GATTI&MISFATTI. MACUMBA ITALIANA

GIRO D'ITALIA | 05/10/2020 | 18:28
di Cristiano Gatti

Nemmeno il tempo di metterlo in pista ed è già sfasciato. Povero Giro d'Italia. Se correrlo a ottobre sembrava di per sé una vera maledizione, con la lunga sfilza di illustri assenti per inevitabile preferenza al Tour e alle classiche del Nord, dopo tre tappe, di quel poco che avevamo, resta già troppo poco. Ci resta Nibali – grazie al Cielo – e ci resta Fulgsang. Diventa obbligatorio aggrapparsi subito a questa nuova maglia rosa, il piccolo e giovanissimo Almeida, portoghese di nascita ma non portoghese imbucato, perchè si sa che è forte e che con i suoi 22 anni fa pienamente parte della generazione biberon capace di sconvolgere tutte le certezze del ciclismo, vedi Pogacar, vedi Bernal, vedi Evenepoel, vedi Hirschi.


Viva Almeida, benvenuto Almeida. Però diciamolo: quel che resta è davvero dietetico. Un menu extralight. Genere vegano spinto, senza concessioni alla gola e alle baldorie. Dopo tre soli giorni, sembra subito di dover dire Fuglsang contro Nibali, Nibali contro Fuglsang. Nothing else. Certo le sorprese, vedi Carapaz 2019, sono sempre possibili, ma proprio perchè sono sorprese adesso non vanno tenute in conto. Così, a naso, non sarà un Giro di battaglie e di imboscate, di lotta e di governo: sarà uno stranissimo Giro per l'ultimo che resta in piedi. Sperando sia Vincenzo.


Certo, per quanto mi riguarda lo voglio dire senza ipocrisie: non è una prospettiva esaltante. Persino il tifoso, il patriota, il partigiano che c'è in me non può esaltarsi all'idea che Nibali vinca solo perchè gli altri vanno a ramengo. Una grande corsa a tappe è sicuramente gara di resistenza, ma qui siamo ai confini estremi dell'assurdo. Pronti via e si sfascia Lopez. Il giorno dopo si ammala Vlasov. E il terzo giorno, nemmeno ci fosse in Giro qualcuno che confeziona macumbe personalizzate, la fine precoce di Thomas, il favorito più favorito, il favorito messo meglio dopo la prima crono.

Sul modo, un velo pietoso: cadere nel tratto di trasferimento prima del via è di per sé una bella impresa, anche se resta comunque tra gli incerti del mestiere. Ma rimetterci la salute e la corsa per l'idiota abitudine di buttare le borracce sotto le ruote, questo è davvero il colmo. Sia come sia, non si trova più un cane che se la senta di dire a Thomas ci facciamo un giro? Neanche sul marciapiede sottocasa. Quando gli propongono un Giro, ormai, scappa ululando. Si pensava che il motopoliziotto del 2017 fosse il massimo dell'inverosimile, ma evidentemente chi traffica in macumbe non si pone limiti: la caduta nel tratto di trasferimento, effettivamente, rappresenta un deciso salto di qualità.

E adesso? Adesso teniamoci quello che resta. Siamo al punto che ci torna buono l'immortale Pozzovivo, tenuto assieme con i chiodi e capace comunque si stare con i migliori. I telecronisti del parastato svuotano il bagagliaio dell'ottimismo per dire che “è un Giro incredibile, ogni giorno ci riserva una sorpresa, va seguito fino all'ultimo”. Teneri. Non possono fare altro, evidentemente. Cosa possono dire, signori, dopo tre giorni siamo già a pane e cipolle, ma che cavolo guardate questa miseria? Sono al Giro in duemila, bisognerà pur ammortizzare in qualche modo, a qualunque costo.
Io, ancora una volta, tiro realisticamente le somme e accendo un cero a san Vincenzo Nibali, patrono dei disperati. La sola idea di cosa sarebbe questo Giro se lui avesse scelto anche quest'anno il Tour, questa sola idea mi mette l'ansia compulsiva. Poi certo, lo sappiamo: il Giro è bello e va guardato comunque, sempre e comunque. Però dai, c'è un limite anche alla bocca buona.
   

