| 15/04/2008 | 17:47 LA STOCCATA di Cancellara a Sanremo, il numero ad effetto di Devolder al Giro delle Fiandre, lo strapotere di Boonen alla Roubaix. Momenti esaltanti di grande ciclismo che hanno soddisfatto gli appassionati dal palato fine. Per non parlare della Gand-Wevelgem di Freire, degli acuti di Cunego in Spagna, di un eccellente Contador ai Paesi Baschi. Che spettacolo sul pavè della Roubaix, la sfortuna di Pozzato e di tutta la Liquigas, la bravura di Ballan, il quale, dopo aver già vinto il Giro delle Fiandre la stagione scorsa, ora è certo di poter puntare un giorno all’accoppiata con la classicissima del pavè francese. E adesso toccherà alle altre sfide, Amstel, Freccia e Liegi in otto giorni che chiamano al proscenio campioni con differenti caratteristiche, da Cunego, a Rebellin, a Riccò, peccato per lo sfortunato Bettini, contro altri protagonisti stranieri, da Valverde ai fratelli Schleck, da Gilbert a Dekker a tantisismi altri. Ma è un peccato che tutte queste sfide non venganio legate da una classifica a punti, di quelle che fanno discutere ed appassionano la gente.
Insomma, ci vorrebbe nuovamente la Coppa del Mondo. Sono i corridori i primi a chiederla, ne abbiamo parlato in questa settimana del pavè con Pozzato e con Ballan, con tutti, all’insegna d’un breve sondaggio. Sarebbero ben lieti di tornare a lottare per quel trofeo, visto che il Pro Tour è miseramente fallito, anche se i dirigenti dell’UCI si ostinano a tenerlo in vita a tutti i costi. Pensate che dopo le classiche ed i verdetti che vi abbiamo proposto, il corridore del momento sarebbe l’australiano Greipel che aveva vinto il Tour Down Under in gennaio. Perchè Sanremo e Roubaix non contano per il Pro Tour, come non conteranno le classiche delle Ardenne. Ed allora che senso ha insistere? Molto meglio riproporre la Coppa del Mondo, quella che dall’89 al 2004 ha suscitato comunque interesse fra gli appassionati, fra gli stessi protagonisti, con le tre vittorie consecutive nelle ultime annate di Paolo Bettini.
Basterebbe sbizzarrirsi a tener conto delle classiche più belle e storiche, dalla Sanremo al Giro di Lombardia, chiudendo magari con la Japan Cup, proprio perchè anche in tal senso per troppi anni l’UCI proponeva in realtà soltanto una Coppa Europa. Abbiamo provato ad applicare i punteggi del recente passato, sino al 2004, alle recenti sfide, le tre classiche più belle dell’avvio di stagione, quelle di Coppa sino al 2004, in attesa delle prossime e cioè Sanremo, Fiandre e Roubaix. Sarebbe ovviamente al comando della classifica Fabian Cancellara, in virtù del trionfo a Sanremo e del secondo posto a Roubaix. Ad ogni vincitore toccano 100 punti, 70 al secondo, 50 al terzo e così via ai primi 25. Cancellara ne avrebbe 173, contro i 128 di Devolder, i 109 di Boonen, mentre Pozzato a 102 e Ballan a quota 100 sarebbero più che mai in gara, al pari di Davide Rebellin, il quale con i 40 punti della Sanremo attenderebbe le sue fide più apprezzate, Amstel e Liegi (potrebbe entrare nel computo anche la Freccia Vallone, la più amata dagli italiani) per ritoccare la graduatoria.
Non è mai troppo tardi per pensarci e correre ai ripari. Il successo di numerosi altri sport che propongono classifiche a punteggio ci sembra un riferimento importante per tornare al recente passato, se davvero si crede all’ennesima rinascita dello sport della bicicletta.
da Tuttosport
a firma di Beppe Conti
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