima volta nella storia, donne e uomini affronteranno la Parigi-Roubaix nella stessa giornata: l'appuntamento è fissato per domenica 12 aprile 2026. E saranno gli uomini a gareggiare per primi seguiti dalle donne, come già accade per esempio al...


Il territorio della provincia campana di Caserta, in tema ciclistico, è terra di viva passione per le due ruote che, nel tempo, si manifesta in molteplici forme. E, in questo quadro, s’inserisce, in primo piano, la città di Maddaloni dove...


L’economia del ciclismo sta cambiando rapidamente e a farne le spese sono le squadre, che sempre più spesso si trovano in difficoltà a causa della mancanza di sponsor. Tom Van Damme, presidente della Federazione Ciclistica belga,  in una conferenza stampa...


È un appuntamento con la tradizione, con la voglia di far festa e soprattutto con il desiderio di fare del bene: la Pedalata dei Babbi Natale 2025 si svolgerà a Roma domenica 21 dicembre 2025, partendo alle 9 dal Colosseo per un...


Un bel sole e una temperatura gradevole per il periodo hanno accolto i più di 300 ciclocrossisti provenienti da tutta Italia (Sardegna inclusa) impegnati nella 4ª edizione del Ciclocross del Tergola, organizzato dalla Sc Vigonza Barbariga a Cadoneghe (PD), tappa...


Il Trofeo Cittadella dello Sport organizzato dalla Asd Montignoso Ciclismo ha festeggiato il decennale con un’edizione che ha visto impegnati circa 90 concorrenti. Tre le partenze della manifestazione con successi assoluti nella prima gara dello junior Fabrizio Matacera, dell’under...


La data di nascita è quella del 1894 quindi il prossimo anno saranno 132 anni di vita e di attività per la Ciclisti Mobilieri Ponsacco che nonostante anche alcuni momenti non facili non molla. Merito del suo presidente Franco Fagnani...


Quando si hanno le idee molto chiare, si possono esprimere su più argomenti in soli 5 minuti: ascoltare per credere la seconda intervista di questa trecentesima puntata. Il team manager Jayco AlUla, nonché rappresentante delle squadre ciclistiche mondiali e membro...


Lidl-Trek ha stretto una partnership pluriennale con Gatorade e il Gatorade Sports Science Institute (GSSI), portando innovazioni di idratazione di livello mondiale a uno dei team più ambiziosi del gruppo. Grazie a questa collaborazione, gli atleti Lidl-Trek riceveranno strategie di...


Appena ventunenne, Paul Magnier è già uno dei volti più attesi del ciclismo francese: velocista e specialista delle classiche, corridore in erba con la Soudal Quick-Step, ha parlato dei suoi progetti futuri e la voglia di fare bene non gli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024