Copyright © TBW
COMMENTI
Speriamo che almeno diano spettacolo
5 ottobre 2020 19:00 marchetto
D'accordo sul fatto che il Giro è stato molto ridimensionato, ma speriamo che la corsa sia un po' più libera e diano spettacolo. Mi permetto però di notare che le frasi ad effetto è meglio lasciarle stare quando sono forzate e non vere: mi riferisco a questo "Ma rimetterci la salute e la corsa per l'idiota abitudine di buttare le borracce sotto le ruote, questo è davvero il colmo" ... anche no, la borraccia è caduta per il passaggio delle bici sul lastricato.

Giro
5 ottobre 2020 19:17 mandcu
La solita maledizione che si abbatte sulla ex Sky, partendo da Wiggins nel ormai vicino ma lontano 2013, passando per Porte e arrivando per ben due volte a Thomas (solo Froome è riuscito a salvare la spedizione al Giro in tutti questi anni).
Che dire invece sui telecronisti Rai? 1 corridore su 3 è sbagliato. Bugno fa quel che può, la De Stefano alzata a salvatrice della patria ma è la solita minestra di errori.

almeida
5 ottobre 2020 19:19 mandcu
senza dimenticare la generazione dei baby fenomeni in cui da oggi e dall'Emilia entra anche Almeida.
Bernal, Pogacar, Evenepoel, Almeida, Hirschi, e mettiamoci anche Van der Poel, perchè ha solo 25 anni anche se sembra un vecchio in confronto a chi ne ha 22-23.

Quel che resta del Giro
5 ottobre 2020 20:21 canepari
Gli hanno già scagliato molte croci addosso ma non è colpa di Vegni se i favoriti cadono o si ritirano. Non è colpa dell’ UCI e di David Lappartient se è arrivata una piaga mondiale che ci costringe alle bolle e trasformare “la festa di maggio” in “la mestizia di ottobre”. Non è colpa dei telecronisti se devono rendere conto di dafaillances varie e di illustri sconosciuti (anche per loro..) che accedono alla top ten. A me francamente nel nostro sport piace l’agonismo, la lotta senza quartiere leale e maschia; la voglia di vincere e la competizione grintosa. E oggi mi sono divertito. Perché non c’è una squadra che controlla e domina la corsa con i watt ma c’è un “casino” tattico che mi piace e intriga. E se Gatti dice che sono di bocca buona me ne farò una ragione.

Rai
5 ottobre 2020 20:21 Ganzopede
Come qualcuno ha ricordato, il commento Rai quest'anno è penoso. De Luca sarà un bravo giornalista da redazione, ma non ha certo la capacità di tenere viva la telecronaca per 3 ore. Non ha nulla dell'epica che dovrebbe condire certi momenti, non riconosce i corridori e non coglie gli spunti fondamentali. Oggi per esempio, arriverà la fuga al traguardo? Chi sarà la maglia rosa? Un plauso all'enorme gesto di Pozzovivo! Niente..encefologramma piatto. Stendiamo un velo pietoso su Bugno, il cui eloquio è inversamente proporzionale alla classe da atleta. Si barcamena stancamente fra banali osservazioni e soporifere ripetizioni con un linguaggio elementare a volte nemmeno troppo scandito. Aridatece gli ottimi Pancani & Saligari!

Savoldelli
5 ottobre 2020 21:32 thered
RIDATECI PAOLO SAVOLDELLI UNICO ED IMPAREGGIABILE

Rai penosa
5 ottobre 2020 22:17 Franzy
Sottoscrivo e approvo il commento di Ganzopede. Rai penosa...Bugno, pur essendo esperto e preparato, non si può ascoltare. W Eurosport!

purtroppo
5 ottobre 2020 22:58 fransoli
avevo previsto che Bugno non fosse adatto al ruolo di primo commentatore... bastava aver seugito qualche volte i vari studio tappa dove era presente... ribadisco non metto in discussione competenza e acume ma proprio non ha la dote oratoria, strascica, si incarta... e Di Luca purtroppo non vale Pancani, che non è la fine del mondo per carità però fa il suo da sette.

Pozzovivo
5 ottobre 2020 23:25 pickett
Si é ritirato dal Tour una settimana dopo la caduta,dicendo che i dolori erano insopportabili.Mi pare strano che contusioni e ferite,dopo una settimana,facciano + male che il giorno dopo.Pozzovivo,tra l'altro, in quelle poche tappe non era andato malissimo;é del tutto evidente che si é ritirato dal Tour per preparare il Giro,altrimenti non sarebbe in queste ottime condizioni.Se un corridore straniero avesse abbandonato allo stesso modo il Giro,apriti cielo!

rai ??
6 ottobre 2020 07:54 kristi
mi associo ai vari commenti ..penosa la scelta della squadra di commentatori , di luca ridicolo neanche capace non dico di riconoscere i corridori dalla sagoma , andatura , volto ma nemmeno dal numero di gara , bugno sembra sempre sul punto di addormentarsi , persino il povero genovesi e le sue storielle di colore ridotto di marginale comprimario spesso interrotto per qualche inutile uscita di di luca. ridateci subito pancani e saligari . non mi esprimo su di stefano e orlando come avevo già scritto loro hann fatto del lapsus un esercizio di stile . ma se non altro per lunga militanza la distefano sa di ciclismo . orlando invece inutile

Meglio così
6 ottobre 2020 08:35 vecchiobrocco
alla fine è meglio così: avere un Giro meno controllato da squadroni tipo Ineos/Jumbo e più libero a attacchi anche da lontano. Io non sarei così sicuro che finirà Fulsgang vs Nibali, probabilmente salterà fuori qualcuno che nemmeno ci aspettiamo...
Riguardo a Bugno, mi spiace che il mio commento ad un articolo pre-Giro si sia rivelato esatto: è sempre stato uno che parla poco e con frasi essenziali. Non è sicuro la persona giusta per coprire 3 ore di telecronaca

Rai scandalosa
6 ottobre 2020 08:57 FrancoPersico
Non me ne vogliano, passo da Eurosport nella pubblicità per vedere le fasi della corsa sulla RAI. Che coma con questi cronisti.

Vergogna
6 ottobre 2020 10:54 9colli
Concordo in pieno sulla Vergognosa Rai!!! Ma chi fa le scelte dei Commentatori? forse quello che capisce solo di Biliardo?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Davvero una stagione d’oro, quella che sta vivendo Tim Merlier! Il velocista della Soudal Quick Step è arrivato a quota 12 successi stagionali vincendo oggi la quinta e ultima tappa del Giro del Belgio. Sul traguardo della Brussel - Brussel di...


Come poteva finire il Giro di Svizzera 2024 se non con una nuova doppietta della UAE Team Emirates? E allora ecco oggi il secondo trionfo di Joao Almeida che domina la crono da Aigle a Villars-sur-Ollon, 15, 7km affrontati prima...


Aurelio Cestari, di Treviso, compie 90 anni. È un bel capitolo della storia della Trevigiani anni Cinquanta. Ha fatto parte nella nazionale italiana delle Olimpiadi di Melbourne nel 1956, quando vinse Ercole Baldini: Aurelio Cestari arrivò 34°. Tra le centinaia...


Se non fosse una storia seria, anche se assurda, verrebbe voglia di scherzare e di dire che la chiamata del signore val ben più di una paletta, una bandierina e un fischietto, ma soprattutto della vita di altre persone. È...


Hanno fatto di tutto, i ragazzi della Visma Lease a Bike, per conquistare la vittoria nell'ottava e ultima tappa del Giro Next Gen e ci sono riusciti grazie al britannico Matthew Brennan che ha trionfatio sul traguardo di Forlimpopoli. Davvero...


L’australiana Josie Talbot della Cofidis ha vinto per distacco la terza e ultima tappa del Tour Féminin International des Pyrénées, la Nay - Bosdarros di 125, 6 km. Alle sue spalle la belga Lotte Claes e l’azzurra Giada Borghesi della...


Giovanni Aleotti ha vinto il Giro di Slovenia. Il modenese della Bora Hansgrohe corona con merito il trionfo nella quinta e ultima tappa, la Šentjernej-Novo Mesto di 156 chilometri, che ha visto Ben Healy (EF Education EasyPost) imporsi in solitaria...


Al Tour de Suisse prosegue il dominio di Demi Vollering, ma proprio alle sue spalle c’è una delegazione italiana pronta a non lasciarle troppo spazio e ad insidiare il suo primato. Se ieri Gaia Realini aveva tenuto testa alla fuoriclasse...


La General Store Essegibi F.lli Curia colpisce ancora e questa volta con Omar Dal Cappello. Il veronese, classe 2004, ha vinto il Memorial Cleto Maule per dilettanti che si è tenuto a Gambellara in provincia di Vicenza. L'azione di Dal...


Il Giro di Svizzera ha una sola padrona, Demi Vollering. Dopo il successo di ieri in salita, oggi la campionessa olandese ha ribadito la sua superiorità vincendo anche la cronoscalata da Aigle a Villars-sur-Ollon di 15, 7 chilometri. La portacolori...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi